Quattro morti sull'auto stritolata dal trono ad un passaggio a livello

Quattro morti sull'auto stritolata dal trono ad un passaggio a livello Lai sciagura è avvenuta in un paese del Bresciano Quattro morti sull'auto stritolata dal trono ad un passaggio a livello Sulla linea Pisogne-Edolo - Le vittime erano parenti e si recavano a festeggiare un loro familiare - L'attraversamento della ferrovia era indicato da segnali acustici e luminosi - Madre e figlio (tre anni) uccisi sul ciclomotore finito contro un camion presso Verona - Due giovani di Mantova deceduti nell'urto della macchina contro un furgone funebre che trasportava due bare - Altre due vittime (e tre feriti) a Bologna Tragica domenica sulle strade. Una quindicina di morti e parecchi feriti costituiscono il bilancio di una giornata che dovrebbe essere dedicata al riposo e alla distensione. Nei pressi di Gratacasolo (Brescia) un'auto è stata stritolata da una elettromotrice ad un passaggio a livello: tutti e quattro i passeggeri sono deceduti. E' la più grave delle sciagure; ma altre vittime hanno bagnato con il loro sangue le strade del Veneto, dell'Emilia e del Piemonte. Una impressionante catena di morti che non si arresta nemmeno con l'arrivo della stagione brutta. Dal nostro corrispondente Bergamo, lunedi mattina, fu. g.) Un'automobile con quattro persone a bordo è stata stritolata ieri mattina da una elettromotrice ad un passaggio a livello della linea Pisogne-Edolo, in territorio di Gì-atacasolo (Brescia). Tutti quattro i passeggeri sono morti. Essi si stavano recando da un parente per festeggiarlo in oc¬ casione del suo ventottesimo anniversario di matrimonio e a breve distanza erano seguiti da una seconda macchina con altri familiari. Le vittime della sciagura abitavano a Milano. Si tratta di Arturo Bertazzi, di 48 anni, nato a Lonato (Brescia! e residente in via Parenzo 4, della sorella Rosa ved. Signori, di 56 anni, del loro nipote Alberto Villani, di 25 anni, e della moglie di questo, Mar- gherita Tosi, di 22 anni (in attesa di una creaturina, che avrebbe dovuto nascere in marzo). Viaggiavano a bordo di una «600» targata Milano 553075.- Al volante era il Bertazzi. Dietro alla macchina, come si è detto, era un' automobile, una « 500 » targata Milano 829380, con due persone a bordo: Jole Bertazzi, di 35. anni, sorèlla di Rosa e di Arturo, e il suo fidanzato, Lorino Rosera, pure dì trentacinque anni,. entrambi abitanti a Milane. Alla guida della «500» era il Rosera. Il gruppetto con le due vetture era partito in mattinata da Milano per recarsi ad Artogne a festeggiare Rino Bertazzi, di 51 anni, fratello dì Jole, Rosa e Arturo. Doveva essere, quindi, una giornata particolarmente felice; ma proprio quando le due auto erano quasi giunte a destinazione avveniva la sciagura. In località Bai Bo di Gratacasolo, grossa frazione del comune ..di Pisogne, esistè un passàggio a'livello regolato da segnali acustici e luminosi. Alle'10,48: giungeva una elettromotrice con pochi passeggeri, partita sei minuti prima dalla stazione di Pisogne. Era guidata' dal macchinista Franco Giorgi, di 38 anni, di Iseo; capotreno era Antonio Franceschetti, di 54 anni,, da Passirano. 'La «600» arrivava al passaggio a livello con direzione Costa Voipino-Artogne proprio mentre giungeva anche la elettromotrice. Davanti all'automobile era in sosta un'altra macchina, una « giardiniera », il cui guidatore, Alfredo Bianchi, di 23 anni, di Costa Volpino, era appunto in attesa del passaggio del treno. Arturo Bertazzi superava la macchina ferma e si avventurava con la «600» sui binari. Il Bianchi, non appena accortosi della manovra, si era messo a gridare per avvertire dell'arrivo del treno; ma tutto era stato inutile. La «600» veniva travolta sulla fiancata-destra dalla elettromotrice e scagliata, dopo essere stata praticamente distru,tta, in un prato. Il treno-si arrestava solo dopo un centinaio di metri: sui respingenti era rimasta ancora una portiera dell'automobile. I due fidanzati che seguivano la «600», fermatisi in tempo, accorrevano con altre persone verso il groviglio di lamiere contorte. Giungeva