L'Inter a fatica (1- 0) si impone al Vicenza

L'Inter a fatica (1- 0) si impone al Vicenza Dal 16 aprile i nerazzurri non vincevano in campionato L'Inter a fatica (1- 0) si impone al Vicenza Sandro Mazzola segna nel primo tempo e fallisce un rigore nella ripresa • Il fratello Ferruccio ha giocato mezz'ala di punta • Grande impegno del trentacinquenne Vinicio tra i vicentini DAL NOSTRO INVIATO Milano, lunedi mattina. L'Inter, che dal 16 aprile non vinceva una gara di campionato, ieri è tornata alla vittoria. Una vittoria faticata e difficile legata ad un solo goal, segnato da Sandro Mazzola con caparbia azione personale. Ma se i due punti vanno a rafforzare la classifica dei neroazzurri, la prova della squadra di Helenio Herrera non ha soddisfatto, ed il tecnico interista è uscito dal campo scuro in volto, chiuso nel più ermetico silenzio, scontroso con chi intendeva avvicinarlo per le interviste di rito. In effetti l'Inter vista contro il Lanerossi non è certo la grande squadra di qualche mese fa. Sarà per il ritardo di Suarez, per le distrazioni di Corso, per l'assenza di Nielsen, ma queste ragioni possono attenuare, non certo modificare il giudizio sul gioco del complesso: difesa fragile per i -troppi errori di Landini e di Dotti (che tra l'altro è uno dei giocatori più duri attualmente in attività nel campionato italiano)'; attacco - fùriziotìafttè sulle puntate ùjp^yùju^li,. di Sandro Mazzola.'che: ieri solo a tratti ha avuto la collaborazione di un Benitez in vena e del giovane fratello Ferruccio, impiegato come mezz'ala destra ma praticamente funzionante da secondo centroavanti.' Il Lanerossi Vicenza forse ha commesso l'errore di voler giocare « alla pari » con i più forti rivali. Ricordiamo i biancorossi come decisi combattenti, quasi come gladiatori. Ieri invece i veneti hanno accettato il ritmo imposto dall'Inter, un gioco tranquillo, senza scontri, senza contrasti, quasi... un allenamento. In difesa la squadra ospite era priva di Carantini, 'che all'ultimo momento ha lasciato il posto al giovane Piampiani, a cui Silvestri ha affidato il compito di controllare il minore dei fratelli Mazzola, mentre Sandro Mazzola era contrastato da Volpato, un giocatore valido e capace, anche se un po' irruente. La retroguardia biancorossa in fondo ha fatto bene il proprio dovere, mentre ha deluso il centro campo per il «piccolo trotto» di De Marco e di Fontana e per la scarsa voglia di Bicicli, ieri addirittura nullo sia in fase di interdizione che nelle azioni di rilancio. Avanti a tutti, due soli biancorossi: il vecchio Vinicio, commovente quasi nei suoi tentativi rabbiosi di sfondamento, ed il giovane Gori, emozionato come imo scolaretto all'esame di licenza, dovendo giocare sotto gli occhi di Helenio Herrera, che era stato il suo più severo censore negli anni in cui giocava nell'Inter (società a cui appartiene tut- torà, essendo vicentino solo come « prestito »). Pretendere .che questo Vicenza potesse: tenere il passo dei neroazzurri milanesi forse era pretendere l'impossibile, ' anche se all'inizio il gioco alterno aveva portato qualche puntata in avanti di Gori e di Vinicio, maltrattati da Dotti e da Burgnich forse con eccessiva durezza. E di- perdeva l'occasione. Pochi minuti dopo però l'arbitro Berriardis « regalava « all'Inter .un calcio ;di $jspre *pers uno scontro tra Calosi e Sandro Mazzola. L'azione dèi Vicentino era regolare a giudizio di tutti, ed anche il pubblico ha sottolineato con una clamorosa risata la decisione dell'arbitro. Lo stesso Mazzola si incaricava del tiro, ma sbagliava nettamente la porta. -Ultimi sprazzi di gioco con molti atleti oramai esausti ed ultima possibilità offerta a Domenghini di farsi perdonare la scarsa vena dimostrata in precedenza: Sandro Mazzola riusciva a servire il suo compagno solo davanti alla porta di Negri, oramai sbilanciato in una disperata uscita; Domenghini incredibilmente mandava la palla a lato (42'). Così l'Inter dopo sei pareggi e due sconfitte (includiamo nella statistica anche le ultime gare della scorsa stagione),'ha vinto una partita di campionato: una vittoria che potrà assopire le critiche che già circolavano negli ambienti della società milanese, ma una vittoria che non annulla i dubbi sulle attuali possibilità della squadra milanese. Il Lanerossi Vicenza ha perso a Milano l'imbattibilità stagionale, ma dal confronto non è uscito umiliato. Per una « provinciale » il risultato di 0 a 1 sul campo dell'Inter può essere accettato senza tante discussioni. Però sinceramente dal Lanerossi ci attendevamo di più. Se non.sul piano del gioco almeno. per ritmo, carattere e volontà. Giulio Accatino INTER: Sarti; Burgnich, Facchetti; Benitez, Dotti, Landini; Domenghini, Ferruccio Mazzola, Sandro Mazzola, Suarez, Corso. LANEROSSI VICENZA: Negri; Volpato, Rossetti; Gregori, Piampiani, Calosi; Bicicli, Gori, Vinicio, De Marcò, Fontana. Arb.: Bernardis di Trieste. Rete: S. Mazzola (I.) al 19' del primo tempo. Spettatori cinquantamila circa, di cui 35.400 paganti per un incasso di 48 milioni. Mazzola (indicato dalla freccia) segna la rete decisiva di Inter-Vicenza (Telefoto)

Luoghi citati: Milano, Trieste, Vicenza