Cominciano a Washington ampi colloqui sul Vietnam

Cominciano a Washington ampi colloqui sul Vietnam "vertice,, alla Casa Bianca Piccolo Cominciano a Washington ampi colloqui sul Vietnam Johnson discuterà con i suoi collaboratori se concedere una pausa nei bombardamenti: i militari sono contrari ad una lunga sospensione - Convocato anche il generale Westmoreland (capo delle forze americane nel Sud Vietnam): voci di una sua sostituzione New York, 14 novembre. Un'ampia rassegna della situazione asiatica ha inizio questa settimana a Washington con l'arrivo, per consultazioni con Johnson, delle tre personalità incaricate della condotta dell'azione americana. Sono già arrivati nella capitale l'ambasciatore a Saigon, Ellsworth Bunker, e il comandante supremo generale Westmoreland; domani arriverà Robert Komer, emissario speciale per il piano di « pacificazione » interna del Vietnam. Con i suoi collaboratori Johnson, a quanto si dichiara a Washington, passerà in rassegna la situazione vietnamita sotto tutti i suoi aspetti v Ma l'impressione negli ambienti politici è che il punto su cui si concentrerà l'attenzio¬ ne degli interlocutori è la possibilità di far coincidere con una sospensione più o meno lunga dei bombardamenti sul Nord Vietnam. Questa impressione è Confer¬ mata dal fatto che, ieri sera, fonti del Pentagono hanno fatto sapere che dal punto di vista militare una sospensione dei bombardamenti che vada al di là delle poche ore di tregua che probabilmente verranno accordate, in occasione delle festività, è sconsigliabile, e verrà osteggiata dai comandanti militari. Anche il generale Westmoreland, in dichiarazioni fatte mentre era in viaggio per Washington, ha esplicitamente indicato la sua opposizione ad una tregua nell'offensiva aerea. Questa mattina, fonti vici ne all'Amministrazione hanno precisato che brevi sospensioni dei bombardamenti saran no probabilmente disposte, ma solo come « gesto umanitario ». Si è badato bene a distinguere le brevi tregue collegate alle festività con la possibilità di una « tregua lunga ». che. prendendo spun to dalle festività, si protrag ga per diversi giorni come avvenne alla fine del 1964. Su una possibilità di questo ge nere le fonti ufficiose manten gono per ora il riserbo più assoluto, anche perché, prò babilmente, essa è al centro delle conversazioni che si svol sono questa settimana. Ieri sera, dopo un lungo colloquio con Johnson, l'ambasciatore Bunker ha fatto ai giornalisti un resoconto molto ottimistico della situazione vietnamita che, egli ha detto, progredisce in favore degli Stati Uniti e dei loro alleati « con un moto costante, che sta per diventare un moto accelerato ». Diversi osservatori "notano stamani che proprio una visione ottimistica della situazione fu quella che, nell'inverno .1966-67. dis suase l'Amministrazione Johnson dall'accogliere gli inviti nord-vietnamiti e sovietici ad una interruzione dei bombardamenti come preliminare di un probabile negoziato. Nella cronaca dei colloqui va segnalata la voce, raccolta dal giornalista Drew Pearson, secondo cui Johnson intenderebbe sostituire il generale ' Westmoreland (ed avrebbe già scelto il successore nella persona del gen. Creighton) per l'acuirsi dell'urto tra lo stesso Westmoreland e McNamara. Il primo chiede da tempo un aumento delle truppe e il secondo glielo rifiuta, esortandolo a impiegare meglio quelle che ha. (Ansa) Secondo gli ultimi sondaggi

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