Inazisti tedeschi a Congresso si travestono da democratici di Tito Sansa

Inazisti tedeschi a Congresso si travestono da democratici Il convegno nd Hnnnover tro solsicciotti e boccali di birra Inazisti tedeschi a Congresso si travestono da democratici Calmi, coscienti della loro forza (in un anno sono entrati in sei dei dieci Parlamenti regionali), non vogliono dare scandalo: contano su un buon successo nazionale nelle elezioni del '69 - Ma il trucco funziona solo in parte - Ieri 10 mila persone hanno manifestato contro i «lupi travestiti da agnelli» (Dal nostro inviato speciale) Hannover, 10 novembre Un'improvvisa bufera di vento gelido, con pioggia e nevischio, abbattutasi su Hannover, ha impedito stasera che migliaia di operai e di studenti si scontrassero con i neonazisti del partito nazionaldemocratico tedesco (npd) che da oggi a domenica sera tengono qui il loro congresso nazionale. Mentre gli estremisti di destra erano riuniti nella «Niedersachsenhalle», trasformata in una colossale birreria, con 1800 posti a sedere, una dimostrazione di protesta si è svolta all'aperto, sulla piazza del Teatro dell'Opera, nel punto nevralgico della città. I neonazisti, calmi e misurati, bene organizzati, coscienti della loro forza (so: no entrati in un anno in sai dei dieci parlamenti regionali tedeschi) sembrava non avessero l'intenzione di dare nell'occhio, che volessero dissipare l'impressione di avere qualcosa di hitleriano: niente uniformi, niente inni, niente saluti alla voce. Essi vogliono far parlare il meno possibile di sé — e lo dicono — per entrare senza chiasso nel parlamento di Bonn con le elezioni del 1969. Molta acqua è stata versata nel loro vino, si fa notare a Hannover. Molti punti del programma, vastissimo, potrebbero benissimo venire approvati da più di un uomo politico di Bonn. Viene ripetuta più volte la fedeltà alla democrazia parlamentare, la lealtà alla costituzione, viene condannato il passato terrore nazionalsocialista, vengono espresse idee favorevoli all'unificazione del continente europeo, viene addirittura chiesta la riammissione del partito comunista in Germania.; Le stonature (ma talune frasi le abbiamo già udite più volte anche da parte dei politici di Bonn) vengono alla ribalta laddove l'« npd » sostiene il diritto della Germania a ritornare nei confini del '39 e invita il « popolo soggetto » alla resistenza contro l'imperialismo americano e sovietico. I discorsi si sono succeduti ai discorsi, noiosi, tra un « Wuerstchen » e una birra, in un'atmosfera assai poco militaresca. Anche a Monaco, negli anni trenta, cominciò così, in sordina, in una birreria, con salsicciotti e boccali pieni. La differenza è che ì nazisti di allora avevano alla loro testa un fanatico come Hitler, la democrazia era debole e la popolazione tedesca non era avvisata. Oggi invece, alla testa dei nazisti vi è un signor Adolf Von Thadden che si fa chiamare « Bubi » (i suoi antenati erano intimi di Bismarck) il quale nega di essere un nazista e anzi ricorda che sua sorella Elisabeth fu fucilata dai nazi per avere partecipato all'organizzazione dell'attentato del 20 luglio 1944; inoltre i partiti democratici sono saldamente insediati nel parlamento e, sopra tutto, una parte del popolo tedesco sa che cosa è il nazismo. Alla dimostrazione degli antinazisti, 8-10 mila persone, in maggioranza giovani, abbiamo visto indignazione. « Ne abbiamo avuto abbastanza del nazismo » ha gridato un uomo a un ragaz zotto che distribuiva manifestini antidemocristiani e antiamericani tra i dimostranti. « Proteggete la democrazia » era il motto della dimostrazione e sui cartelli vi erano scritte ammonitrici come « Guardatevi dagli inizi », « Non sottovalutate il nazista », « Attenti agli eredi di Hitler », « Non vogliamo mai più campi di concentramento », « Chi non ricorda il passato è condannato a viverlo di nuovo ». Hanno parlato un assessore della città (retta da maggioranza socialdemocratica), un professore universitario, uno studente, un sacerdote, un sindacalista, tutti ammonendo contro il pericolo «che non si vede», che è infiltrato nei partiti e che viene sottovalutato, richiamando i tedeschi ad abbandonare la tradizionale ossequiosità verso l'autóri tarismo, invitandoli a lottare contro i « lupi travestiti da agnelli », che .all'estpro sono già stati identificati. Gruppi di giovani stava no mettendosi in movimento per andare in corteo alla « Niedersachsenhalle » lontana tre chilometri, dove erano riuniti i neonazisti, ma l'improvvisa bufera li ha distolti. Si era sparsa la voce che nella sala del congresso, circondata dalla polizia e guardata da cordoni di attivisti, erano state gettate bombe fumogene e che vi erano stati tafferugli. La notizia è risultata falsa. I neonazisti non sono stati disturbati oggi e se ne sono andati alla chetichella, dopo essersi sfilato dall'occhiello il distintivo del partito, raffigurante un grosso cane ringhioso (loro dicono che è un leone) il quale punta versò oriente con le fauci aperte. Tito Sansa

Persone citate: Adolf Von Thadden, Hitler

Luoghi citati: Bismarck, Bonn, Germania, Hannover, Monaco