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Non son valide le seconde nozze della presunta bigama di Biella (Dal nostro corrispondente) Biella, 23 novembre. Il matrimonio religioso fra Gianna Meinardi e Gianni Roldano, di 25 e 27 anni, celebrato un mese e mezzo fa con la regolare autorizzazione dell'autorità ecclesiastica biellese, non avrà effetti civili. Il Comune di Andorno Micca, applicando l'art. 15 della legge « concordataria » del 1929, si è infatti rifiutato di trascrivere le nozze perché, per lo Stato italiano, la Meinardi risulta già sposata in Scozia col cittadino inglese Thomas Kennedy Nelson, di 20 anni. Questo matrimonio è avvenuto nel maggio scorso a Troon, città di diecimila abitanti a poca distanza da Glasgow, dove risiede il giovane scozzese. La decisione di rifiutare la trascrizione delle seconde nozze della ragazza è stata comunicata oggi agli interessati dall'assessore allo Stato Civile di Andorno Micca, signor Osvaldo Raineri. Gli sposi potrebbero opporvisi ma è praticamente impossibile, allo stato attuale della complessa vicenda, dimostrare che il primo matrimonio della Meinardi non è valido agli effetti civili. La sua piena efficacia, a quel che risulta, sarebbe stata confermata nei giorni scorsi dal consolato italiano a Glasgow, al quale si era rivolto per chiarimenti il sindaco di Andorno Micca, signora Fanny Malavasi. E' stato trasmesso da Glasgow, con sei mesi di ritardo, anche il documento occorrente per la trascrizione del matrimonio avvenuto in Scozia: la registrazione non aveva ancora potuto essere effettuata appunto perché non era pervenuta alcuna comunicazione ufficiale. La ragazza biellese, conosciuto lo scozzese la scorsa primavera a Varazze, lo aveva poi raggiunto in Scpzia accettando di sposarlo. Pochi mesi dopo però tornata in Italia decisa a rimaner¬ Non son valide le seconde nozze della presunta bigama di Biella Il suo comune (Andorno Micca) ha rifiutato di trascrivere il matrimonio celebrato in Italia - La giovane, venticinquenne, rimane sposata allo scozzese di 20 anni - Forse il divorzio (in Gran Bretagna) potrà sanare la situazione vi per sempre (l'infatuazione per Thomas era finita) decideva di unirsi subito in matrimonio con un ex compagno di lavoro. Fra i due giovani c'era già stato un legame sentimentale, interrotto dalla parentesi scozzese. La Curia di Biella consentiva le nozze religiose considerando il primo matrimonio della ragazza inesistente per un difetto di forma: lei, cattolica, non aveva chiesto la « dispensa » prescritta dal diritto canonico per rendere indissolubile l'unione con un giovane di religione diversa (il Nelson è infatti protestante). Per lo Stato italiano- la questione è diversa: il matrimonio religioso non preceduto dalle pubblicazioni (come è avvenuto per la Meinardi e il Roldano) non può essere trascritto se anche una sola delle persone che lo contraggono « risulta legata da altro matrimonio valido agli effetti civili, in qualsiar' forma celebrato ». Le nozze scozzesi della ragazza rientrano appunto in questa eventualità, prevista dall'art. 12 della già citata legge del 1929. La Meinardi e il suo attuale compagno, che sono moglie e marito soltanto per la Chiesa, rischiano di essere rinviati a giudizio sotto l'imputazione di bigamia. Il Procuratore della Repubblica di Biella, dott. Tacconi, non si è ancora pronunciato in merito ma alcuni elementi confermerebbero la validità di questa ipotesi. L'unica via di uscita dalla paradossale situazione — a quanto è stato detto nell'ambiente legale — sarebbe rappresentata da un'eventuale e, a onor del vero, assai probabile richiesta di divorzio da parte del Nelson: il matrimonio celebrato in Scozia perderebbe di conseguenza gli effetti civili nella nazione del primo marito del la ragazza, la quale, in questo particolare caso, tornerebbe automaticamente libera. La Meinardi e il suo secondo marito, frastornati dagli imprevisti sviluppi della vicenda (non sanno nemmeno più cosa dire in proposito) puntano ora tutte le loro speranze su questo divorzio, p. m.