Futuro del Salone dell'Auto

Futuro del Salone dell'Auto Un problema che non può essere rinviato Futuro del Salone dell'Auto La rassegna ha avuto quest'anno un grandioso successo di folla e di espositori - Ora ha bisogno di spazio - Il prossimo anno si pensa di limitare la Mostra alle auto ed accessori - Nel '69 si farebbero due Saloni: a primavera autocarri e autobus, in autunno le macchine - Nel frattempo si studierà una soluzione radicale: nuovo palazzo a Stupir.igi o lungo l'autostrada? Negli ultimi tre anni i dirigenti del Salone dell'Auto hanno costruito tre nuovi padiglioni per un totale di circa 5 mila metri quadrati. Dall'anno scorso a quest'anno lo spazio all'aperto occupato dagli stands si è raddoppiato: sono stati invasi il piazzale del monumento ad Amedeo di Aosta ed i viali del Valentino fino al Castello Medioevale. Il direttore del Salone dott. Giovannetti ieri ci diceva: « Abbiamo sfruttato tutti gli spazi disponibili. Non ci sono possibilità di ulteriore espansione e le necessità crescono. Quest'anno, se avessimo dovuto soddisfare tutte le richieste pervenute al Comitato organizzatore, non sarebbe bastata una superficie una volta e mezzo l'attuale che è dì 45 mila metri quadrati ». Il Salone dell'Auto è terminato da appena un giorno e tutte le Case hanno già prenotato gli stands per l'edizione dell'anno prossimo. Gli organizzatori affermano: « A dodici mesi dal 50" Salone, che si aprirà nell'autunno del '68, non abbiamo più un metro di area disponìbile». In queste condizioni, che cosa fare? L'interrogativo assilla i dirigenti del Salone. Nei prossimi giorni il problema sarà affrontato dal comitato organizzatore presieduto dal dott. Biscaretti. E' stato preparato uno studio di massima che dovrà essere sottoposto all'approvazione degli enti italiani e internazionali interessati. Secondo questo progetto il Salone dell'anno prossimo dovrebbe essere limitato alle vetture, agli accessori e forse alle roulottes. Nel '69 vi sarebbero due Saloni: in primavera gli autocarri, i veicoli industriali, gli autobus, le applicazioni speciali ecc.; in autunno le vetture e gli accessori. Lo « sdoppiamento » darebbe al Salone cinque-sei anni di respiro in attesa di una soluzione radicale del problema. Non si esclude infatti la possibilità di trasferire la rassegna dell'automobile in un nuovo palazzo che verrebbe costruito nei prossimi anni alla periferia di Torino. Dove? Per ora si tratta di semplici proposte. C'è chi lo vorrebbe lungo la strada di Stupinigi, ai margini del magnifico parco del Mauriziano. Ma l'Ordine Mauriziano è, per il momento, di parere contrario: ricorda che gli urbanisti hanno destinato l'ampia area a zona verde per la città ed ha offerto al Comune di affittarlo ad un canone annuo indicato nella somma di lire cento milioni. Altri sostengono l'opportunità di costruire i nuovi impianti lungo l'asse dell'autostrada di Milano. Questa soluzione Ci sono state anche le difficoltà: in alcune giornate l'affluenza del pubblico è stata tale da creare confusioni pericolose che hanno richiesto l'intervento delle forze dell'ordine; trovare un parcheggio libero attorno al Palazzo delle Esposizioni era sempre difficile; gli alberghi erano completi e parecchie comitive che non avevano prenotato hanno dovuto trascorrere la notte in altre città. avrebbe il vantaggio di migliorare l'accesso al Salone per le colonne d'auto che provengono dalla Lombardia e dalla Valle d'Aosta; sarebbe inoltre alla confluenza delle tangenziali che consentirebbero di evitare l'attraversamento della città anche per chi giunge dal mare. Mentre si guarda al futuro immediato e più lontano si fa anche il consuntivo del Salone dell'auto che si è chiu¬ so domenica. Il bilancio è positivo: 600 mila visitatori, soddisfazione di tutti gli espositori per gli ottimi affari, una risonanza mondiale che ha richiamato a Torino 600 giornalisti italiani ed esteri. « Si può dire — ha affermato il direttore dott. Giovannetti — che, rispetto all'edizione del 1966, quella appena terminata ha avuto incrementi del 25-30 per cento in tutti i settori ».

Persone citate: Biscaretti, Giovannetti

Luoghi citati: Aosta, Lombardia, Milano, Torino, Valle D'aosta