Sylva Koscina e l' ingegnere Castelli sono stati incriminati per bigamia

Sylva Koscina e l' ingegnere Castelli sono stati incriminati per bigamia Dopo la conferma del matrimonio messicano Sylva Koscina e l' ingegnere Castelli sono stati incriminati per bigamia Lei ha 34 anni, lui 55: rischiano fino a 5 anni di reclusione ciascuno - L'azione giudiziaria è stata promossa dalla moglie dell'imprenditore romano, nell'interesse suo e della figlia, oggi ventiduenne (Nostro servizio particolare) Roma, 27 novembre. Sylva Koscina e l'ina. Raimondo Castelli, noto professionista romano, sono stati incriminati per bigamia: rischiano entrambi una condanna da uno a cinque anni di reclusione. La decisione è stata presa dal sostituto Pro: curatore, dott. Angelo Maria Dorè. Egli ha ricevuto da Città di Messico un certificato dal quale risulta che la Koscina e Castelli (già sposato in Italia) si sono sposati civilmente il 6 aprile scorso. L'attrice ha 34 anni, l'ing. Castelli 55. Il magistrato ha emesso anche due mandati di comparizione per ì protagonisti della vicenda: l'ing. Castelli sarà interrogato per primo nei prossimi giorni, trovandosi in Italia. La Koscina sarà ascoltata in un secondo tempo, al rientro da Hollywood, dove è andata sabato scorso per un film. All'aeroporto di Fiumicino Sylva ebbe un contrattempo: fu trattenuta circa mezz'ora negli uffici della polizìa di frontiera per un controllo del passaporto. Il documento le fu poi restituito: era perfettamente regolare, ed ella potè salire sull'aereo che l'attendeva. Sylva Koscina, pur vivendo da molti anni in Italia, ha conservato la cittadinanza jugoslava: è nata a Zagabria ed è vissuta a Spalato prima di trasferirsi a Roma. L'intervento della Autorità giudiziaria è stato richiesto dalla signora Marina Castelli, legittima moglie dell'ingegnere. Nel maggio scorso ella aveva presentato una denuncia contro la coppia per concubinaggio e sostituzione di I persona, sostenendo die i due uxorio da do-vivono more dici anni. La querela per sostituzione di persona riguardava l'attrice, che, secondo l'esposto, si era presentata arbitrariamente negli Stati Uniti come « signora Castelli ». La Koscina, quando seppe della denuncia, si difese dichiarando: « Non mi sono mai ribellata quando ad' Hollywood mi chiamavano " signora Castelli " per non creare dispiaceri ai dirigenti della casa produttrice dei miei film. Si sa come sono fatti gli americani: hanno il divorzio, ma in fondo sono molto puritani e non vedono con favore attrici 'e attori in situazioni irregolari. D'altra parte fra poco sarò veramente la signora Castelli. I particolari di questo mio eventuale matrimonio non posso dirli a nessuno; posso dire soltanto che avverrà, e molto, presto. Abbiamo trovato una soluzione speciale ». La « soluzione speciale » fu attuata il 6 aprile con le « nozze messicane ». Malgrado il segreto che circondò quel matrimonio a Città di Messico, la notizia pervenne alla moglie dell'ing. Castelli, a Roma. La signora, separata dal marito consensualmente, è tuttavia sua consorte a tutti gli effetti perché la Sacra Romana Rota non ha annullato il loro matrimonio. In ottobre ella presentò un'altra querela per tentata estorsione e diffamazione aggravata contro l'attrice. Infine, estese la querela al reato di bigamia. A quanto sembra la signora ha agito per tutelare, con la propria onorabilità, anche gli interessi della figlia Renata, che ha ventidue anni. r. s. Come Ponti e la Loren Una recente foto, scattata a Roma, dell'attrice Sylva Koscina con ring. Raimondo Castelli (Telefoto A. P.)