Costituita la Federazione delle Chiese Evangeliche

Costituita la Federazione delle Chiese Evangeliche Dopo une riunione di 3 giorni a Costituita la Federazione delle Chiese Evangeliche Ne fanno parte le Chiese Valdese, Metodista, Luterana e l'Unione Battista - Membri aderenti la Chiesa Apostolica e l'Esercito della Salvezza - Ha lo scopo di coordinare ì contatti con altri organismi ecumenici e di difendere la libertà religiosa, politica e civile (Dal nostro inviato speciale) Milano, 4 novembre. Si è costituita ieri a Milano la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, che riunisce come membri effettivi le Chiese Valdese, Metodista, Luterana, l'Unione Battista e la comunità di Ispra (scienziati e tecnici dell'Euratom di diverse denominazioni protestanti) e come membri aderenti la Chiesa Apostolica (una frazione dei Pentecostali) e l'Esercito della Salvezza. E', all'incirca, la metà del mondo protestante italiano. Non sono federate le Assemblee di Dio (Pentecostali) che costituiscono forse, numericamente, la denominazione più forte (si sono limitati a inviare osservatori all'Assemblea costituente della Federazione), l'Unione delle Chiese Avventiste (che hanno inviato due osservatori) e la Chiesa Cristiana dei Fratelli L'Assemblea costituente era composta di 97 delegati e i lavori, iniziati giovedì mattina, si sono protratti per tre giorni. E' stata discussa e approvata, con poche modifiche, la bozza di statuto approntata dal comitato preparatorio che era stato nominato il 30 maggio 1965 nell'ultima seduta del Congresso delle Chiese Evangeliche d'Italia, durante il quale il progetto di una federazione aveva preso corpo con un comune riconoscimento delle convergenze delle diverse posizioni. Tali convergenze sono riportate nel preambolo dello Statuto: unica regola di fede la Sacra Scrittura, natura missionaria della Chiesa, sacerdozio universale di tutti i credenti nella molteplicità dei doni e dei ministeri, fondamento democratico delle strutture ecclesiastiche, basate sulla « primaria importanza » delle Chiese locali. La Federazione, costituita « nel pieno rispetto delle autonomie dei suoi membri », ha, naturalmente, lo scopo di coordinare « la testimonianza e i servizi » di questi, di curare i contatti con altri organismi ecumenici e di « offrire i propri servizi anche a Chiese ed opere che non ne facciano parte ». Ma due, irà gli scopi indicati, hanno una portata particolare. Primo: « Manifestare l'unità della fede e ricercare una comune linea di testimonianza nel nostro paese ». In altre parole, si cercherà l'unità d'azione sia per quanto riguarda il problema del dialogo con i cattolici, sia sui problemi, come ad esempio quelli della pace o del divorzio, che hanno le più ampie ripercussioni. Secondo: « Vigilare sul rispetto dell'esercizio dei diritti di libertà ed eguaglianza » non soltanto « in tema di religione », ma anche adoperandosi « perché la presenza delle Chiese evangeliche nella società italiana sia sentita a tutela dei permanenti diritti di libertà nel mutare delle strutture giuridiche». La voce della Federazione si leverà, cioè, a difesa non soltanto delle libertà religiose, ma anche di quelle politiche e civili, secondo il principio fondamentale che la libertà è una e indivisibile e non avrebbe senso disinteressarsi dei suoi aspetti non religiosi: la caduta di una libertà è la caduta di tutta la libertà. Organo deliberativo della Federazione, che avrà sede a Roma, sarà l'Assemblea generale, composta di 103 delegati, pastori e laici: si riunirà ogni tre anni e i seggi saranno ripartiti in base al numero dei credenti di ciascuna Chiesa federata come membro effettivo (ma nessuna potrà raggiungere da sola la maggioranza assoluta). Le deliberazioni dell'Assemblea saranno eseguite dal Consiglio, composto di 13 membri, che potrà delegare i propri poteri a una Giunta più ristretta, di cinque membri. Alle dipendenze del Consiglio funzioneranno due uffici (di presidenza e legale) coordinamento dell'evangelizzazione e dei ministeri; istruzione ed educazione religiosa; sociale; stampa, radio e televisione. Questa sera, dopo la approvazione dello Statuto, è stato eletto il Consiglio, che rimarrà in carica per tre anni, fino alla prossima Assem blea. Presidente il pastore Mario Sbaffl (che è anche presidente della Chiesa Metodista); vice presidenti i pastori Neri Giampiccoli, moderatore della Tavola valdese, e Carmelo Ignanti, presidente dell'Unione delle Chiese Battiste. Membri per la Chiesa valdese: Carlo Papini ( direttore della Libreria Claudiana), pastori Giorgio Bouchard di Cinisello (Milano), Aldo Comba di Bergamo e Alberto Taccia di Angrogna; per la Chiesa Metodista: pastore Sergio Aquilante di Villa S. Sebastiano, impiegato Fulvio Rocco, prof. Giorgio Spini dell'Università di Firenze; per l'Unione Battista: insegnanti Nicola Pantaleo e Maurizio Girolami; per la Chiesa Luterana: Carlo Caselli. Nel Consiglio sono entrati anche, come rappresentanti dei due « organismi settoriali» (giovanile e femminile), rispettivamente il pastore battista Michele Foligno e la signora Gabriella Titta, valdese, entrambi di Roma.

Luoghi citati: Angrogna, Bergamo, Ispra, Italia, Milano, Roma