Wilson: "La nostra politica verso l'Europa è immutata" di Mario Ciriello

Wilson: "La nostra politica verso l'Europa è immutata"Wilson: "La nostra politica verso l'Europa è immutata" Il Primo Ministro ha detto ai Comuni: "Qualunque cosa accada, continueremo a lottare per essere ammessi nel Mercato Comune" LE DICHIARAZIONI DEL PREMIER BRITANNICO La Regina annuncia: gara ridotto il potere dei Lorde (Dal nostro corrispondente) Londra, 31 ottobre. In una dichiarazione ai Comuni, il premier Wilson ha oggi respinto le accuse lanciate contro il ministro per gli Affari europei Lord Chalfont: e ha ripetuto che la politica britannica verso la Europa e la Nato è — e resterà — immutata. Il governo considera così chiuso il « caso Chalfont », scoppiato sabato quando alcuni giornalisti, ricevuti dal ministro a Losanna, riferirono che la Inghilterra, se esclusa nuovamente dalla Cee, avrebbe ritirato i propri reparti in Germania e a Berlino, ridotto i propri impegni nella Nato e riconosciuto forse il regime di Pankow. Wilson ha detto pure che, durante il week-end, Chalfont ha offerto le dimissioni, che sono state respinte. Chalfont è innocente. Sia perché, nel suo colloquio con i giornalisti; rispose confidenzialmente a « domande di carattere ipotetico »: sia perché i resoconti della stampa non concordavano né fra di essi né con gli appunti presi da funzionari del Foreign Office: sia perché le sue parole non hanno creato dubbi in Europa sulla « sincerità e continuità » dei propositi britannici. Quest'ottimistico giudizio non è condiviso dal leader dell'opposizione, Edward Heath, secondo cui Chalfont è stato « sciocco » e « incauto ». « Come indicano le notizie d'Oltremanica — ha detto Heath ai Comuni — 1' " affare Chalfont " ha nociuto ai nostri rapporti con l'Europa: e molti si chiedono ora se sarà possibile avviare negoziati con i Sei per l'ingresso di Londra nel Meo». Se l'episodio ha suscitato sospetti in Europa, Wilson ha certo fatto del suo meglio per disperderli. Nella sua dichiarazione e in successive rispóste parlamentari, il Premier ha sostenuto: 1) « L'Inghilterra persisterà nei suoi tentativi di entrare nella Comunità economica europea, qualsiasi cosa accada. Anche se l'istanza dovesse essere respinta ». 2) « Il governo non ha preso nessuna decisione, neppure su un piano teorico e ipotetico, su quella che potrebbe essere la nostra condotta se esclusi dal Mec. La nostra rotta rimane quella prestabilita ». 3) « Intendiamo lasciare immutate le nostre politiche verso tutte quelle alleanze che, da vari anni, costituiscono la base delle nostre relazioni internazionali ». Chalfont dunque resterà nel governo e, con ogni prò- labilità, tornerà a Bruxelles come rappresentante di Londra nelle sperate trattative con i «Sei». Ma un mutamento sembra, certo. Chalfont era creatura di Wilson e dipendeva direttamente da lui. Ora invece seguirà più attentamente le disposizioni del suo ministro George Brown, capo del Foreign Office: e Brown assumerà quasi tutte le responsabilità nei rapporti con i «Sei». Mario Ciriello Secondo il Premier, Lord

Persone citate: Brown, Edward Heath, George Brown