Discussioni al convegno sul doping

Discussioni al convegno sul doping Ciclisti, dirigenti e medici riuniti a Rlmini Discussioni al convegno sul doping Adorni ammette di essersi drogato per. vincere una tappa del Giro d'Italia 1965 - Dichiarata inaccettabile la lista dei prodotti proibiti diffusa dall'Uci (Nostro servizio particolare) Hiniini, Il novembre. Il convegno di studi sul doping, patrocinato dall'Ucip, si è aperto oggi a Rimini, alla presenza di Adriano Rodonl, di altri dirigenti, di corridori (tra 1 quali Adorni e Mugnalnl), di ex atleti, come Baldini, Ortelll e Ronconi, di medici specializzati, tra 1 quali Borchi e Marena, del Centro antidoping di Firenze. In questo convegno si è registrato un vivace dibattito tra 1 (autori della test secondo cui le amfetamine prese a piccole dosi non siano nocive, e quelli che, per ragioni di opportunità e soprattutto di etica sportiva (riferita In particolare ai giovani), insistevano per la proibizione anche della minima dose di queste sostanze. Il prof. DI Prampero, assisten te de) prof. Margaria, noto fisiologo de))'Università di Milano, aveva dichiarato In apertura che studi ed esperimenti effettuati negli ultimi 25 anni portavano alla conclusione che «nessuna sostanza può migliorare il rendimento muscolare dell'atleta, e che l'amfetamlna può essere dannosa solo se ingerita In certe dosi ». II dott. Marena riconosceva che una pastiglia di sostanza amfetamlnlca non è dannosa, ma aggiungeva che, poiché esiste una facile assuefazione al prodotto, l'atleta passerebbe presto ad un numero assai maggiore di compresse, se gli (osse concesso di prenderne una soltanto. Seno stati fissati In sei 1 danni provocati dal! 'amietamlna: il più grave (per le sue conseguenze pratiche), è la mancanza o l'attenuazione del senso della fatica. Venivano chiamati a convalidare l'effetto del prodotto proibito Ronconi e Servadei (1 quali ammettevano di aver preso a loro tempo sostanze del genere e ammettevano altresì un certo turbamento dell'equilibrio psichico e l'Insonnia), e corridori In attività come Mugnalnl ed Adorni, 1 quali, al contrario, negavano decisamente tali effetti. In particolare. Adorni affermava di aver fatto uso per la prima volta di sostanze amfetaminlche a 18 anni, quando il suo medico personale gli consigliò In una certa occasione di ingerire due pillole di stenamina. Adorni caldeggiava la repressione dell'abuso del doping, affidando 11 controllo delle sostanze usate dai corridori a medici responsabili che tutte le squadre dovrebbero avere al seguito delle corse. Il corridore parmense, con slan ciò anticonformista, ammetteva, su precisa richiesta, di aver fatto ricorso a tre pastiglie di ste¬ namina, ed una di metedrina, durante la vittoriosa tappa di Madesimo, nel Giro d'Italia del '65. « Eppure, la sera, le mie pulsazioni — ha esclamato Adorni — che erano 45 alla partenza, erano scese addirittura a 42, mentre Bruclte, senza amf et amina, un'ora dopo 11 record aveva ancora 20 pulsazioni in più di quelle registrate al via del tentativo». Tutti 1 medici presenti si dichiaravano del parere che fosse inaccettabile la lista delle .sostanze considerate doping, preparata da un consesso di farmacologi riuniti recentemente a Parigi, e qui definiti incompetenti e teorici. Soltanto l'amfetamlna, e gli analettici, gli ormoni, i cardiovascolari e respiratori, che figurano In tale elenco, possono essere considerati doping. e. m.

Luoghi citati: Firenze, Italia, Madesimo, Milano, Parigi, Rimini