Tre espulsi (uno al 91') e fischi degli spettatori contro i grigi vincitori
Tre espulsi (uno al 91') e fischi degli spettatori contro i grigi vincitori Tre espulsi (uno al 91') e fischi degli spettatori contro i grigi vincitori SI goal decisivo realizzato da Recagni, mentre i lombardi reclamavano una interruzione: quattro giocatori erano a terra in preda ai crampi DAL NOSTRO INVIATO Alessandria, lun. mattina. L'Alessandria ha ottenuto ieri una sconcertante vittoria sulla Pro Patria, realizzando un risultato di per se stesso brillante, nel peggiore dei modi. La partita condotta da un arbitro debole e impreciso ha sfiorato più volte, il limite della regolarità, per concludersi infine in un modo grottesco, probabilmente inedito nella storia del calcio. Valgono poco i commenti in questa occasione, commenti che possono essere appena accennati sulla base di quanto si è visto della prima metà della partita. Da un lato la Pro Patria, solida e ben impostata decisa a conservare il pareggio. Dall'altro l'Alessandria, rinfrancata dal rientro di Magistrelli e dall'innesto di Oldani e Trincherò al loro esordio stagionale, che reggeva da pari a pari il confronto. Per la prima volta nella stagione i grigi, giocavano convinti di se. stessa, veloci e precisi nelle manovre. Di, errori ne commettevano tutti, ma più volte si sfiorava il goal. C'era un evidente fallo da rigore di Taglioretti su Di Giovanni che l'arbitro ignorava, cominciando così la sua lunga serie di errori e dalla parte opposta un contropiede di Baffi sventato da Moriggi con una delle sue ormai solite prodezze. Vicende normali, di una partita altrettanto normale. Il goal di Oldani veniva al 43', un goal irregolare senz'altro. L'azione era partita da Recagni che aveva allungato in area a Trincherò; grande sventola da pochi metri e palla che colpiva in pieno la traversa rimbalzando indietro. Oldani, pressato da Taglioretti non trovava di meglio che spingerlo da tergo con un braccio per anticiparlo di testa e segnare. Ghetti era a pochi passi di distanza e convalidava la segnatura. Per un attimo tutti rimanevano fermi', stupiti gli uni e gli altri. Poi, mentre 1 grigi si affollavano attorno a Oldani, i loro avversari se la prendevano con Ghetti cercando di fargli mutare opinione. Era un'impresa pericolosa però, e se ne accorgeva Taglioretti che come parte direttamente in causa e come capitano aveva ben diritto di protestare: l'arbitro lo spediva fuori campo. Si riprendeva e, sulla palla al centro, Galli scattava in avanti, si scontrava con Le?naro e lo faceva finire bruscamente a terra. Un fallo come tanti 'altri, ma l'arbitro aveva ormai perso la testa e anche a Galli toccava un'espulsione " che nemmeno il pubblico chiedeva. Undici contro nove e per di più un goal all'attivo. Sembrava gioco fatto per i grigi e invece i guai cominciavano adèsso. Giorcelli mandava in campo i giocatori con il compito di continuare ad attaccare e quelli si chiudevano in difesa. A poco a poco il vantaggio sembrava annullarsi e i confronti diretti che erano sempre terminati alla pari nel primo tempo si risolvevano ora continuamente a favore della Pro Patria. Nove uomini in campo, e- otto solo validi perché Baffi lamentava un grave strappo muscolare: eppure la palla era sempre loro e il goal del pareggio veniva sfiorato più volte. In difesa i lombardi rinunciavano al Ubero, e giocavano addirittura con un uomo in meno rispetto agli attaccanti avversari: i grigi sbagliavano in continuazione. 27'. Ferraguti, bravissimo per tutto 11 tempo, lanciava Baffi che correva zoppicando: Rossi per fermarlo era costretto a caricarlo irregolar¬ mente. La palla era ormai persa, ma Ghetti che forse si sentiva in. debito verso i lombardi concedeva il rigore. Lo realizzava Baffi, che con quest'ultimo sforzo concludeva praticamente la partita. Lo portavano fuori campo e nessuno sapeva curarlo poiché il massaggiatore Riva era negli spogliatoi da circa mezz'ora vittima di un lieve collasso^ Tutto- congiurava contro la Pro, ma almeno il risultato ora era ih salvo. Il pubblico di parte alessandrina cominciava le proprie rumorose proteste certo che ormai nulla sarebbe più mutato. Si giungeva al termine, del- tempo regolamentare ed al primo minuto di recupero con la palla sul fondo e un corner da battere per l'Alessandria. Baffi a centro campo, Ferraguti e Manera in area, Lombardi poco fuori, rimanevano a terra: a furia di correre i crampi li avevano bloccati. Sembrava un campo di battaglia. L'arbitro non fischiava la sospensione e Bonfanti dalla bandierina provava a battere egualmente: davanti a Cazzaniga erano schierate cinque maglie grige e Recagni con una mezza girata al volo sceglieva il, modo più difficile per fare un goal che non si poteva mancare. Baffi che si era rialzato, si trascinava (ora non camminava proprio più) verso l'arbitro, protestava é faceva la fine di Taglioretti: era espulso anche lui. Con quel suo passo forzatamente lento ci metteva tanto tempo ad uscire che l'arbitro aveva il tempo di fischiare la palla al centro e la fine della partita e quasi nessuno si avvedeva dell'espulsione. Fuori i tifosi si assembrano minacciosi. Urlano, strepitano ma non ce l'hanno né con l'arbitro," né con gli avversari. Se la prendono con i grigi, e non hanno affatto torto. Giorgio Viglino " Alessandria: Moriggi; Trincherò, Bonfanti; Gori, Legnaro, Rossi; Oldani, Magistrelli, Di Giovanni, Chinellato, Recagni. . Pro Patria: Cazzaniga; Manera, Croci; Lombardi, Taglioretti, Rimoldi; Oliva, Gambizza, Galli, Ferraguti,. Baffi. Arbitro: Ghetti. Reti: Oldani (A.) al 43' del p.t.; Baffi (P.) al 27' su rigore, Recagni (A.) al 46' del s.t. 4
Luoghi citati: Alessandria
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