Di nuovo bombardata Hanoi colpita la centrale elettrica

Di nuovo bombardata Hanoi colpita la centrale elettrica Di nuovo bombardata Hanoi colpita la centrale elettrica Il grande complesso produceva un quinto di tutta l'energia del Nord Vietnam « Intenso sbarramento della contraerea: abbattuti 10 apparecchi? - Nell'incursione di mercoledì, distrutte due arcate del gigantesco ponte Long Bien (Nostro servizio particolare) Saigon, 26 ottobre. Per la seconda giornata consecutiva, gli aerei americani hanno bombardato oggi Hanoi. L'obbiettivo era la grande centrale elettrica che sorge a 1500 metri dal cuore della città. Il complesso, che produce un quinto di tutta l'energia elettrica del Nord Vietnam, era stato da poco riattivato dopo i gravi danni subiti nel bombardamento del 21 agosto scorso. Oggi è stato attaccato con missili di nuovo tipo (i « Walleye », che si dirigono automaticamente sul bersaglio) dagli aviogetti decollati dalla portaerei «Oriskany» che incrocia nel Golfo del Tonchino. Gli aerei americani hanno incontrato un intenso fuoco i di sbarramento della contraerea nordviecnamita, sia convenzionale sia missilistica. Nella zona ai Hanoi e Halphong, vitale per il prosegui- i mento dello sforzo bellico del Nord Vietnam, è stata predisposta una poderosa rete di difesa antiaerea radar, cannoni contraerei convenzionali e basi mobili di missili «Sam». Proprio per riuscire a superare questo sbarramento, oggi i cacciabombardieri erano scortati da aerei dotati di particolari equipaggiamenti che servono a neutralizzare le apparecchiature elettroniche del nemico, indispensabili per un'efficace difesa antiaerea. Ciò nonostante gli americani hanno perso parecchi aerei. Un comunicato di Hanoi afferma che ne sono stati abbattuti dieci. Non si ha ancora un annuncio ufficiale del comando degli S.U. sulle perdite odierne; è stato invece comunicato che nelle incursioni di ieri e martedì i comunisti hanno distrutto sette aviogetti attaccanti. Altre ondate di bombardie¬ ri hanno proseguito oggi l'intenso martellamento delle strade, dei ponti e delle basi aeree nei dintorni della capitale nordvietnamita. Praticamente tutti i principali viadotti di Hanoi e Haiphong e tutti gli aeroporti militari (tranne uno, quello di Gialam) sono stati gravemente danneggiati nelle ultime incursioni. I danni più gravi sono stati subiti dalla base di Phuc Yen — dove, secondo le ricognizioni americane, venti «Mig» comunisti sarebbero stati distrutti al suolo nelle incursioni dei giorni scorsi — e dal gigantesco ponte di Long Bien che, attraverso il Fiume Rosso, costituisce l'unico collegamento tra Hanoi e le regioni settentrionali del Paese confinanti con la Cina. Il ponte, lungo tre chilometri, avrebbe avuto due arcate distrutte nel bombardamento di ieri. r. s.

Persone citate: Long Bien