I finanziari cercano d'impedire che gli statali ricevano lo stipendio

I finanziari cercano d'impedire che gli statali ricevano lo stipendio Mentre ari avvicina il 27 del I finanziari cercano d'impedire che gli statali ricevano lo stipendio Presentano una denuncia alla Corte dei Conti - Diffidano le amministrazioni ad applicare la circolare del ministero del Tesoro per consentire gli stipendi (Nostro servizio particolare) Roma, 23 novembre. Il comitato intersindacale dei « finanziari », che sono in sciopero da nove giorni, ha presentato oggi una denuncia alla Procura Generale della Corte dei conti in merito alle procedure eccezionali prese dalle amministrazioni dello Stato per assicurare il pagamento degli stipendi di novembre ad oltre un milione e mezzo di pubblici dipendenti. Ritenendo illegittime queste procedure, il comitato intersindacale ha chiesto che la Procura « inizi un giudizio contro i responsabili e ponga in essere le altre misure idonee a porre termine alle lesioni in atto alle norme sulla contabilità generale dello Stato ». Il comitato ha anche « diffidato» i capi degli uffici delle amministrazioni periferiche dello Stato, dell'amministrazione centrale della Banca d'Italia, delle tesorerie provinciali dello Stato, degli uffici postali e degli altri uffici pagatori dall'applicare una circolare diffusa nei giorni scorsi dal ministro del Tesoro per consentire il pagamento degli stipendi al personale malgrado la paralisi degli uffici finanziari. La circolare, osserva il comitato, « non è giuridicamente valida per modificare situazioni regolate con leggi dello Stato »: pertanto, sarebbe « palesemente illegittima e non in grado di esimere i funzionari e le amministrazioni predette dalle conseguenti responsabilità di ordine amministrativo e contabile ». \ I «finanziari» hanno perduto fino ad oggi, complessivamente, oltre due milioni di ore di lavoro, ma sono decisi a continuare lo sciopero ad oltranza fino a quando il governo non accoglierà le loro richieste per il livellamento dei trattamenti economici. Un tentativo è in corso, a seguito dell'iniziativa presa ieri dalla Federstatali-Cisl, per sbloccare la vertenza: esso si basa sulla concessione di lievi miglioramenti retributivi alle categorie economicamente « più depresse » dei dicasteri delle Finanze e del Tesoro. Due interrogazioni ed una interpellanza sono state presentate alla Camera da deputati missini e comunisti per sollecitare un interven. to del governo e protestare contro « provvedimenti intimidatori » preannunciati nei confronti degli scioperanti. La Federstatali-Cgil ha sottolineato l'esigenza che siano al più presto iniziate trattative fra i sindacati e i ministri competenti. Le organizzazioni del pubblici dipendenti proseguono l'esame delle tabelle sul riassetto delle qualifiche e delle retribuzioni. Il sindacato dei maestri elementari della Cisl, che raggruppa la maggior parte della categoria, ha dichiarato assolutamente inaccettabili le tabelle proposte dal governo e si è riservato di' chiedere varie modifiche insieme con gli altri sindacati della scuola. L'Unione nazionale dei sindacati autonomi (Unsa) ha invece espresso un giudizio positivo sulle stesse tabelle per quanto si riferisce alle qualifiche « tipiche » del personale statale. Si è svolta oggi in tutta Italia una astensione di ventiquattro ore dei salariati e braccianti agricoli. Era stata indetta dalla Cgil, dalla Cisl e dalla UH per sostenere l'urgenza di migliorare le pensioni e di prorogare il piano decennale di case per i braccianti. Domani, sciopero dei dipendenti del Comitato nazionale per l'energia nucleare (Cnen) che reclamano una serie di miglioramenti economici e normativi. Resterà paralizzata per l'intera giornata l'attività delle sedi del Cnen e di tutti 1 centri nucleari.

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