Negato un vistoso penalty ai bianconéri a Bergamo in Atalanta -Juventus: 0-0

Negato un vistoso penalty ai bianconéri a Bergamo in Atalanta -Juventus: 0-0 Negato un vistoso penalty ai bianconéri a Bergamo in Atalanta -Juventus: 0-0 Cinesinho infortunato dopo mezz'ora di gioco - L'arbitro Sbardella, che dopodomani dirigerà un importante incontro internazionale in Russia (Dinamo Kiev-Celtic) non ha visto un fallo su Simoni nell'area bergamasca DAL NOSTRO INVIATO Bergamo, lunedi matt. Atalanta e Juventus hanno pareggiato (0-0) al termine di una partita fiacca, a volte convulsa, a volte addirittura noiosa. Non è il caso dì esagerare in critiche anche perché siamo appena all'inìzio della stagione, però con aperta sincerità vorremmo ripetere ancora una volta che « questa Juventus » non piace ai suoi tifosi. La squadra vista ieri a Bergamo è apparsa stranamente impacciata nella manovra d'insieme, con qualche .scompenso in difesa dove l'assenza di Castano ha determinato un vuoto che la grande volontà di Sarti ha colmato solo in parte, e con molti guaì all'attacco specie quando Simoni ha dovuto retrocedere a centro campo per sostituire Cinesinho infortunato. Con il brasiliano uomo di punta e per giunta in non buone condizioni fisiche, tutto l'assetto tattico è stato scombussolato; U centro campo aveva perso l'uomo d'ordine, mentre l'attacco aggravava i suol difetti naturali perché Cinesinho, zoppo a causa di uno stiramento, non era certo in grado di far breccia in una difesa solida e rude come è quella bergamasca. De Paoli e Menichelli isolati o mal serviti non potevano che azzardare tentativi di affondo, tentativi che non avevano mai né uno sviluppo né un finale pratico. L'Atalanta è un avversario di tutto rispelto; è forte in difesa per il gioco pratico e utile di Cella, per la decisione dei vari Pesenti, Tiberi e Signorelli, per il lavoro di tanti uomini in zona di centro campo con Dell'Angelo, Mttan e l'esordiente Marchetti in piena evidenza, ed è squadra anche pericolosa all'attacco dove si esibisce un certo Savoldi a cui è facile pronosticare una bella carriera. Il giovane bergamasco ieri ha saputo dare seri grattacapi a Bercellino, che non ha mai potuto controllarlo sull'antìcipo subendone di conseguenza l'iniziativa. L'Atalanta è una bella e generosa formazione, di quelle che per il tipo di gioco si definiscono e provinciali », ma chi punta nuovamente al traguardo dello scudetto deve poterla superare. Va osservato però che un'altra attenuan¬ te deve essere concessa agli uomini di Herrera. Vogliamo parlare del signor Sbardella. E' un arbitro internazionale, è quello che i dirigenti del settore considerano come il pili forte tanto da designarlo per la gara Dinamo KievCeltic Glasgow che sì disputerà mercoledì nella città sovietica per la Coppa dei Campioni. Ieri, da solo, ha decìso U risultato, non concedendo alla Juventus un evidente calcio di rigore addirittura macroscopico. Non ha attenuanti il direttore di gara. L'azione era limpida e precisa, l'atterramento di Simoni, ormai libero da ogni controllo, è avvenuto a pochi metri dal portiere Cornetti, e l'attaccante aveva la palla al piede. Cella, superato, ha allungato la gamba per respingere. Simoni lo ha evitato con un tocco perfetto ma, proprio mentre stava per calciare a rete, Marchetti da tergo lo atterrava. Sbardella pur essendo a pochi passi ha negato il penalty. Eravamo al 18' del primo tempo, la partita era ancora tutta da giocare. Il rigore era clamoroso e Sbardella ha sbagliato. E' lo stesso arbitro che dirigendo Venezia-Inter lo scorso anno determinò la reazione del dott. Bertotto che definì la sua azione con l'ormai nota frase della sudditanza psicologica verso le grandi squadre. Sbardella per reagire all'accusa ora nega i rigori proprio alla squadra campione. E la Juventus che domenica scorsa era stata danneggiata con un penalty inesistente decretato dal signor Bernardis, ieri ha patito l'ingiustizia di non averne uno a favore per un fallo incontestabile. L'infortunio a Cinesinho, l'assenza di Castano (Colombo ha fatto interamente il suo dovere come sostituto di Anzolin) e l'errore di Sbardella sono motivi che mitigar no il giudizio sulla Juventus vista a Bergamo. Lo attenuano ma non lo mutano nella sostanza perché dalla squadra campione si deve pretendere dt più. La critica di Herrera sui «personalismi di qualche elemento» è giusta, ma sarà opportuno che tutto il complesso sia riesaminato per un giudizio pacato ma severo. Perché Bercellino e Goti hanno concesso tanta libertà di azione ai loro avversari? Perché Leoncini, Del Sol, Menichelli e De Paoli hanno sbagliato tanti passaggi? Perché non è stato incaricato un.giocatore fisso per calciare le punizioni che vengono battute con tante complicazioni anziché con il tiro diretto? E infine perché si gioca con mille passaggi laterali che sono inutili e assurdi e addirittura grotteschi? Ma c'è di più: una squadra che in novanta minuti di gioco non effettua un solo tiro in porta (parliamo di tiri validi) non può lasciare in tribuna Zigani che in fondo è il centravanti della Nazionale. Herrera sostiene che nessun giocatore è indispensabile e che è il «collettivo» che conta, però in questa Juventus Zigani un posto lo deve trovare. E prima o poi lo troverà... Giulio Acca tino Simoni a terra nell'episodio del rigore non concesso al bianconeri (Telefoto)

Luoghi citati: Atalanta, Bergamo, Glasgow, Russia