Nel bilancio dell'Azienda acquedotto gli impianti per dare acqua a Torino

Nel bilancio dell'Azienda acquedotto gli impianti per dare acqua a Torino Nel bilancio dell'Azienda acquedotto gli impianti per dare acqua a Torino Il preventivo per il '68 risulta in pareggio : introiti e spese 3 miliardi 658 milioni La centrale del Po sarà portata dagli attuali mille a tremila litri al secondo - Trattative in corso per la Stura di Viù - Esperimenti per migliorare la qualità dell'acqua Il Consiglio dell'Acquedotto municipale ha approvato il bilancio preventivo per il '68. Entrate e uscite sono in pareggio per 9 miliardi 24 milioni. Il bilancio economico è di 3 miliardi e 658 milioni (Ili) milioni in più rispetto al '67). Il presidente avv. Zaaruolo osserva: « Il preventivo si presenta con una certa floridezza. Continua la politica aziendale dell'equilibrio tra costi e ricavi, calcolando le spese d'ammortamento secondo le aliquote massime e quelle del personale in base a una tabella numerica, che in rapporto alla produzione è la più bassa fra tuttt i grandi acquedotti europei, guanto alla parte tecnica, nonostante il progressivo abbassamento delle falde idriche (oggi il Pian della Mussa serve al massimo 50 mila utenti d'inverno e 10 mila d'estate), rinnovando i vecchi impianti e preparandone di nuovi a vasta portata, guardiamo con cauto ottimismo al prossimo futuro ». Dice il presidente: « Completeremo nel corso di questa amministrazione l'impianto sul Po, mentre si realizzerà nel giro di una decina d'anni l'invaso del torrente Stura presso Viù, che costerà circa 10 miliardi e sarà idroelettrico, perciò si richiede un contributo dell'Enel ». L'assessore dr. Dotti ha già avviato trattative in tal senso e si recherà presto a Roma con l'avvocato Zaaruolo, per un nuovo incontro. Le opere programmate per le necessità future dei torinesi prevedono un totale di oltre 8500 litri d'acqua al secondo. Verran- no erogati dall'impianto di depurazione sul Po, dice il direttore ing. Meuccl, che entro il '70 produrrà altri 3 mila litri al secondo in aggiunta agli attuali mille: dall'impianto sul torrente Germanascti a Pomaretto, per 1500 litri al secondo, e da quello di Viù per 4 mila litri al secondo entro il '78. Per migliorare la qualità dell'acqua potabile in distribuzione, l'azienda sta sperimentando sul Po due impianti depurativi pilota a carbone, che controllano un dodicesimo della produzione odierna; l'impianto definitivo costerà 250 milioni di lire. L'ing. Meucci aggiunge: « Abbiamo in corso il progetto dt un altro impianto a carbone a Borgaro, per l'acqua della centrale dt Venarla; costerà 84 milioni ed entrerà in funzione prima dell'estate. Per filtrare le acque che in certi periodi e in certe zone si presentano di colore oscuro, realizzeremo entro il '68 due progetti di dcmanganlzzazlone: uno a La Loggia con una spesa di 250 miUnni, l'altro a La Verna e costerà 90 milioni ».

Persone citate: Meucci, Verna

Luoghi citati: Borgaro, La Loggia, Pomaretto, Roma, Torino, Viù