L'Argentina costruirà in Patagonia un colossale impianto idroelettrico

L'Argentina costruirà in Patagonia un colossale impianto idroelettrico L'Argentina costruirà in Patagonia un colossale impianto idroelettrico Richiede un investimento di 350 milioni di dollari - Il ministro dell'Economia di Buenos Aires è in Europa per studiare una collaborazione finanziaria al progetto tNostro servizio particolareI Buenos Aires, 1 novembre. Il ministro argentino dell'Economia e del Lavoro, dottor Adalbert. Krieger-Vasena, è partito per un viaggio di tre settimane in Europa, che include le principali capitali del Mec (Bonn, Roma e Parigi), Londra, Berna e Madrid. Lo scopo dichiarato del viaggio è semplicemente quello di illustrare i progressi conseguiti dal marzo 1967, allorché si procedette all'ultima svalutazione della moneta, il « peso ». Sebbene si dichiari che il ministro nulla chiederà ai suoi interlocutori europei, egli studierà indubbiamente la possibilità di ottenere crediti per finanziare la costruzione del grandioso complesso patagonico del « ChocónCerros Colorados », composto di una diga e di una centrale idroelettrica capace di sopperire, per il presente e per il prossimo futuro, ad ogni incremento del fabbisogno nazionale di energia, ma che richiede un investimento di 350 milioni di dollari, e quindi la collaborazione del capitale estero per passare dal campo dei progetti a quello dell'esecuzione. Un altro sondaggio che il ministro effettuerà riguarderà la possibilità di collocare sui mercati europei titoli statali argentini a condizioni favorevoli. Si assicura che gli ambienti finanziari di Bonn si sarebbero mostrati già particolarmente ben disposti a venire incontro ai desideri di Buenos Aires, e che un'emissione di 25 milioni di dollari sarebbe garantita, potendo anzi venire addirittura raddoppiata nei primi mesi dell'anno prossimo. II successo della missione del ministro Krieger-Vasena dipenderà dalla comprensione che egli saprà suscitare verso le esigenze del suo Paese nell'Europa occidentale. La buona volontà dell'Italia è scontata. Troppi sono i legami che uniscono i due popoli perché possa accadere altrimenti. Tuttavia esiste il problema della forte esposizione debitoria argentina nei confronti dell'Italia (325 miliardi di lire), sorta non solo per alcune grosse forniture come quella relativa al gasdotto Santa Cruz - Buenos Aires, ma anche per il fatto che in generale l'Italia vende prodotti industriali, per i quali è di regola il pagamento a credito, mentre compra prodotti agrozootecniei, per cui la consuetudine prescrive il pagamento in contanti. E' un argomento, questo, che verrà trattato nell'incontro che il ministro KriegerVasena avrà a Roma, il 6 novembre, con il ministro del Commercio estero italiano, sen. Tolloy. Dario Ascoli

Persone citate: Cruz, Dario Ascoli, Krieger