Corletti, sesto peso massimo del mondo a Torino per diventare l'erede di Clay

Corletti, sesto peso massimo del mondo a Torino per diventare l'erede di Clay Venerdì sera al Palazzo dello Sport un'interessante riunione di boxe Corletti, sesto peso massimo del mondo a Torino per diventare l'erede di Clay Il pugile italo-argentino punta al primato assoluto - Una chiara affermazione sul negro Copeland, vincitore di De Piccoli, favorirebbe le sue aspirazioni - Attesi per oggi Carlo Duran e lo spagnolo Folletto, che si affronteranno nel campionato d'Europa dei pesi medi Il peso massimo italo-argentino Edoardo Corletti tornerà venerdì prossimo a combattere sul ring del Palazzo dello Sport torinese, a poco più di tre anni di distanza dalla sua prima esibizione nella nostra città. Allora, il 26 giugno 1964, Corletti era appena arrivato da Buenos Aires, nessuno lo conosceva, era un ragazzo come tanti altri, venuto fra noi a cercar fortuna a suon di pugni. La sua vittoria per k.o. sul toscano Lorenzi passò agli annali della boxe senza- fare soverchia impressione. In tre anni però le vicende sono cambiate per Edoardo Corletti. Il pugile che ieri l'organizzatore Rodolfo Sabbatini ha presentato alla stampa torinese e che nel tardo pomeriggio ha sostenuto il primo allenamento nella palestra del « Baroni », non è più lo scugnizzo di Buenos Aires che non sapeva una parola d'italiano e che chiedeva solo quattro soldi per mettere insieme il pranzo con la cena. Corletti sì è fatto strada, ora figura al sesto posto nelle classifiche mondiali della categoria, un organizzatore inglese — Mickey Duff — si è preso cura della sua carriera, con la ferma convinzione di poterlo portare, entro il 1968, a battersi per la successione di Cassius Clay. E' stato lo stesso Corletti (il quale ora si esprime perfettan*ente nella nostra lingua) a spiegare la sua situazione attuale, le sue vive speranze per il futuro. «La mia fortuna — dice l'italo-argentino — è incominciata due armi fa a Sanremo. In un combattimento teletrasmesso in diretta ani che dalla B.B.C., ho larga- mente pareggiato con la speranza Inglese Billy Walker. Mi hanno ingaggiato per la rivincita in Inghilterra ed ho vinto prima del limite. Poi ho vinto ancora con Chuvalo, con Prescott, con Bygraves. Per questo gli inglesi fanno il tifo per me e Mickey Duff vuole portarmi al titolo mondiale ». E' convinto d'arrivarci? « Be', non si può mai dire, con un po' di fortuna si può arrivare ai traguardi più impensati. Come giudica Everett Copeland, il suo avversario dì venerdì? « Non conosco il negro, ma se proprio qui a Torino ha battuto prima del limite De Piccoli, dev'essere un pugile che sa il suo mestiere. Io comunque sono preparatissimo, per vincere nel modo più convincente possibile. In questo momento non posso permettermi battute a vuoto ». Il matchmaker britannico Mickey Duff sarà a bordo ring, venerdì prossimo, ma non soltanto per seguire il « suo » Corletti. Egli è interessato pure, come il suo collega tedesco Goettert (anche egli annunciato fra i presenti al Palasport) al campionato d'Europa del pesi medi tra Carlo Duran e lo spagnolo Luis Folledo, che avrà il posto principale nel programma della manifestazione torinese. Il vincitore avrà solo da scegliere fra le proposte inglesi per un match, titolo in palio, con Pritchett, e quelle germaniche, per un confronto a Colonia con Juppe Elze. Carlo Duran, l'argentino che si è naturalizzato italiano dopo aver sposato una ferrarese, è naturalmente convinto di poter essere lui il successore di Benvenuti come campione d'Europa. Duran, che a Torino è stato sempre applauditissimo, ha chiesto di disputare l'incontro per il titolo continentale nella nostra città, convinto che il caldo incitamento degli sportivi torinesi lo sosterrà nella duris¬ sima battaglia col picchiatore spagnolo Folledo. I due protagonisti del match europeo sono attesi a Torino in giornata. Stanotte invece è arrivato dall'America Everett Copeland, l'avversario dì Corletti, che nel pomeriggio si allenerà alla palestra di via Foligno, imitato, alle 19, da Duran. Gianni Pignata Corletti, a sinistra, In allenamento Ieri a Torino con la testa coperta dalla maschera protettiva (Moisio)