Preoccupazioni in Israele per il discorso di Nasser

Preoccupazioni in Israele per il discorso di Nasser Preoccupazioni in Israele per il discorso di Nasser A Gerusalemme si dice che le dichiarazioni del capo egiziano confermano che la situazione è estremamente pericolosa (Dal nostro corrispondente) Gerusalemme, 24 novembre. Prima di abbandonarsi al riposo del sabato, in Israele ci si chiede quali siano le prospettive future. Il quarto round con gli arabi, più o meno prossimo (e forse più vicino di quanto si preveda), è proprio inevitabile? Uno dei grandi giornali della sera, il Maariv, pubblica in prima pagina una foto di Nasser, mentre apre la sessione invernale dell'Assemblea generale egiziana, con questa dicitura: « Nasser..-. attende di nuovo Robin ». Gli ambienti politici d'Israe! le, come l'uomo della strada, sono rimasti sorpresi dalla violenza dei propositi espressi dal Capo dello Stato egiziano: « Niente riconoscimento di Israele, nessun nego- ziato con Israele, niente pace con Israele... le navi di Israele non passeranno mai per il Canale di Suez». Il rais parla di nuovo dell'inevitabile ricorso alla forza. Il ministro dell'Informazione, Galili, qualche ora prima del discorso di Nasser, aveva espresso quale sarebbe stato l'atteggiamento del governo israeliano davanti alla risoluzione britannica adottata dal Consiglio di Sicurezza. Benché non comprendesse un appello per negoziati diretti fra le parti — fondamento della posizione israeliana — la mozione non era stata respinta da Gerusalemme. Il governo israeliano avrebbe accettato di cooperare con l'inviato speciale di Thant per scongelare la situazione. Si è convinti ormai a Gerusalemme che il discorso di Nasser siluri alla partenza tutti gli sforzi che potrà intraprendere l'inviato dell'Onu Gunnar Jarring, a cui tuttavia da parte israeliana si vuole accordare ancora una chance. , D'altra parte, gli osservatori israeliani ritengono che le ultime intenzioni espresse dal colonnello Nasser, più che distruggere semplicemente il mito della « moderazione » egiziana l'indomani della crisi, confermano l'esistenza di una situazione estremamente pericolosa sullo stretto piano militare. Non si accorda una importanza esagerata alla potenza dell'armata egiziana, che il presidente Nasser ha appena affermato essere più potente che all'inizio del mese di giugno. Tuttavia si ricorda perfettamente in Israele il genere e il grado di perfezione delle armi che hanno distrutto la Eilath qualche settimana or sono. Ugualmente, gli ambienti politici d'Israele sono convinti che il discorso di Nasser abbiai ottenuto almeno l'approvazione dei sovietici. In queste condizioni, a Gerusalemme si è sempre più convinti, mentre si aspetta la pace che non sembra giungere molto velocemente, della necessità di conservare l'apparato difensivo che nell'attuale situazione è più che mai indispensabile alla sicurezza della nazione. vice