Due tonnellate di cartoline
Due tonnellate di cartoline CRONACA TELEVISIVA Due tonnellate di cartoline Il pubblico invia montagne di voti per «Partitissima» - Ma lo «show» non riesce a sollevarsi - Ieri duello Pavone-Vanoni Cosa possiamo dire ancora di « Partitissima »? Non ci resta che attenerci alla cronaca. Sfogliamo il taccuino degli appunti diligentemente, dal principio. Compare Alberto Lupo — il simpatico Alberto Lupo che ha sempre l'aria di un ospite di passaggio, più che del presentatore e delI l'animatore — e fa un giochetto con le due vedettes della serata, la piccola Pavone e l'elevata Vanoni. Si scatena la Pavone, che è truccata in modo da apparire, complice la distanza, una vamp tascabile. Si scatenano i ragazzi e le ragazze di Rita. Per lo meno c'è dell'allegria e bisogna dire che le minigonne, quando sotto ci sono delle belle gambe, i loro pregi innegabilmente li hanno. Spunta il cantante Nico Fidenco, un cantante serio, distinto, dall'aria notarile: la marsina gli andrebbe a pennello, più modestamente si accontenta di un doppiopetto scuro. Indi scenetta smilza tra il buon Lupo e la Pavone. Nuovo intervento canoro: la bionda Petula Clark che in un italiano volenteroso sospira al chiaro di luna, avvolta in bianchi e fluttuanti veli come un personaggio di « Cime tempestose » della Bronté. Il pubblico applaude sempre, a intervalli quasi regolari, con una unanimità che sarebbe commovente se non sapessimo che i battimani vengono eseguiti a comando. Imitazioni della Pavone. Con qualche piccola difficoltà riguardante il fisico, bene la parodia della Falana; bene la parodia dei dimenamenti epilettoidi della Caselli; un buco invece la temeraria caricatura delle Kessler. Ma la Pavone osa tutto: vestita da prussiano con i baffetti alla Hitler partecipa ad un balletto ambientato — pensate un po' che luogo spensierato — In una caserma tedesca all'epoca del Kaiser quand'erano di moda gli elmi col chiodo. Dopo il balletto arriva anche Walter Chiari e la sua chiacchierata ha due pregi, è amabile e breve. Esibizione conclusiva di Rita, pure lei in veli bianchi, in un giardino (finto), con l'inevitabile caduta di foglie. Intermezzo di Franchi e Ingrassia. Esempi di alcune battute: « Guarda, arriva il signor conte con la conta! » (dove «conta», per chi non avesse capito, sta per contessa); oppure « Lei ha j una sorella? Guardarobiera? ». « No, guardia notturna »; e via di questo passo sino al finale caratterizzato da urla terribili. Nel caos abbiamo visto coinvolto Loris Gizzì, un corpulento e dignitoso attore di prosa. Ultima parte: Alberto Lupo con baffi e con naso di cartapesta introduce la Vanoni, la Caselli e Antoine vestiti da pagliacci: un abbigliamento comodo perché permette di dire qualsiasi mi ridiale freddura Canta la Caselli che ha un tatuaggio su una ganascia; canta Antoine ammantellato con gli stivaletti; canta la Vanoni dopo avere condotto una danza in cui i ballerini erano camuffati da cavalli da circo. In mezzo, Lupo ha recitato lo sketch del telegramma per telefono già apparso in tv (con Franca Valeri, ci sembra) pochi mesi fa. . Prima della trasmissione l'annunciatrice, il cui collo usciva da un incredibile viluppo di pizzi e di nastri, ha parlato del grande successo di « Partitissima » ed ha precisato che nella settimana sono pervenute alla Rai cartoline-voto per un peso complessivo di due tonnellate e duecento chili. * * Stasera debutterà sul «nazionale » il romanzo « La fiera della vanità » di Thackeray che presentiamo in un pezzo a parte. Seguirà « La domenica sportiva ». Il secondo canale si aprirà con un telefilm della serie poliziesco-awenturosa « Partita a due » che prende spunto dalla misteriosa scomparsa di un treno. Alle 22,15 andrà in onda «Ci vediamo stasera » che com'è noto è uno show girato in casa di questo o di quell'attore. La settimana scorsa la troupe tv si è recata nell'appartamento di Tognazzi — e ne è venuto fuori uno spettacolo cordiale ed accettabile — ed ora la troveremo nella casa dei coniugi Bice Vrlori e Paolo Panelli. * * I film che vedremo: domani, lunedì, una delle più importanti opere di Billy Wilder. Giorni perduti (1945), storia drammatica e allucinante di un alcoolizzato, con Ray Milland, Jane Wyman e Doris Dowling; mercoledì, per l'esordio di un ciclo dedicato all'attore inglese John Mills, La tragedia del capitano Scott (1949) di Charles Frend. u. bz.
Luoghi citati: Pavone
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