subito anche il medico condotto di Pisogne, dott. Giuseppe Gatti, il quale disponeva per l'immediato trasporto all'Ospedale di Lovere di Arturo Bertazzi e dei coniugi Villani. Per Rosa Bertazzi non si poteva far altro che constatare l'avvenuto decesso. Durante il tragitto verso l'Ospedale anche gli altri tre cessavano di vivere. Verona, lunedi matt. (b.) Madre e figlio sono morti in seguito ad un incidente stradale sulla provinciale S. Bonifacio-Lonigo. La donna, Anna Baldo di 30 anni, di S. Bonifacio, si stava recando a far visita alla madre su un ciclomotore quando, per cause in via di accertamento, ha urtato contro l'autocarro dì un lattaio, fermo sul ciglio della strada. La Baldo, che era incinta di 5 mesi, è morta sul colpo; il figlio, Maurizio Ghellere di 3 anni, che era sul sellino posteriore, è rimasto ferito al viso. Nonostante le cure dei sanitari dell'ospedale di San Bonifacio il piccolo è morto un'ora dopo il suo ricovero. Mantova, lunedì mattina, (v. r.) Due giovani sono morti e altri due sono rimasti gravemente feriti in un incidente stradale avvenuto ieri verso le 15 sulla statale 249 nei pressi di Valeggio sul Mincio^ Le vittime sono il diciannovenne Armando Rovina, apprendista, abitante a Mantova e Fausto Bianchi di 16 anni, residente a Sant'Antonio di Mantova; i feriti Ivano Begnozzi di 16 anni e Fabio Camantelli di 17, entrambi di Mantova. La sciagura è avvenuta in località Turrione. I quattro giovani erano partiti da Mantova nel primo pomeriggio a bordo di una 600 diretti sul Garda allorché, superato di poco Valeggio, nell'abbordare in velocità una curva, la loro auto è sbandata, andando a schiantarsi contro un autofurgone funebre targato Roma e guidato dal trentaquattrenne Oreste Martore da Roma, sul quale si trovavano due bare. Nell'urto, il Rovina e il Bianchi sono deceduti sul colpo, mentre gli altri sono stati ricoverati all'ospedale civile di Valeggio, per truiima cranico e varie lesioni. Illeso è rimasto il Mortare. Bologna, lunedì mattina. (r. s.) '- Due persone sono morte e altre tre sono rimaste ferite in uno scontro frontale tra una «1100» ed una « 600 », avvenuto ieri mattina sulla « Persicetana ». Le vittime sono Tito Bale¬ stri, di 43 anni, abitante a Bologna in via Giorgione. ed il suocero Arturo Goldoni di 70 anni, residente a Ronchi di Crevalcore. Entrambi erano a bordo della « 600 » condotta dal Balestri, il quale si era recato a Ronchi a prendere il congiunto per portarlo in città. Sulla « 1100 » invece erano Adriana Pedrini in Degli Esposti di 26 anni, abitante a Bologna in via Santa Margherita e le figlie Catia, di due anni e Cinzia di quattro. Sia la madre che le due piccole sono gravi. Brescia, lunedì mattina. (s. m.) Un commerciante padovano morto e due seriamente feriti a causa di un incidente accaduto ieri sera alle 20 sul raccordo stradale fra il casello- ovest di Brescia e l'inizio dell'autostrada della Serenissima. Al casello si presentava una « Giulia super » targata Padova sitila quale si trovavano tre commercianti di bestiame. Si trattava di Umberto Rossato di 47 anni da Merlara Centro che era al volante, Benedetto Camon di 37 anni da Montagnana e Giovanni Toninello di 46 anni da Este. Pagato il pedaggio, la vettura ripartiva velocemente e affrontava il raccordo che compie una curva a largo raggio, in salita, prima di innestarsi nell'autostrada. Probabilmente per l'eccessiva velocità il Rossato non riusciva a fare superare dalla macchina la curva stessa, per cui l'auto usciva dalla sede stradale e rotolava lungo la scarpata alta alcune decine di metri. Dell'incidente si accorgevano alcuni automobilisti che seguivano, i quali organizzavano subito i soccorsi. Dalla vettura venivano estratti feriti il Camon e il Toninello, mentre del Rossato, evidentemente sbalzato fuori dall'automobile, non si trovava al momento traccia. I due feriti venivano avviati all'ospedale di Brescia dov'erano giudicati guaribili in venti giorni. Il corpo del Rossato veniva trovato senza vita. iiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiHiiiiiiih Margherita Tosi, la sposa di Milano morta a Pisogne