Come è formato il consiglio dc dopo le votazioni al congresso di Fausto De Luca

Come è formato il consiglio dc dopo le votazioni al congresso Come è formato il consiglio dc dopo le votazioni al congresso La maggioranza ha ottenuto 78 posti su 120 (prima ne aveva 96, compresi i seguaci di Taviani), la sinistra è passata da 24 a 28, la nuova lista di Taviani ne ha avuto 14 (Dal nostro inviato speciale) Milano, 27 novembre. Le votazioni conclusive del congresso democristiano, per l'elezione dei 120 membri del consiglio nazionale che dovrà guidare il partito alle elezioni e fino al prossimo congresso, hanno confermato la crescita della forza della corrente di sinistra e l'affermazione della lista dell'on. Taviani. La maggioranza ha ottenuto 78 seggi rispetto ai 96 (compresi gli amici di Taviani) che aveva nel precedente consiglio nazionale; la sinistra è aumentata da 24 a 28 seggi; Taviani ha conquistato 14 posti. I seggi della maggioranza corrispondono a 973 mila voti, quelli della sinistra a 360 mila, quelli di Taviani a 181 mila. I tavianei erano entrati in congresso con 1*8 per cento e ne sono usciti con il 12,1 All'interno della coalizione di maggioranza, nel calò complessivo è stato mantenuto un sostanziale equilibrio fra i vari gruppi: i dorotei (Rumor, Colombo, Andreotti) hanno ottenuto 34 seggi e i morotei 13, in tutto 47, mentre nel precedente consiglio nazionale ne avevano 56; i fanfaniani sono scesi da 26 a 22; gli scelbiani da 14 a 9. Il Consiglio nazionale precedente (uscito dal Congresso di Roma del settembre 1964) si articolava nei quattro gruppi che facevano capo alle mozioni di « nuove cronache » (che aveva avuto 332.800 voti e 26 seggi); « centrismo popolare » (voti 179 mila 300 e 14 seggi); «una forza nuova per la politica di centro-sinistra » (321.900 voti e 24 seggi); e « impegno democratico » (724.600 voti e 56 seggi). La coalizione, con il 64,2 per cento, rispetto al 23,7 della sinistra e al 12,1 dei tavianei, conserva un margine di forza sufficientemente ampio per riconfermare Rumor a segretario del partito. A giudizio della maggioranza, l'intervento finale della sinistra con Granelli ha offerto molti spunti per un positivo dialogo, e Rumor lo ha confermato nella sua breve replica dichiarando la piena disponibilità della maggioranza al colloquio con la minoranza. Per quanto riguarda il gruppo di Taviani, il primo discorso congressuale, quello di Sarti, non escluse un rientro nella maggioranza. Nell'analisi delle forze non va comunque trascurato il fatto che il Consiglio nazionale della de, oltre ai 120 membri eletti dal congresso, è integrato da oltre 66-67 persone, costituite da 24 eletti dai senatori e dai deputati, dai membri di diritto (ex segretari del partito, ex presi denti del Consiglio), dai segretari regionali, dai sindaci e dai presidenti provinciali delle grandi città. Il vero rapporto di forza nel massimo organo di governo del partito va quindi ricercato su questa scala più ampia (187 membri) e viene valutato,, fin d'adesso, più favorevole alla maggioranza. Fausto De Luca L'on. Moro, presidente del Consiglio (Telef.)

Luoghi citati: Milano, Roma