Come la sposa ricattò il farmacista galante

Come la sposa ricattò il farmacista galante La vicenda di VERRUA SAVOIA Come la sposa ricattò il farmacista galante Lo invitò a casa, di notte • Il marito (ch'era d'accordo con lei) intervenne all'improvviso e minacciò uno scandalo - Il professionista, di Brusasco, è morto negli anni scorsi Verrua Savoia, lunedì matt. L'anziano farmacista di Brusasco non ha fatto in tempo a vedere i suoi due ricattatori finire in carcere per il tiro mancino che gli avevano giocato sfruttando la sua galanteria: qualche tempo fa il professionista è morto, addolorato per quell'avventura che era andata al di là delle sue stesse intenzioni e che lo aveva messo sulla bocca di tutti, a Brusasco, a Verrua Savoia, a Crescentino. La notizia dell'arresto dei coniugi Alessandro e Fernanda Griguolo, comparsa su La Stampa domenica mattina, non è giunta del tutto inaspettata qui: si sapeva che gli sposi erano stati condannati per il tentativo di estorsione al farmacista e che in appello la pena era stata confermata. Alessandro Griguolo di 26 anni e sua moglie Fernanda Pietrobon, ventitreenne, sono originari della provincia di Rovigo. Lui è un operaio edile che, a quanto sembra, non ha troppa voglia di lavorare; lei — alta, bruna, procace — è definita una bella donna anche troppo attraente. Sono sposati dal 1960 ed hanno una figlia di sette anni, Maria Cristina (che ora è affidata ad una loro parente). Nell'estate 1962 1 coniugi Griguolo si erano trasferiti dal Veneto a Verrua Savoia, La vicenda che ha condotto al loro arresto è presto raccontata. Qualche giorno dopo il loro arrivo qui, Fernanda Pietrobon racconta al marito che il farmacista di Brusasco — un professionista degnissimo, forse un po' troppo espansivo col gentil sesso — le mostra parecchie attenzio- ni tutte le volte che lei mette piede nella farmacia. Immediatamente Alessandro Griguolo pensa di sfruttare la situazione e (d'accordo con la moglie) prepara un piano. E' l'agosto 1962. La mattina del 18 Fernanda Pietrobon va a Brusasco ed entra nella farmacia col pretesto di acquistare un poppatoio per la figlia Maria Cristina. Il farmacista prepara il pacche!I to e rivolge alla sposa un auI dace complimento; lei finge di schermirsi ma sta al gioco; poi, al momento di andarsene, gli sussurra: « Stasera mio marito non torna a casa. Ha un lavoro a Torino e mi lascia sola tutta la notte. Perché non mi porta lei il pacchetto?. Alla sera alle 21 il farmacista entra nella casa della Pietrobon. La donna recita la sua parte, il professionista cade nella trappola e diventa tanto focoso che nel giro di pochi minuti, forse anche perché sono i giorni bollenti del Ferragosto, s'è già liberato dei vestiti . Improvvisamente la porta della camera da letto si spalanca e compare Alessandro Griguolo, marito furente dinnanzi al palese tradimento: « Queste cose si pagano e a caro prezzo! » urla al farmacista. Stando all'accusa il corteggiatore, più che spaventato, sborsa all'istante 5 mila lire, oltre a quelle regalate alla sposa poco prima; infine firma una cambiale di 200 mila lire, con scadenza a tre giorni. Ma appena libero il farmacista ci ripensa e se ne va dai carabinieri di Cavagnolo a raccontare l'avventura che gli è toccata. Gli sposi vengono denunciati a piede libero per tentata estorsione. Condannati a due anni ciascuno, marito e moglie ricorrono in appello ma il verdetto è confermato: nel giudizio di secondo grado, tuttavia, gli imputati beneficiano di un anno di condono. Sabato, passata la sentenza in giudicato, i carabinieri si sono messi alla loro ricerca ed hanno rintracciato il Griguolo e la Pietrobon in una pen sioncina di Milano; ora rimarranno in carcere per un anno. u. z. Fernanda Pietrobon, la protagonista della boccaccesca avventura di Verrua Savoia