I colloqui «segreti» a Londra sulla vertenza dell'Alto Adige

I colloqui «segreti» a Londra sulla vertenza dell'Alto Adige I colloqui «segreti» a Londra sulla vertenza dell'Alto Adige Duro commento di Roma al modo di agire di Vienna - L'Italia non ritirerà il veto sull'ammissione austriaca al Mec sino a quando non cesserà il terrorismo ge, lasciando intendere ohe (Dal nostro corrispondente) Roma, 21 novembre. Vengono confermate a Roma le indiscrezioni, di fonte viennese, su incontri segreti italo-austriaci a Londra. L'ultimo incontro, a livello diplomatico, ha avuto luogo sabato scorso: vi partecipavano gli ambasciatori Gaia e Toscano per l'Italia e i diplomatici Kirsch laeger e Kthrein per l'Austria. Si è trattato di una semplice e rapida « presa di contatto » che non sembra aver dato speranze di rapidi risultati. V'è anzi pessimismo negli ambienti italiani. La storia degli incontri ha un aspetto politico insolito E' stata l'Austria a chiedere contatti segreti sull'Alto Adi- v'erano nuovi elementi da discutere. L'Italia ha accettato e un rendo che non poteva essere questione di discutere del problema dell'» ancoraggio internazionale » e fermo restando che non si poteva in alcun modo collegare la vertenza per l'Alto Adige al veto italiano per l'ingresso dell'Austria nel Mercato comune, inamovibile finché non sarà cessato il terrorismo. La riservatezza doveva costituire una garanzia indispensabile. Dal governo di Vienna sono venute invece indiscrezioni molto dettagliate ne) chiaro intento di fare crede re all'opinione pubblica austriaca che i rapporti con l'Italia migliorano e che il veto per il Mercato comune potrebbe essere rimosso. In un commento ufficioso della Farnesina al discorso pronunciato sabato scorso dal ministro austriaco Toncic si affermava con insolita durezza che Vienna non agiva in buona fede e tentava di ingannare la propria opinione pubblica. Il giudizio rimane dopo le indiscrezioni sugli incontri di Londra. Le singolari manovre austriache vengono attribuite a preoccupazioni di politica interna e alla difficoltà che incontra il governo di Vienna a fronteggiare la situazione che deriva dal veto per il Mercato Comune. Ciò non esclude che si rafforzi il convincimento di una scarsa volontà. m. t.

Persone citate: Kirsch, Toscano