Il tasso di sconto inglese sale dal 6 al 6,5 per cento

Il tasso di sconto inglese sale dal 6 al 6,5 per cento Il tasso di sconto inglese sale dal 6 al 6,5 per cento E' il secondo aumento in tre settimane - Vuole difendere la sterlina, attirando capitali in cerca di alti interessi - Timori per un ritardo nella ripresa economica (Dal nostro corrispondente) Londra, 9 novembre. Il tasso bancario di sconto — quello che determina tutti i saggi d'interesse e quindi il costo del denaro — è stato aumentato in Gran Bretagna per la seconda volta in tre settimane. Il 19 ottobre, salì dal 5,50 al 6 per cento: con un altro scatto di mezzo punto, è stato portato oggi a 6,50. Stasera, gli esperti vedono nella decisione una chiara conferma dei timori generati dalla persistente debolezza della sterlina. Il tasso di sconto è arma a doppio taglio: se la sterlina ne beneficerà, si potrà avere, invece, un ritardo nel rilancio dell'economia. E' una notizia destinata a esasperare i parlamentari laburisti, già contrariati dalle dichiarazioni del Cancelliere dello Scacchiere sull'opportunità di serbare un certo numero di disoccupati. Nell'annunciare il nuovo aumento, la Banca d'Inghilterra ha spiegato: « Dal 19 ottobre, quando il tasso fu portato al 6 per cento, s'è rafforzata la tendenza, negli altri mercati internazionali, verso più alti saggi d'interesse a breve. Queste pressioni hanno fatto sentire il loro effetto sulla sterlina. Di conseguenza, è divenuto necessario un altro rialzo di mezzo punto nel tasso bancario ». In misura più o meno maggiore, saliranno tutti gli altri saggi » d'interesse, da quelli sui mutui edilizi a quelli sui crediti industriali. Per comprendere la misura, occorre tener presente che la sterlina è minacciata da parecchi fattori: ritorno negli Stati Uniti d'imponenti fondi, prima all'estero, per l'ininterrotto « boom » economico; il conseguente rialzo in Europa dei saggi del denaro a breve; la sfiducia nella sterlina dovuta alla crescente convinzione che, solo svalutando, Londra potrà risanare, impropria economia. Con ufirtasso del 1530 per cento, si spera adesso di attirare nuovamente in Gran Bretagna parte dei capitali rifugiatisi altrove. Se si è agito con tanta fretta è perché si prevedono settimane burrascose. La prossima bilancia commerciale dovrebbe mostrare grosse perdite: la bilancia dei pagamenti per il '67 sarà in disavanzo: come ha detto il Cancelliere dello Scacchiere, i prossimi sei mesi « saranno critici ». Si cerca pertanto di «prevenire» un'ennesima «fuga dalla sterlina». Vi si riuscirà? Quanto sia debole questa valuta lo indica la quotazione di stasera: 2 dollari, 78 cents e un quarto di cent, con una perdita di un sedicesimo di cent rispetto a ieri. rn. ci. 4 L'bit il

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