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Morente per meningite contratta tentando di salvare un bambino Morente per meningite contratta tentando di salvare un bambino Un'ostetrica di 43 anni a Bergamo - La donna aveva praticato la respirazione «bocca-bocca» al piccolo colpito dal male - Il bimbo era spirato poco dopo (Dal nostro corrispondente) Bergamo, 24 novembre. Nel disperato tentativo di strappare alla morte un bambino, un'ostetrica gli ha praticato la respirazione «a bocca a bocca ». Ignorava che il piccolo era stato colpito da meningite cerebro-spinale e non soltanto non ha potuto evitarne il decesso, ma è rimasi e» a sua volta contagiata ed è in fin di vita. Il toccante episodio è accodato a Villa d'Alme, all'inizio della valle Brembana, e ne è stata protagonista Egle Bendotti, di 43 anni. La donna è l'ostetrica condotta non soltanto di Villa d'Alme, ma anche di altri tre.paesi, e cioè di Alme, Valbrembo e Paladina, e da diciotto anni si dedica a questa attività con particolare entusiasmo. Nubile, ha sempre vissuto con una sorella, Mima, e praticamente conosce gli abitanti di tutta la zona. La settimana scorsa si era recata a un funerale, quando veniva avvertita da un'amica che un bambino di tre anni e mezzo, Gianni Stefano Volponi, era in condizioni gravissime. La Bendotti accorreva immediatamente, sperando come sempre di poter essere di aiuto. Il piccolo Gianni Stefano era già stato visitato da un medico, il dott. Gian Giacomo Vassalli, di Alme, il quale aveva ordinato il suo immediato trasporto all'ospedale Maggiore di Bergamo. La Bendotti lo trovava ancora nel suo lettino e visto che era privo di conoscenza decideva di praticargli la respirazione «a bocca a bocca». Il suo tentativo risultava purtroppo inutile, perché il bambino decedeva poco più tardi, mentre la Bendotti, tre giorni dopo, cominciava a sentirsi male. L'altra sera, infine, è stata ricoverata nella clinica Gavazzeni di Bergamo e si è accertato che è affetta da meningite cerebro-spinale, lo stesso male cioè che aveva ucciso (ma lo si è stabilito soltanto dopo) il piccolo Gianni Stefano. Le condizioni dell'ostetrica sono disperate.