Inscenò la donna la rapina perché lo aveva respinto

Inscenò la donna la rapina perché lo aveva respinto Ricostruita l'aggressione di Ventimiglia Inscenò la donna la rapina perché lo aveva respinto Dal nostro corrispondente VENTIMIGLIA, lunedì matt. Teodoro Priolo, l'autore della rapina a mano armata e del disgustoso atto di violenza avvenuto la scorsa notte nell'abitazione del manovale Giuseppe Caponigro, di 41 anni, è stato più volte interrogato in carcere dai carabinieri. La vicenda, che è maturata nel tormentato ambiente degli immigrati, ha destato una vasta eco in città. Teodoro Priolo, 27 anni, originario di Vizzicoli (Reggio Calabria) era già noto alla polizia, avendo subito diverse condanne per favoreggiamento dell'espatrio clandestino, resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo di coltello e ubriachezza molesta. Giuseppe Caponigro, nato a Picerno, in provincia di Potenza, abita in via Ciappori 22, insieme con una giovane donna sulla cui identità gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. La scor¬ sa notte, poco dopo l'una, i due sono stati svegliati bruscamente da alcuni colpi battuti con violenza alla.porta. Il Caponigro è andato ad aprire e si è visto davanti la figura minacciosa di un giovane che brandiva un lungo coltello. II Priolo (la sua identificazione non è stata facile, data l'omertà che regna nell'ambiente) ha ordinato al padrone di casa di non gridare e non fare movimenti, pena la vita. Il manovale, terrorizzato, si è rifugiato in un angolo dell'appartamento. Per qualche istante il delinquente si è guardato intorno, come se cercasse qualcosa, poi la sua attenzione è stata attratta dall'orologio da polso del Caponigro. « Fuori l'orologio » ha intimato, agitando minacciosamente il coltello. Il malcapitato ha ubbidito senza dire una parola. La rapina, molto probabilmente, era soltanto una messinscena. In casa vi era dei denaro, vi erano anche alcuni oggetti di valore. Ma il Priolo pensava ad altro. Ha ordinato al Caponigro di uscire; e non appena questi sgomento ha ubbidito, si è gettato sulla sua giovane amica e le ha '<sato violenza. Che questo ignobile atto fosse lo scopo preciso del Priolo è molto più che una ipotesi. Si è accertato infatti che il malvivente, sposato e padre di tre figli, conosceva già l'amica del Caponigro. L'aveva incontrata più volte in treno (entrambi lavorano in Francia) e se n'era invaghito. Probabilmente quando ha saputo che la donna conviveva con un altro ha perso la testa ed ha compiuto la vergognosa aggressione. Il Priolo è stato arrestato dopo poche ore a Marina di San Giuseppe. Durante una perquisizione effettuata nel suo alloggio, in frazione itoverino, i carabinieri hanno trovato un fucile da caccia calibro 20 ed un coltello a serramanico, con il quale si ritiene sia stata effettuata la rapina. i. rn.

Luoghi citati: Francia, Picerno, Potenza, Reggio Calabria, Ventimiglia