Grande successo organizzativo
Grande successo organizzativo Grande successo organizzativo Il Salone dell'Automobile dt Torino, nel corso del suo lungo cammino, non ha mal segnato un progresso così notevole come quest'anno. Il Comitato organizzatore si è trovato questa volta dt fronte ad un volume tale di domande, che ha superato ogni ragionevole previsione. Si è dovuto pertanto provvedere con ogni mezzo a sfruttare al massimo tutti gli spazi disponibili ed a creare nuove aree per cercare di accontentare tanti asptranti e richieste provenienti da ogni parte d'Italia e dall'estero. E' tndubbto che la straordinaria espansione della grande rassegna automobilistica torinese, che annovera oggi 580 espositori appartenenti a 15 nazioni, va senz'altro attribuita all'attuale favorevole ritmo dell'industria nazionale del settore e allo sviluppo positivo del mercato. Le Case costruttrici italiane nel primi nove mesi hanno prodotto 1.195.812 automezzi f di cui 1.118.221 vetture) con un aumento del 17 ».'» sull'analogo periodo 1966. Si è nettamente superato cioè in soli tre trimestri il consuntivo di tutto il 1964. E se vogliamo offrire un esemplo ancor più significativo, possiamo dire che le eilre della produzione men¬ sile nel '67 sono in genere pari e spesso più elevate del primato annuale d'anteguerra (1937: 77.708 unità). E' naturale che anche il Salone dell'Automobile di Torino, che rappresenta lo specchio fedele di questa situazione, risenta le conseguenze di un andamento così chiaramente teso verso un'ascesa che ci auguriamo progredisca per lungo tempo e che per ora non trova riscontro in Europa e nel mondo, latta eccezione per il Giappone. Alla luce del risultati organizzativi dt questa 49* edizione della rassegna, è possibile valutare nella sua interezza il progresso della nostra manifestazione, die conta fra l'altro una cospicua partecipazione straniera. A questo proposito conviene citare il significativo intervento dell'Untone Sovietica, che è presente per la prima volta sia nel settore vetture che in quello del veicoli industriali, e l'esposizione collettiva inglese nel ramo accessori e parti, sotto l'egida del Board of Trade. Oggi II Salone dell'Automobile dt Torino, che annovera 72 marche di vetture e 24 di veicoli industriali fra italiane e straniere, è l'espressione concre¬ ta di un mercato automobilistico che è fra l più Importanti d'Europa, mentre dal punto di vista tecnico viene offerto il panorama di tutta un'annata dt progresst, poiché sono raccolti In un unico quadro i tipi e le verstont esposte ncglt altri precedenti Saloni stranieri. Non va infine dimenticata la numerosa e crescente partecipazione delle « roulottes », che ora dispongono di un apposito padiglione, nella miriade di accessori e parti e delle svariate e geniali applicazioni per il servizio dell'automobile, un ramo, quest'ultimo, che sta dimostrando utio sviluppo veramente straordinario. Basterebbero questi pochi dati per dare un'idea dell'originale aspetto che riveste il Salone italiano dell'Automobtle sul plano nazionale e internazionale. Ma soprattutto spicca la sua fase di espansione, frutto del promettente progresso offerto dalla nostra industria, che si appresta in questi giorni a sostenere un valido confronto con tanti illustri concorrenti stranieri. Luigi Giovannetti Segretario Generale del Salone di Torino
Persone citate: Luigi Giovannetti
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