Goldoni «napoletano» allo Stabile di Roma

Goldoni «napoletano» allo Stabile di Roma Goldoni «napoletano» allo Stabile di Roma La nuova stagione aperta da « La bottega del caffè», con la regia di Patroni Griffi (Nostro servizio particolare) Roma, 17 novembre. Goldoni ha inaugurato stasera al Teatro Valle, con La bottega del caffè, la stagione del Teatro stabile di Roma. Il ruolo di Don Marzio, reso popolare da attori come Raffaele Viviani, Peppino De Filippo e Cesco Baseggio, è stato interpretato da Mariano Rigillo. Mariano Rigillo è-il giovane attore impostosi nella precedente stagione all'attenzione della critica e del pubblico in Napoli notte e giorno di Viviani. Egli dà alle parole del « gentiluomo napolitano » (Don Marzio), una cadenza ed una intonazióne che spesso sconfinano nel dialetto. Il regista Patroni Griffi, del resto, afferma di èssere slato colpito dagli''. « elementi di ' napoletanità » che caratterizzano la sintassi interna di Goldoni. Per quanto riguarda l'atmosfera della commedia, il regista e lo scenografo, Ferdinando Scarfiotti, hanno inteso raffigurare una « Venezia libertina e casanoviana », diversa dalla città popolata da « donne di garbo » che affiora generalmente nelle commedie di Goldoni. La bottega del caffè fu scritta e rappresentata nel 1750, l'anno in cui Goldoni compose ben sedici pièces. I La vicenda si svolge tutta a ridosso di un canale tra la bottega di un barbiere, una bisca clandestina, un caffè popolare, la casa di una ballerina, una locanda. Sullo sfondo dell'unica .scena di Scarfiotti (che condensa i toni grigi d'un mattino di pioggia) hanno recitato gli attori Paolo Panelli, Bice Valori, Piero Sammataro, Duilio Del Prete, Maria Grazia Francia, Isabella Guidotti e il Rigillo. Tutti sono stati applauditi, insieme con il. regista Patroni Griffi. |. m.

Luoghi citati: Napoli, Roma, Venezia