Imprese cosmiche che rasentano la follia

Imprese cosmiche che rasentano la follia Imprese cosmiche che rasentano la follia Di questi giorni, parecchi avvenimenti hanno richiamato l'attenzione del pubblico verso lo spazio. C'è stato il collocamento d'un satellite per le comunicazion e la navigazione su un'orbx*-,a stazionaria. (esso è destinato a star sulla verticale della foce del Rio delle Amazzoni); è in còrso, mentre scriviamo (e dovrà già essere avvenuta quando i lettori avranno sott'occhio il giornale), la discesa morbida della sonda Surveyor VI sul Sinus Medii della Luna: se sarà riuscita bene, avremo altre fotografie e altre notizie del nostro satellite naturale. C'è stata anche la notizia della bomba orbitale: e cioè d'un futuro satellite sovietico, portante un ordigno nucleare, un oggetto richiamabile a volontà sul territorio nemico. (Noi siamo oramai assuefatti e forse resi ottusi al terrore di certe prospettive; ma, a pensare che un piccolo guasto in un congegno elettronico potrebbe far discendere la bomba su un altro continente, rispetto a quello previsto, ci fa dubitosi non diciamo dell'impiego di questa arma, ma anche della sua efficacia come minaccia). Il fatto del giorno è però il felice varo spaziale del grande Saturno V, il maggior razzo del mondo, alto come un grattacielo, pesante alla partenza, insieme col carico di combustibile, quan*| to un cacciatorpedinière, portante sulla cima I uh esemplare della capsula destinata a sbarcar uomini sulla Luna. Questa missione di ieri, tutti sappiamo, è stata soltanto una prova, avente due scopi. Il primo di essi è di staccar dalla Terra, di mandare velocissimo verso l'alto, questo gigante della fami glia dei Saturno; di guidarlo poi nella predisposta geometria di circoli ed ellissi. E' una famiglia, questa dei Saturno, che, prevista dapprima per immettere satelliti intorno alla Terra (e doveva comportare 5 modelli di potenza crescente), s'è ridotta poi — in vista di più ambiziose mete — a tre modelli, di cui quelli precedenti, contrassegnati come Saturno I e I B, furono felicemente sperimentati e saranno adoperati ancora per future missióni; mentre questo Saturno V, composto di tre stadi sovrapposti, dovrà, a tempo debito, superare con l'ultimo stadio l'attrazione terrestre per portare, ripetiamo, due uoniini su un altro corpo celeste. Secondo scopo della prova di ieri è stato di saggiare il comportamento della capsula del progetto , Apollo, soprattutto nella discesa da grande altitudine, come avverrà al ritorno dalla Luna; di saggiarne la resistenza al calore, provocato dall'attrito e dalla radiazione solare. Com'è noto, in un esperimento a terra del gennaio di quest'anno, una precedente capsula Apollo prese fuoco e in essa morirono tre cosmonauti, Grissom, White e Chaffee. L'inchiesta che ne seguì rivelò. imprudenze costruttive. Certamente a quella tragedia si deve la sospensione, che dura tuttora, dei voli orbitali umani della Nasa. Com'era prevedibile e previsto, quel luttuoso evento mise un freno alla corsa alla Luna dà .parte degli statunitensi, una corsa che era stata molto affrettata l'anno passato; ma non arrestò , l'enorme macchina organizzativa industriale (e potremmo aggiungere politica) impegnata nell'impresa: questa continua a muoversi con maggiore prudenza ma sempre con enorme dispendio e grande coràggio. Tutti si augurano che proceda felicemente senza altri intoppi, Notiamo peraltro, uria" volta di più,1 che è manifesta la sfasatura delle difficoltà fra le missioni strumentali e quelle dirette àll'esplora- ■ zione umana dello spaziò. Le prime, quelle strumentali, procedono con maggior agio e con più pronti esiti e anche con ritorni economici diretti già in atto (come nei satelliti per le comunicazioni e per ia previsióne del tempo). L'altra parte dell'avventura, quella umana, più affascinante e azzardata, manifesta, nello stesso gigantismo dei suoi mezzi, nella, spettacolarità degli eventi e nel grande dispendio, quel che, si direbbe da qualcheduno una componente di follia; ma sappiamo che una tal compónente sempre ha accompagnato, nella storia dell'umanità, le massime imprese. Didimo

Persone citate: Chaffee, Grissom