Assicurazione obbligatoria nelle scuole

Assicurazione obbligatoria nelle scuole Assicurazione obbligatoria nelle scuole Ma si deve aliendere ire anni per avere l'indennizzo? Dicembre '64. A Rivoli, nella palestra di una scuola media, l'alunna Laura Mollo riporta una lesione alla colonna vertebrale. Dopo 3 anni è ancora costretta a portare ti busto (30 mila lire) da rinnovare ogni semestre; deve essere superallmentata, trascorrere lunght mesi al mare. Il medico le ha riconosciuto un'invalidità permanente del 15-16 per cento. 1 genitori sono operai; fino a questo momento non hanno ricevuto nulla dall'assicurazione, che esige sempre nuovi controlli e che da ultimo ha convocato a Milano la ragazza, i genitori e il medico per sottoporre l'infortunata a visita collegiale. Ogni iscritto alle scuole medie inferiori e superiori ha un'assicurazione obbligatoria per gli eventuali incidenti durante le lezioni di educazione fisica e le gite scolastiche. Il pagamento del premio (150 lire annue) dà diritto a indennizzi di un milione e mezzo in caso di morte e fino a 4 milioni per invalidità. Di solito, nelle medie, t ragazzi fruiscono anche di un'assicurazione complementare, questa però volontaria, per ogni infortunio e per la responsabilità civile: massimale 50 milioni catastrofe, 15 milioni danni a persone, 5 milioni danni a cose o animali. Il premio annuo è di 200 lire. Nelle elementari c'è una sola assicurazione obbligatoria, che viene contratta dai Comuni, sol¬ tanto per i- servizio «scuolabus». Ma quasi tutte le direzioni stipulano assicurazioni volontarie per gli scolari al fine di garantirli contro gli infortuni nella scuola e stradali nel tragitto fra scuola e casa. Il premio, 100 lire (per gli iscritti al Patrpnato paga il Municipio) dà diritto al rimborso delle spese mediche, farmaceutiche, dt degenza; a 500 mila lire per morte e fino a un milione e mezzo per invalidità. Le assicurazioni hanno scopi sociali, tanto più trattandosi di scuole. Ma è assurdo che quando purtroppo l'incidente avviene si verifichino ritardi Insensati. Come nel caso di Rivoli: da tre anni attendono il giusto indennizzo.

Persone citate: Laura Mollo

Luoghi citati: Milano, Rivoli