Con l'auto rubata a Carlo Campanini assaltano una banca nel Vicentino
Con l'auto rubata a Carlo Campanini assaltano una banca nel Vicentino La rapina ieri pomerìggio poco dopo l'apertura Con l'auto rubata a Carlo Campanini assaltano una banca nel Vicentino Tre banditi armati a Sossano - Bonino circa 3 milioni - La vettura dell'attore asportata di notte a Padova (Dal nostro corrispondente) Vicenza, 21 novembre. (1. f.) Con l'auto dell'attore Carlo Campanini, rubata nella notte di lunedì a Padova, vicino all'hotel Plaza. una « Giulia Gran Turismo » targata Roma S81795, tre banditi hanno assaltato, oggi pomeriggio, la filiale della banca Cattolica del Veneto a Sossano. Il bottino è stato di circa tre milioni di lire. I rapinatori sono giunti in paese alle 15.25. L'auto si è fermata dinanzi all'ingresso della banca e ne sono scesi due individui col viso coperto, mentre uri terzo rimaneva al volante, mantenendo il motore acceso. Uno dei due era alto e magro, l'altro invece piuttosto piccolo. Nei locali dell'istituto di credito erano tre persone: il cassiere, rag. Giancarlo Guiotto. di 27 anni, da Campiglio dei Berici, intento a scrivere a macchina; il vicedirettore, rag. Lino Meneghini, di 44 anni, abitante a ViiiiiiiiiiiiiiniiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii cenza in via Zara, era appoggiato al bancone intento a conversare con un cliente, Siro Rapetta, di 43 anni, da Orgiano. Spianando le pistole, i malviventi hanno imposto al cliente di spostarsi contro una stufa e ai due impiegati di alzare le mani. Il più piccolo dei due banditi, dopo aver infranto con il calcio della pistola il cristallo di protezione davanti al cassiere, ha intimato al Guiotto: « Fuori tutti i soldi ». Il cassiere si è voltato, ha aperto lo sportello della cassaforte ed ha consegnato i pacchi di banconote, per un importo, come si è detto, di tre milioni circa, che il rapinatole ha infilato in una logora borsa di pelle nera. Poi, d'un balzo, quest'ultimo si è seduto sul bancone per controllare se non fosse rimasto altro denaro In cassa. Per dimostrare di essere deciso a tutto, il malvivente ha poi alzato l'arma in direzione dell'orologio a muro ed ha premuto il grilletto della pistola. Ma l'arma ha fatto cilecca. « Era in sicura! », ha detto seccato, rivolto al cassiere, che slava abbozzando un sorriso. In quel momento il telefono ha trillato. Il più alto dei malviventi ha urlato agli impiegati di non rispondere; poi. rivolto al cassiere, lo ha ammonito: « E tu pensa ai tuoi figli ». I banditi si sono diretti verso l'uscita. Il telefono squillava sempre. Mentre stavano per varcare la soglia, entrava in banca un altro cliente. Giacomo Barbieri, di 46 anni, proprietario di una cava di ghiaia di Sossano. Il rapinatore che era rimasto al volante ha gridalo agli altri due: « Uscite, presto, uscite! ». I due si sono trovati a faccia a faccia con il Barbieri. Uno gli ha puntato la pistola al ventre e lo ha costretto a retrocedere contro il muro Poi entrambi so no halzati nell'auto, che è partita a tutta velocità. Soltanto allora il vice-di¬ rettore ha risposto alla chiamata telefonica: era il segretario comunale di Sossano. Il rag. Meneghini lo ha pregato di informare subito i carabinieri e poco dopo è escattato il dispositivo di allarme per tutte le pattuglie della polizia. Posti di blocco sono stati istituiti dappertutto, ma dei rapinatori non è statu trovata più traccia. Il Barbieri che ha visto fuggire i rapinatori ha dichiarato che i primi numeri di targa dell'auto iniziavano con « 88 ». Non ha potuto rilevare quelli seguenti perché la vettura è svoltata in una via. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiii
Persone citate: Barbieri, Bonino, Carlo Campanini, Giacomo Barbieri, Giancarlo Guiotto, Guiotto, Lino Meneghini, Meneghini, Siro Rapetta
Luoghi citati: Campiglio, Orgiano, Padova, Roma, Sossano, Vicenza
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