Netto successo (4-1)
Netto successo (4-1) Tre squadre al comando Netto successo (4-1) infortunato il cuneese Lanfranco - Pro Vercelli (1-1 a Imperia), Gasale (1-0 ad Alassio) e Sestrese (1-1 col Sestri Levante) in testa alla graduatoria DAI. NOSTRO INVIA I O ' Asti, lunedì matt. I granata. dell'Asti hanno ambizioni notevoli, puntano alla promozione in serie C e l'avvio di campionato non troppo felice delle scorse domeniche aveva lasciato un fondo di insoddisfazione, da cancellare al più prèsto. E ieri puntualmente è venuta la rivincita su chi non aveva fiducia, un successo chiaro e convincente, con il punteggio di quattro a uno che testimonia sulla netta superiorità dimostrata dagli astigiani. A far le spese di questo Asti veramente scatenato è stato il Cuneo, una formazione vivace e combattiva, che ieri ha dovuto subire anche gli assalti della sfortuna: dopo una quindicina di minuti si infortunava il terzino Lanfranco e praticamente i cuneesl finivano per trovarsi in dieci, accentuando cosi la propria inferiorità. Difficile addirittura dare un giudizio sulla squadra ospite, che l'ex azzurro Tagnin allena con passione e competenza; 6 meglio attendere la prossima occasione quando il Cuneo sarà in grado di giocare senza alcun handicap. L'Asti ha stentato ad ingranare, ma, sbloccato il risultato, le azioni sono venute- in continuità, impostate à centro campo dal bravissimo De Grandi e dal preciso Chiarahda. Venturello e Scaglia, due atleti che hanno una grossa esperienza nella serie D, hanno saputo rendersi pericolosi in molte occasioni bilanciando così la mediocrità del centravanti Melegaro. Bravi anche i difensori astigiani, abili non soltanto nel rompere le azioni avversarie, ma pronti ad appoggiare il pallone sui compagni e ad inserirsi intelligentemente nelle manovre offensive. Fra tutti ha spiccato il centromediano Vannicola, un ragazzo che unisce alla potenza fisica un eccellente controllo della palla. : ., h ■ .v L'unico punto debole pee l'Asti, uri difètto che può-venireliF evidenza alla distanza, è la mancanza di un' elemento di una certa statura all'attacco. Le azioni offensive debbono essere condotte con manovre veloci e la palla va tenuta rasoterra altrimenti cominciano i guai. Ecco la cronaca dei goals. Il primo giungeva al 35' del primo tempo. Venturello batteva una punizione all'interno dell'area, appoggiando su Scaglia che sparava un gran tiro all'incrocio dei pali, assolutamente imparabile. Il Cuneo reagiva debolmente e nella ripresa dopo qualche azione alterna era nuovamente l'Asti ad avere la meglio. Al 5' Scaglia batteva una punizione a parabola e Chiaranda spingeva di testa il pallone in porta, facendosi largo sul mucchio di difensori cuneesi; forse la sua azione non era del tutto regolare, ma le proteste del portiere Pesce risultavano vane. Al 13' la terza rete. Scaglia avanzava sulla destra e, prima che un avversario lo falciasse, smistava il pallone verso Venturello; l'azione continuava velocissima e la palla finiva a Melegaro che dall'estrema sinistra sferrava immediatamente un tiro rasoterra che si infilava di precisione a filo del palo opposto. Il punteggio per l'Asti si chiudeva al 42' con una azione personale di Cassaghi con passaggio finale a Scaglia che poteva segnare a porta vuota. II gioco continuava oltre ì novanta minuti e l'arbitro concedeva al 46' una punizione a due calci nell'area dell'Asti. C'erano le solite contestazioni e Ballarlo batteva due vòlte senza che l'arbitro convalidasse la segnatura. Finalmente, al terzo tentativo, il goal del Cuneo era valido. E faceva quattro a uno. Giorgio Viglino Asti: Tagliaferri; Unere, Avere; Cassagli!, Vannicola, Repetto; Scaglia, De Grandi, Melegaro, Chlaranda, Venturello. Cuneo: Pesce; Lagna, Lanfranco; Berti, Brignole, Nogaro; Peron, Villa, Giovannone, Oderda, Ballarlo. Arbitro: Paioli.
Luoghi citati: Alassio, Imperia, Sestri Levante
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