«Sportive» di tutti I tipi alta, rassegna del Valentino di Michele Fenu

«Sportive» di tutti I tipi alta, rassegna del Valentino «Sportive» di tutti I tipi alta, rassegna del Valentino Il settore più vasto e più accessibile è quello Lancia, dell'Abarth e dell'Alfa - La più veloce è delle «derivate» - L'esempio dilla Fiat, della la Ferrari di Le Mans (320 chilometri orari) Nell'ampio panorama della produzione italiana ed estera, ' un settore ha acquistato negli ultimi - anni un'affermazione crescente: quello delle auto- sportive. Il Salone è la conferma più valida, ponendo insieme un centinaio di modelli che meritano questa qualifica, seppure con sfumature diverse. Si tende, infatti, a parlare piuttosto genericamente di vetture « sportive », quando in realtà abbiamo le « derivate », le « granturismo » e le macchine « da competizione » o, perlomeno, costruite con tecnica direttamente ispirata al mondo delle corse. Le « derivate » sono elaborazioni di modelli-base di se¬ rie, di cui è stata sfruttata e potenziata la meccanica originale, e sovente con qualche modifica più o meno rilevante[ alla carrozzeria, .che talora può trasformarsi in spider o coupé. Più ristretto il campo delle « granturismo » dominato dalle varie Fiat Dino, Ferrari, Maserati, Iso-Rivolta, Lamborghini e, fra le straniere, Jaguar, Aston Martin, Mercedes, MG, ecc. Si tratta, in genere, di berlinette o cabriolet che uniscono ad un confort di lusso qualità stradali eccellenti. Toccano o superano i 200 km. orari e sono dotate di tutti i più moderni ritrovati tecnici. Ma, mentre le « derivate » partono da 600- 700 mila lire per arrivare sui due milioni o poco più, qui si parla subito di cifre non inferiori ai tre-quattro milioni. In situazione analoga, salvo rare eccezioni, si trovano le auto « da competizione », realizzate sacrificando parzialmente l'abitabilità della carrozzeria alle leggi della aerodinamica e della velocità. Non mancano gli esempi: Alfa Romeo « 33 » nelle versioni spider e coupé, Bizzarrini, De Tomaso, Abarth. Le soluzioni tecniche adottate sono assai varie, ma è possibile rilevare che la soluzione motore-trazione anteriori trova pochi esempi, anche se validissimi come quello della Lancia con le Fulvia HF o Rallye, mentre vi è una netta predominanza della sistemazione tradizionale (motore anteriore - trazione posteriore) o di quella motoretrazione posteriori. Si ritrovano, in quest'ultima, ulteriori variazioni, come la collocazione del motore in senso trasversale all'asse longitudinale della vettura con applicati i gruppi frizione-trasmissione e cambio-ponte in un'unica struttura (è il caso del nuovissimo coupé Dino 206 GT carrozzato da Pinini'urina) oppure l'avanzamento dello stesso verso la parte centrale. Cosi, per esempio, è stato fatto sulla nuova Sirio, uno spider-coupé realizzato congiuntamente dalla società Siva di Lecce, dallo studio Stile Italia e dall'Autotecnica Cornerò. La Fiat, che con le sue sette sportive colorate in giallo, ha uno degli stand più ricchi del Salone, adotta la soluzione tradizionale sulle 124 spider e coupé, sulle Dino e sulla 2300 S, mentre sulle 850 motore e trazione sono posteriori. La Casa ha accresciuto il piacere di chi ama la guida brillante dotando anche il coupé 124 di un cambio a 5 marce, che nei passaggi tra le marce basse permette una più favorevole utilizzazione del motore. Lo spider, invece, è ora disponibile con un « hard top » assai elegante per un confort totale d'inverno. Sono due piccole aggiunte, che dimostrano quanto la Fiat curi le sue versioni sportive. In effetti, il pubblico interessato non è più una ridotta categoria di privilegiati, ma un settore vastissimo. Oggi si desidera una « sportiva » non tanto per raggiungere i 200 .all'ora, quanto pei potersi disimpegnare con più agilità nel traffico urbano o sui percorsi misti, per poter compiere sorpassi rapidissimi, e quindi « sicuri », per tenere velocità medie di crociera più elevate in autostrada. La vettura più veloce del Salone è esposta in un angolo, nello stand di una Casa di accessori: è la Ferrari prototipo del grande duello con la Ford nella famosa corsa di Le Mans. Raggiunge i 320 orari. Ora, del resto, le, Case-ten-, dono a mettere in maggior risalto le doti « stradali » delle loro macchine più di quelle velocistiche. E' un concetto giustissimo, che merita di essere sottolineato. Michele Fenu

Persone citate: Abarth, Bizzarrini, Maserati

Luoghi citati: Italia, Le Mans