Richiesti 40 milioni per il rapito di Nuoro
Richiesti 40 milioni per il rapito di Nuoro L'incerta sorte dei commissionario Fiat Richiesti 40 milioni per il rapito di Nuoro Lo ha rivelato la famiglia del cavalier Aurelio Bagnino - Arrestati due giovani: sono coinvolti nel sequestro del ricco commerciante? Bandito ferito in una sparatoria Dal nostro corrispondente Cagliari, lunedì mattina. Carabinieri ed agenti di Pubblica Sicurezza con l'ausilio di cani poliziotti hanno continuato per tutta la notte la vasta operazione di rastrellamento nelle campagne tra Bultei e Pattada, nel Sassarese, alla ricerca dei due fuorilegge che ieri notte hanno sostenuto un violento conflitto a fuoco con una pattuglia di militi. Verso le 22 di sabato, quattro carabinieri della stazione di Osaspera, mentre si trovavano in servizio di perlustrazione, giunti in località «Ziti Gorria », ai confini delle campagne di Bultei e Pattada, avevano avvistato due persone armate nei pressi di un ovile. La pattuglia aveva tentato l'accerchiamento ma i cani dell'ovile si erano messi ad abbaiare furiosamente, mettendo sull'avviso i due malviventi che, imbracciati i mitra, avevano aperto il fuoco contro i militi i quali avevano risposto immediatamente. Uno dei fuorilegge era stato visto accasciarsi per un momento a terra e si hanno serie ragioni per credere sia stato ferito; sul terreno sono state infatti successivamente scoperte diverse macchie di sangue. I due banditi erano comunque riusciti ad ecclissarsi nella vicina boscaglia. Sul luogo del conflitto i carabinieri hanno trovato abbandonata una giacca ed un berretto di velluto, uno zainetto di pelle contenente 84 pallottole per mitra e pistola, due bombe a mano, un portacaricatori (con tre caricatori di 30 colpi ognuno), un altro pacchetto di tela con 90 cartucce calibro 9, un portafogli nel quale fra l'altro erano contenute alcune poesie in dialetto sardo, un'agenda con nomi e indirizzi di persone facoltose e un auricolare per transistor. Le forze dell'ordine, proseguendo nell'azione iniziata ieri sera hanno perlustrato per tutta la notte e fino all'alba di stamane le campagne intorno a Nuoro ed hanno fatto numerose perquisizioni in abitazioni della città e di Mamoiada. Si ritiene che queste operazioni siano strettamente legate alle ricerche di Aurelio Baghino, sequestrato più di tre settimane fa nella sua villa di Cala Liberotto. Del concessionario della Fiat nuorese non si ha più alcuna notizia. Comunque uno spiraglio di luce sembra essersi aperto nel fitto velo di riserbo che finora ha avvolto le indagini sul caso del commerciante. I due giovani trattenuti dalla polizia fin dai giorni successivi al sequestro sono stati dichiarati in arresto dalla magistratura. Si tratta di Aldo Gungui di 26 anni, meccanico di Mamoiada e di Pietro Rujo di 29 an ni, impiegato dell'amministrazione provinciale di Nuoro. II. provvedimento della magistratura era stato preso già dal 30 agosto, ma solo nella nottata di ieri se ne è avuta conferma. Rimangono tuttavia sconosciute le imputazioni in base alle quali è stato spiccato il mandato di cattura. E' possibile che essi siano stati arrestati perché ritenuti in qualche modo implicati nel rapimento dell'anziano concessionario. La moglie di Aurelio Baghino, Mariuccia Satta, appare prostrata dal dolore. Ugualmente sconvolti sono la figlia adottiva del Baghino, Alda, ed il fratello del concessionario sequestrato, Santino. Pare che i malviventi che hanno rapito il facoltoso concessionario abbiano chiesto 40 milioni di riscatto. La famiglia Baghino non smentisce che persone ad essa vicine siano riuscite ad incontrarsi con i malviventi o con i loro emissari. Smentisce però che sia stata restituita dai banditi la patente del sequestrato come prova che questi sarebbe vivo. La patente sarebbe stata mostrata invece agli emissari della famiglia Baghino incaricati di trattare. g. f. Aurelio Baghino
Persone citate: Aldo Gungui, Aurelio Baghino, Baghino, Mariuccia Satta
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