Superati per la prima volta i 200 di media
Superati per la prima volta i 200 di media Superati per la prima volta i 200 di media E' la più alta velocità raggiunta dalle motociclette sulla pista lombarda - Il dramma di Hailwood • Le prove delle cilindrate minori DAL NOSTRO INVIATO- Monza, lunedì mattina. Il grande duello fra Giacomo Agostini e Mike Hailwood nel Gran Premio motociclistico delle Nazioni si è risolto ieri sulla pista di Monza con il successo dell'italiano, che rafforza la sua posizione al comando del campionato mondiale. « Mino», come gli sportivi chiamano con affetto il pilota di Lovere, ha preceduto il rivale inglese di qualche centinaio di metri, concludendo la sua fatica in sella alla MV Agusta 500 In 1 ora 17 secondi e 2/10, alla media record di 200,284 chilometri orari (è la prima volta che le « due ruote » superano a Monza il «muro» dei 200). Agostini, però, è stato molto fortunato, perché la sua affermazione — pur meritata per il coraggio e lo stile messo in mostra in ogni curva — poggia soprattutto sull'improvviso cedimento del cambio della potente Honda 4 cilindri di Hailwood, a soli tre giri dal termine della corsa. L'inglese, che ha perso l'anno scorso il titolo mondiale proprio a Monza contro « Mino », era scattato come un fulmine al via, favorito da una partenza piuttosto lenta del rivale. In pochi passaggi portava il suo vantaggio sui 7 secondi. La Honda del ventottenne asso britannico filava sul rettilineo delle tribune a una velocità di circa 260 orari. Agostini, caparbio, non cedeva nel suo inseguimento, ma la sua MV riusciva a toccare « appena » i 255, né « Mino » poteva contare su un rallentamento di Hailwood all'imbocco del « curvone » che chiude il rettilineo, come accadeva lo scorso anno. I tecnici giapponesi sono ormai riusciti a dotare la Honda di un telaio adatto alle eccezionali prestazioni del motore, e Mike non era più costretto a rallentare. Giro dopo giro, con regolarità quasi esasperante, Hailwood guadagnava 1-2 secondi. Al trentesimo dei 35 giri in programma, i due rivali erano separati da una quindicina di secondi. Un senso dì scoramento aveva preso i tifosi di Agostini, che sono moltissimi e che ieri erano arrivati all'autodromo con stendardi e cartelli degni di una partita di calcio. Nel box della MV Agusta, il papà di Giacomo, il cavalier Aurelio, ed i fratelli Gabriele, Mauro e Felicino, si torcevano le mani. Il conte Domenico Agusta, noto fuori dell'ambiente motociclistico soprattutto per le contrastate nozze fra la figlia Giovanna e l'ex milanista Germano, aveva perso parte iella abituale calma. In un giro la corsa si capovolgeva. Si sentiva lo speaker del servizio informazioni gridare qualche parola nel microfono, poi sul rettilineo comparivano Hailwood e, a pochissimi metri, Ago stini. L'autodromo si risvegliava di colpo, la gente balzava in piedi, quasi non credeva ai suoi occhi. Un altro passaggio, e Agostini fransi tava in testa. Era uno scop pio di autentica gioia per tutti, ma molti si chiedevano: « Cosa è successo ad Hailwood? ». La prova finiva, il campio ne del mondo andava a fermarsi lontano, quasi al fondo del rettilineo, poi tornava indietro con una elegante evoluzione. Hailwood, invece, si arrestava subito dopo il traguardo, con una manovra brusca. Quasi scagliava la moto da sé, si toglieva il casco di testa e si precipitava verso l'uscita. Diceva solo: « Si è rotto il cambio, all'uscita della curva di Lesmo ». Piangeva dirottamente, era in preda ad una crisi di nervi, e il pubblico molto simpaticamente comprendeva il diffìcile momento del biondo Mike. Partiva un lungo, scrosciante applauso, a mitigare in parte la sua amarezza. Ieri, del resto, Hailwood era stato davvero sfortunato, perdendo anche la prova delle 250 per un guasto al motore. Per Agostini, nuovamente, la gioia di un successo voluto con ostinazione e per la MV Agusta una bella soddisfazione: la moto ha tenuto fino in fondo, pur sollecitata al limite delle sue possibilità. « Mino » può ora affron¬ tare con più calma la trasferta in Canada del 24 settembre prossimo. Gli basterà un piazzamento per riconquistare quel titolo che è già suo. Nelle altre classi del Gran Premio delle Nazioni, 125, 250, 350 e sidecars, si sono affermati Bill Ivy (su Ya- maha), Phlll Read (Yamaha), JBryans (Honda) e Auerbacher-Nelson (BMV). Ivy, da tempo campione del mondo, si è imposto allo sprint sul tedesco Anscheidt (Suzuki), ma non è riuscito a migliorare il primato della prova. Ci sono riusciti, invece, gli altri: Read, con 39'22"2/10, alla media oraria di km 192,786 (il precedente record era dello stesso pilota inglese, e risaliva Pilo scorso anno: km 183,318); Bryans, in 48'39"7, alla media di km 191,423 (1966, Agostini, km 185,989); Auerbacher: 38'11"3, media km 162,615 (1957: Albino Milani, km 159,445). Come contorno al Gran Premio si sono svolte le finali del campionato italiano ju niores per le classi 125, 175, 250. Successi di Luciano Mele (Motobi), Luigi Schiavone (Motobi) e Pietro Lentlni (Aermacchi). Michele Fenu .Ecco i risultati: Classe 125 ce: 1. Bill Ivy (G.B.) su Yamaha in 37'13"5 media di km. 166,821; 2. Anscheidt (Ger. Oca), Suzuki, 37'13"7; 3. Szabo (Ungh.) MZ a un giro; 4. Scheimann (Ger. 5. Burlando 1. Ivy 40; 3. Oca), Honda; (It.), Honda. Classifica mondiale: punti 54; 2. Read p, Graham p. 35. Classe 250 ce: 1. Phil Read (G.B.), Yamaha, in 39'22"2 media km. 192,786; 2. Ivy (G.B.), Yamaha, 39'22"8; 3. Bryans (G.B.), Honda 39*23"; 4. Rosner (Ger. Or.), MZ; 5. Woodman (G.B.), MZ. Classifica mondiale: 1. Read (G.B.) p. 48; 2. Ivy p. 46; 3. Hailwood p. 46. Classe 350 ce: 1. Ralph Bryans (G.B.) su Honda, in 48'39"7, media km. 191,423; 2. Grassetti, Benelli, 50'23"2; 3. Rosner (Ger. Or.), MZ, a due giri; 4. Pagani, Aermacchi; 5. Woodman (G.B.), MZ. Classìfica mondiale: 1. Hailwood p. 40; 2. Agostini p. 32; 3. Rosner p. 18. Classe 500 ce: 1. Giacomo Agostini, MV Agusta, in 1 ora 17"2, media km. 200,284; 2. Hailwood (G.B.), Honda, 1 ora 30"4; 3. Angelo Bergamonti, Paton, a due giri; 4. Stevens (G.B.), Paton; 5. Mandolini, Guzzi. Classifica mondiale: 1. Agostini p. 46 (calcolati in base ai sei migliori risultati); 2. Hailwood p. 44. Campionato italiano juniores - Classe 125 ce: 1. Luciano Mele (Motobi) in 21'22"6, media Km. 145,215; 2. Cinelli (Motobi) 21'22"8; 3. Lazzarini (Motobi) 21'23"2; 4. Ringhini (Motobi) 21'23"4, Classe 175 ce: 1. Luigi Schiavone (Motobi) in 24' 18"3, Km. 156,138; 2. Moro (Morini) 24'19"8; 3. Fava (Motobi) 24'20"2; 4. Vianelli (Morini) 24'21"; 5. Giansanti (Motobi) 25'3"3. Classe 250 ce: 1. Pietro Lentini (Aermacchi) in 25'09"9, Km. 165,161; 2. Vinci (id.) 25'47"8; 3. Consalvi (id.) 25'47"8; 4. Chiavolini (Motobi) 25'49"3; 5. Beitorello (Aermacchi) 25'57"9. Agostini in piena velocità affronta una curva del circuito di Monza (Tel. a • St. Sera »)
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