Mariotti ordina di sospendere subito la cura anticancro Vieri

Mariotti ordina di sospendere subito la cura anticancro Vieri Gli esperimenti dovevano durare sino al 31 dicembre Mariotti ordina di sospendere subito la cura anticancro Vieri La Commissione ministeriale, presieduta dal prof. Valdoni, «ritiene doveroso anticipare il suo giudizio negativo» Nel rapporto afferma che il metodo- « purtroppo non serve» e può sottrarre alle tradizionali cure efficaci malati ancora guaribili -125 ricoverali all'istituto Regina Elena protestano perché .temono che l'interruzione improvvisa della terapia li possa danneggiare - L'Ordine dei medici convoca il dott. Vieri perché risponda del suo « comportamento morale » fNostro servizio particolare) Roma, 26 ottobre. Il metodo del dottor Vieri ò del tutto inefficace nella cura dei tumori. Questo verdetto negativo, che tronca definitivamente polemiche, eventuali speculazioni e speranze illusorie, è stato pronunciato dalla commissione scientifica presieduta dal prof. Pietro Valdoni. Gli esperimenti, avviati nel maggio scorso all'istituto « Regina Elena » di Roma, dovevano concludersi il 31 dicembre. Ma il ministro Mariotti, dinanzi al giudizio scientifico, ha ordinato stamane che siano immediatamente interrotti. Il dottor Vieri è stato convocato dall'Ordine dei medici di Roma per il 10 dicembre. Dovrà dimostrare di non aver violato le regole morali («codice Il dottor Aldo Vieri deontologico») che ciascun sanitario è tenuto ad osservare. Mariotti, dinanzi all'incalzare delle polemiche degli ultimi giorni, aveva chiesto con urgenza al prof. Valdoni di riunire la commissione per stendere la relazione finale. La riunione ha avuto luogo ieri sera in un albergo romano nei pressi del Senato dove il ministro attendeva il rapporto. Erano presenti tutti i membri (tranne il prof. Bucalossi, trattenuto a Milano da altri impegni). Gli scienziati scelti sono i maggiori specialisti italiani: i professori Ascenzi, Bossa, Cajano, Grilli, Lentini, Marziale, Merlini e Pennaccio. Dopo cinque ore, dedicate all'esame dettagliato delle cartelle cliniche dei malati sottoposti alla cura Vieri, la commissione ha consegnato a Mariotti la relazione che dice tra l'altro: « La commissione nominata dal ministro della Sanità per la valutazione dei risultati della cura del dott. Vieri, sui casi dallo stesso scelti su un complesso di oltre 1700 pazienti, affetti da tumore maligno, che ne avevano fatto domanda, casi ricoverati nel reparto speciale assegnatogli e da lui personalmento sottoposti alla somministrazione dei suoi preparati, ritiene doveroso di presentare già ora il suo giudizio. Avendo sottoposto all'esame i 29 casi il cui trattamento è stato dal dottor Vieri cominciato da oltre quattro mesi e mezzo, giudica che il decorso dei tumori maligni non ha subito alcuna modificazione favorevole rispetto all'evoluzione spontanea nei casi sottoposti a controllo clinico, endoscopico e radiologico. Tutti questi malati anzi hanno presentato un decorso progressivo, in alcuni fino al decesso. La commissione ritiene che già ora, in questo periodo di osservazione, possa obiettivamente asserire che in nessuno dei casi controllati si osserva una modificazione in senso favorevole indotta dal trattamento ». La relazione continua: «Questo giudizio odierno viene dato anche perché alcuni dei casi trattati sono ancora suscettìbili di cure con metodi convenzionali che, secondo statistiche più o meno favorevoli in rapporto alla localizzazione, allo stadio evolutivo e al tipo istologico, oramai consolidate da una esperienza mondiale, offrono invece la possibilità di una guarigione duratura. L'illusione di un nuovo preteso metodo di cura, e ^purtroppo inefficace, può sottrarre malati ancora guaribili a possibilità di cure ancora efficienti ». Il documento è stato reso noto stamane, verso mezzogiorno, da un comunicato ufficiale del Ministero della Sanità, in cui è annunciata l'interruzione degli esperimenti. Il dottor Vieri ha commentato: « Subisco il parere della commissione, ma non lo condivido perché, a mio avviso, non corrisponde ai reali risultati ». Secondo il « guaritore del cancro », la commissione ha visitato solo due volte i pazienti affidati alle sue cure ed ha espresso il verdetto « in base alle diagnosi fatte dagli specialisti dello stesso istituto ». « Sono abituato a ponderare le mie azioni, ma non ritengo chiusa una battaglia che conduco da trent'annì — ha concluso — e, per difendere la quale, dispongo di documenti che mi riserbo di esibire al momento opportuno ». Dopo il comunicato di Mariotti stasera, dinanzi all'abitazione del medico, si sono raccolti una cinquantina di malati che da tempo seguono le sue cure. Essi hanno protestato per la decisione, preannunciando che domani chiederanno di essere ricevuti da Mariotti; « temiamo disastrose conseguenze — hanno detto — per la brusca interruzione della cura ». Il dottor Vieri ha quattromila prenotazioni per visite nel suo studio. Ma da stamane i clienti vengono respinti con la motivazione: «il dottore non riceve più». Drammatiche le reazioni degli infermi, in tutto 25 o 26. ricoverati nel reparto speciale del « Regina Elena ». Essi sostengono di avere tratto benefici dalla terapia e protestano per l'improvvisa interruzione. Mariotti decise di sottoporre l'esperimento ai controlli scientifici perché, dopo trent'anni di polemiche, occorreva un giudizio definitivo che non lasciasse alcun dubbio e scoraggiasse, in caso negativo, qualsiasi illusione. Gli stessi comunisti chiesero allora che il metodo Vieri fosse valutato in sede scientifica. E quando il Ministro autorizzò gli esperimenti, venne definito dai comunisti « un ministro coraggioso ». Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, prof. Pcra^ner, ha dichiarato: « Non avevo bisogno di guesti esperimen¬ ti perché avevo giudicato Vieri e il suo metodo negativamente da molto tempo. D'altra parte in un interrogatorio fatto al dottor Vieri avevo avuto da lui una esplicita dichiarazione sottoscritta che egli non guariva alcuna forma di cancro. Perciò si è perduto del tempo inutilmente ». Dietro la vicenda vi sono ripercussioni umane molto dolorose. V'è un penoso episodio, che il dottor Vieri dovrà giustifici - dinanzi all'Ordine dei medici. Una notte dell'agosto scorso si rifiutò di visitare un bambino, Robertino Ciancio, portato dinanzi a casa sua dall'Argentina. Per affrontare le spese del viaggio i genitori, poveri emigrati italiani, avevano venduto ogni cosa. Un medico argentino li accompagnò, pagando di tasca propria le spese. In precedenza, per lettera, il dottor Vieri aveva sconsigliato il viaggio dicendo di non poter far nulla per il piccolo infermo. Il rifiuto di visitare Robertino indignò il medico argentino che fece un esposto all'Ordine dei medici di Roma. Lamberto Fumo

Luoghi citati: Argentina, Milano, Roma