I ladri tentarono di rivendere ai proprietari le azioni rubate

I ladri tentarono di rivendere ai proprietari le azioni rubate Le indagini sul mezzo miliardo di titoli I ladri tentarono di rivendere ai proprietari le azioni rubate « Altrimenti — minacciavano per telefono — le invieremo al fisco » - I derubati si rivolsero alla polizia - Il figlio del prof. Canonico dichiara : « Sono di clienti che le avevano affidate in custodia a mio padre. Non vengono dallo studio del rag. Altruda » La': seconda domanda che, gli nquirenti si.sono posti era: si tratta, terse 'delle stesse Kazioni,, scomparsa dallo studio del-rag. Àitrùtìà prima' del suo fallimento? I dubbi erano sorti perché questo nome figurava su alcune delle cartelle in cui i titoli erano custoditi. Il figlio del prof. Canonico, assistito dall'avv. Cesare Zaccone, ha dichiarato: « Sono le stesse azioni rubate dailo studio di mio padre ta notte sul 7 ottobre: il loro elenco, preciso e completo, fu comunicato il giorno stesso alla Questura: lo compilò mio padre, che era all'ospedale, nel pieno possesso delle sue facoltà. Il personale dello studio le ha poi riconosciute quando la Questura le ha rinvenute ». Il dott. Canonico ha detto ancora: « Il nostro studio non ha mai avuto titoli intestati al rag. Altruda. «Tra quelli sequestrati, vi sono alcuni certificati azionari relativi a società Immobiliari non quotate in Borsa, di proprietà di clienti di mio padre, i quali si sono serviti anche dell'opera del commissionario di borsa Federico Altruda: questo potrebbe spiegare il nome rimasto su alcune delle cartelle che li contenevano. Il rag. Altruda è sì affine (non parente) di mio padre: ma questi si e sempre servito dt agenti di cambio che non avevano nulla che vedere con lui, il nostro studio ha nulla che vedere con ti suo fallimento u. Si cerca, per interrogarlo, Sa¬ L'inchiesta sul mezzo miliardo di azioni sequestrato dalla polizia nell'alloggio di Savino Zappavigna continua. Ieri i titoli sono stati esaminati dal dott. Zunino, curatore del fallimento del rag. Altruda. La prima domanda a cui gli inquirenti cercano di dare una-risposta è perché siano stati rubati. Le azioni non sono titoli al portatore, che si possano commerciare sul mercato della malavita. Sono intestate nominativamente: chi le comprerebbe da chi non figura intestatario? Specialmente queste, che per la maggior parte non sono quotate in Borsa: per 216 milioni sono emesse da piccole società familiari, che in un modo o nell'altro fanno capo al proprietario di una grossa industria di vini. Questi ora le rivendica, assistito dal commercialista prof. Piccatti: In realtà, i ladri non hanno cercato di venderle. Si è appreso che alcuni dei derubati hanno ricevuto telefonate misteriose: «Le azioni le abbiamo noi. Ve le restituiremo dietro compenso. Se non ci pagate^ le mandiamo al fisso.».IT.a «mrrnrin domandi, che e-M vino Zappavigna. La moglie, Angela Audisio, lo scagiona: « Né io né luì — afferma, assistita dall'avvocato Longhetto — abbiamo mai saputo nulla della borsa di azioni trovata sotto il nostro letto. E' accaduto che. dal 9 al 13 ottobre, siamo stati in viaggio di nozze a Venezia: una luna di miele un po' in ritardo, perché ci siamo sposati in giugno, ma non avevamo potuto farlo prima. Durante questi quattro giorni, abbiamo lasciato l'alloggio al fratel- 10 di mio marito, Luigi di 30 anni, cameriere. Forse lui potrebbe spiegare come ia borsa è capiiata sotto il letto, ma ora è in carcere, per un'altra faccenda ». Le obiettano: « Ma dal 13 ottobre al 21, quando la borsa è stata trovata, non ha mai scopato sotto 11 letto? ». Risponde: « No. Sono stata male, non avevo la forza dì curare la pulizia della casa ». Ag giunge: « Del resto, la mia buona fede è provata dal mio contegno durante la perquisizione. Gli agenti stavano finendola, quando io ho detto loro, irritata: " E sotto il letto? Non avete guardato sotto il letto? ". Volevo canzonarli, invece hanno trovato la borsa. Qualcun altro l'ha cercata: mentre io ero in prigione per questa vicenda, due volte i ladri sono entrati in casa mia, sfondando la porta, e hanno frugato dappertutto. Secondo me, sono gli tiessi che hanno lasciato lì la borsa e volevano recuperarla ». Il commercialista prof. Canonico, recentemente deceduto - Angela Zappavigna

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