Rapisce una sposina la notte delle nozze dopo due giorni le spara e si uccide

Rapisce una sposina la notte delle nozze dopo due giorni le spara e si uccide Valle vendetta di un innamorato respinto Rapisce una sposina la notte delle nozze dopo due giorni le spara e si uccide II dramma negli Stati Uniti - La ragazza, 19 anni, è gravissima, ma si salverà - Il pazzo, dopo la cerimonia nuziale, irrompe nella camera della coppia, ferisce il marito e trascina via la gio. vane - L'ha tenuta sotto la costante minaccia delle armi per impedire l'intervento della polizia (Nostro servizio particolare) New York, 30 ottobre. Ore drammatiche a Cleveland nell'Ohio. Per quasi due giorni la città è vissuta come sotto un incubo: una sposina di 19 anni è stata rapita la prima notte di nozze dall'ex fidanzato. Trascinata nella casa del giovane respinto, la ra- gazza è rimasta in balìa del folle che minacciava di con tinuo di ucciderla e di togliersi a sua volta la vita se la polizia avesse tentato di penetrare nel suo rifugio. Il dramma si è risolto nella notte di domenica. Gli agenti e l'enorme folla che aveva circondato la villetta hanno udito due colpi di pistola. I poliziotti si sono precipitati nel l'interno: il rapitore rantolava in fin di vita (è morto all'ospedale), ia sposina era fe rita in modo grave ma si salverà. Linda Prendergraft e Charles Caldwell (18 anni) si sono sposati venerdì mattina: una coppia molto giuvane, ma negli Stati Uniti i matrimoni fra studenti non sono affatto rari La cerimonia si era svolta secondo la tradizione e i due giovani, appena scesa la sera, sono « fuggiti » sotto una pioggia di riso gettato dagli amici in forma augurale. Sarebbero partiti per la « luna di miele » il giorno dopo, in automobile. La sposina aveva mandato l'invito anche al suo primo fidanzato, Robert Batch. 23 anni, ma questi non era ve nuto al ricevimento. Nessuno vi ha fatto caso. Robert ha spiato da lontano la felicità della coppia. Ha atteso che la luce in camera dei due sposini si spegnesse per com piere la sua vendetta. E' pe netrato in casa, inosservato, è salito al piano superiore. Con una spallata ha spalancato la porta della camera nuziale, pistola in pugno ha affrontato il marito e gli ha esploso un colpo in faccia, ferendolo in modo non grave, poi ha afferrato per un braccio Linda e l'ha trascinata via. Quando gli ultimi invitati si sono accorti di quanto an dava accadendo era troppo tardi. Robert Batch era già fuggito in auto con la sua vittima. Il nascondiglio de) rapitore è stato facilmente individuato: aveva appena affittato un appartamento a « University Heights », un sobborgo residenziale di Cleve land. Appena gli agenti sono giunti davanti alla villetta, Robert si è affacciato ad una finestra: « Andatevene — ha urlato mostrando la sua rivoltella calibro 32 —. Andatevene, e ricordate che ho sempre la pistola puntata alla testa di Linda Non tate pressione su di me » La polizia ha deciso di non passare all'azione ma di attendere cercando di convin cere con la dolcezza il folle alla resa. La notizia si è sparsa pei la città: migliaia di persone hanno trascorso il week-end intorno alla villetta, come se assistessero ad uno spettacolo televisivo. Parecchi hanno consumato delle «colazioni al sacco » sui prati del quar tiere: nessuno voleva allonta uarsi per non perdere il « fi naie » del dramma. Di tanto in tanto, dei colpi di rivo! tella: Robert sparava contro i riflettori che gli agenti avevano puntato sulla villetta. Qualcuno rideva perché il folle sbagliava mira. Alle undici di ieri sera è giunto uno dei fratelli di Robert, Jack, che ha cercato invano di convincere il fratello. Inutili anche i ripetuti tentativi di quattro sacerdoti. Uno dei religiosi, padre Glen Williams, direttore della vicina Università «John Carroll » è riuscito ad avvicinarsi ed ha parlato a lungo con Robert. E' sembrato che il giovane fosse convinto: ha autorizzato « non più di due poliziotti a venire dentro ». Gli agenti sono entrati credendo di trovarlo disposto alla resa: Robert li ha attesi in camera da letto. Gli agen ti l'hanno trovato seduto sul pavimento, con Linda sulle ginocchia, la pistola puntata ad una tempia della ragazza: « Vedete — ha detto — vi ho fatto entrare per convincervi. Al vostro minimo tentativo di interferire nella mia questione privata con Linda, l'ammazzo. Ora andate. Lasciatemi in pace ». Gli agenti sono usciti, in silenzio, nel timore che il giovane attuasse le sue minacce. Altre speranze con l'arrivo della, madre di, J^jbert. La signora ha spiegato che"suo figlio era stato ricoverato l'anno scorso in un manicomio per tre mesi. Robert conosceva Linda da vari anni, durante la scorsa estate i due giovani erano usciti spesso insieme, poi due mesi fa Linda gli aveva spiegato di voler troncare la relazione e di essersi fidanzata con Charles, un suo compagno di studi. Il giovane respinto sembrava aver accolto la notizia con rassegnazione. La madre si è avvicinata alla casa, chiamando ad alta voce il figlio. Dall'interno nessuna risposta. La donna è giunta sino alla porta. Per la prima volta si è udita la voce della ragazza: « Andate via, andate via », ha urlato. La signora si è allontanata di corsa. E' seguito un assoluto silenzio: la folla sembrava gelata, si udiva solo lo sfrigolare dei riflettori puntati sulla villetta. Poi un colpo di rivoltella, una pausa di venti secondi ed un altro colpo. Gli agenti si sono precipitati nell'interno mentre la folla dei curiosi ondeggiava come in preda al panico. I due giovani giacevano uno a fianco all'altro. Linda aveva una ferita al torace. Robert rantolava: si era sparato al cuore. E' morto appena giunto all'ospedale. La ragazza è stata operata d'urgenza è grave ma si salverà. Nello stesso ospedale è ricoverato suo marito Charles. r. s. Linda Caldwell, la sposina ferita, è trasportata verso l'autoambulanza (Tel. A. P.)

Persone citate: Charles Caldwell, Glen Williams, John Carroll, Robert Batch

Luoghi citati: Cleveland, New York, Ohio, Stati Uniti