Terso arresto per l'esplosione di Udine tutta la città ai funerali delle vittime

Terso arresto per l'esplosione di Udine tutta la città ai funerali delle vittime NEGOZI E CINEMA CHIUSI IN SEGNO DI LUTTO Terso arresto per l'esplosione di Udine tutta la città ai funerali delle vittime Incriminata anche la guardia giurata della ditta Perotti - Alla cerimonia funebre presente, benché ferito, il rag. Donatis che nella sciagura ha perso la moglie, il figlio e due dipendenti - Tra la folla commossa, autorità governative e regionali (Dal nostro corrispondente) Udine, 17 novembre. Una terza persona è stata arrestata nel tardo pomeriggio di oggi a seguito della esplosione della ditta Perotti di Udine. Si tratta dell'autista e guardia giurata Antonio Bortolusso di 29 anni, abitante in città in via Martignacco 30. Al Bortolusso era affidato l'incarico di trasportare gli esplosivi della ditta Perotti ed era stato anche nominato guardia giurata per controllare la regolare consegna del materiale. In questa veste l'uomo aveva l'obbligo — secondo l'accusa — di denunciare che Giacomo e Francesco Perotti avevano costituito un deposito di esplosivi pericoloso sia per la quantità sia per la qualità. Una folla commossa, praticamente tutta la città. di Udine, ha dato l'estremo saluto alle quattro persone morte mercoledì mattina in seguito all'esplosione. Le quattro bare sono state deposte nella navata centrale del tempio ossario, che si tro va ad un centinaio di metri dal luogo dell'esplosione. Vicino al catafalco, affran to dal dolore, era il rag. Sabino Donatis. il titolare della concessionaria udinese del- l'« Autobianchi » il quale nella sciagura ha perso la moglie Vienda Termini-Donatis, di 54 anni; il figlio Ferruccio, di 30; la domestica Pasqualina Fabbro ventiduenne; e uno dei suoi dipendenti, l'operaio Rino Cattaruzzi di 39 anni. Il rag. Donatis, che a seguito dello scoppio è rimasto ferito, era tutto incerottato e, benché i medici lo avessero sconsigliato, ha voluto lasciare l'ospedale, dove era ricoverato, per assistere ai funerali dei congiunti. Alla mesta cerimonia (numerosissime le corone, segno della commossa unanime partecipazione dì tutti al dolore delle famiglie colpite dal lutto) sono intervenuti, il sottosegretario all'Interno Ceccherini, il vicepresidente della Giunta regionale del FriuliVenezia Giulia, Giacometti, i vicepresidenti del Consiglio regionale Devetag e Pellegrini, una rappresentanza dei gruppi politici in seno al Consiglio regionale, il prefetto, Il sindaco. Al termine della cerimonia funebre, che si è svolta a spese del Comune, sul piazzale davanti al tempio ossario molte persone si sono strette commosse intorno al familiari degli scomparsi. Si è formato poi un corteo, che si è snodato per le vie di Udine. I negozi delle vie in cui è passato e quelli di tutta la città hanno abbassato per un'ora le saracinesche mentre i cinematografi rimarranno chiusi per tutta la giornata. Sui muri delle strade sono affìssi manifesti listati di nero, con là scritta: « lutto cittadino ». L'inchiesta giudiziaria continua. Il sostituto procuratore della Repubblica, dott. Melloni, oggi si è recato nuovamente nelle carceri di Udine per interrogare Francesco Perotti, Lucia Leita, la segretaria del Perotti, è sorvegliata al Policlinico da un agente in borghese, il quale vieta a chiunque di parlarle. La giovane, secondo alcune voci, su bito dopo lo scoppio avrebbe fatto una.dichiarazione in cui affermava che una rete metallica che chiudeva una finestra del deposito di dinamite pre sentava un buco. Secondo la Leita. poteva essere stato lasciato cadere un fiammifero acceso, od un mozzicone di sigaretta, sulla segatura che copriva il pavimento, e quindi essersi creata una fonte di calore che ha provocato l'accensione del materiale esplodente. g. c. | La folla rende omaggio alla salme delle quattro vittime di Udine (Telef. Ansa)

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