I socialisti contrari alla proposta del governo di chiedere la fiducia di Fausto De Luca

I socialisti contrari alla proposta del governo di chiedere la fiducia La seduta alia Camera durerà ancora parecchi giorni I socialisti contrari alla proposta del governo di chiedere la fiducia Preferiscono che la discussione sulla legge regionale segua il suo corso, anche se lungo Gazzarra di fascisti con auto davanti a Montecitorio per protestare contro le Regioni (Nostro servizio particolare) Roma, 25 ottobre. Nenni è arrivato nel transatlantico di Montecitorio verso le 18,30, di buon umore, con la solita borsa di pelle nera sotto il braccio. C'è stato un applauso e molti deputati, riferendosi alla notizia della morte del leader socialista diffusasi a Milano nel pomeriggio, lo hanno attorniato facendogli festa. Nenni ha stretto molte mani e ha detto sorridendo: « Sono notizie che portano fortuna ». Poi è entrato in aula e si è seduto al banco del governo. A quell'ora la Camera, procedendo più speditamente del solito, aveva cominciato le votazioni' sugli emendamenti all'art. 13 della legge regionale. Mancato questa notte il numero legale nella votazione sulla proposta di chiusura della discussione sull'art. 10, la seduta è stata ripresa stamani appunto con questa votazione. C'è stato però un leggero ritardo: si è cominciato alle 10,10 invece che alle 10, perché il vicepresidente di turno, il socialista Pertini, si sarebbe rifiutato di dirigere la seduta nel momento in cui si doveva convalidare la tesi del presidente Bucciarelli-Ducci, sostenuta dalla maggioranza, circa la possibilità di accogliere la richiesta di chiusura della discussione sugli articoli. Pertini ha più tardi smentito queste voci. Tuttavia, stamane è stato Bucciarelli-Ducci a mandare avanti la votazione. L'esito è stato positivo, e subito dopo l'art. 10 è stato approvato. Cominciata la discussione sull'art. 11, ne è stata chiesta la chiusura dall'on. Russo Spena (de). La stessa cosa è stata fatta per la discussione sull'art. 12. Questa volta si. è opposto non un deputato della destra ma il socialproletario Luzzatto il quale ha'fatto rilevare che su queste richieste della maggioranza il suo gruppo ha sempre votato contro mentre il pei si è astenuto: «Il psiup e il pei hanno quindi dimostrato di non voler consentire un abuso che sta dando luogo ad una situazione sempre più grave ». Il socialista De Pascalis ha replicato che « la maggioranza ricorre a malincuore alle risorse del regolamento, ma vi è costretta dall'ostruzionismo, allo scopo di permettere al Parlamento di fare le leggi». De Pascalis ha aggiunto che « i socialisti approvano la tesi del Presidente e sono disposti a rivedere il regolamento per adeguarlo alle nuove esigenze ». Le discussioni procedurali, che investono le libertà parlamentari, sono l'aspetto più delicato della battaglia in corso alla Camera. La Malfa vi si è riferito dichiarando che quel che accade a Montecitorio dipende dal « lassismo nazionale » per cui, appena fatta una legge, subito si passa alla sua interpretazione. Con l'andamento più rapido registrato oggi e che si ritiene possa continuare domani, si dovrebbe giungere -tro sabato all'art. 22, che fissa la data delle prime elezioni regionali all'autunno del 1969 e che è gravato da ben 125 emendamenti. E' lo scoglio più grosso, che secondo alcuni gruppi della de si potrebbe aggirare ponendo la questione della fiducia che avrebbe l'effetto di precludere la votazione degli emendamenti. La questione della fiducia provocherebbe però anche una frattura fra i regionalisti, cioè fra la maggioranza di centro-sinistra e l'estrema sinistra. I socialisti, nella loro riunione di segreteria, non hanno nemmeno preso in considerazione l'ipotesi, della fiducia, e la loro intenzione sembra quella di andare avanti senza novità. E' anche .da notare che finora si è molto parlato di un vertice dei gruppi di maggioranza, mentre in concreto non se n'è fatto nulla. I comunisti, d'altra parte, hanno smentito di aver già deciso di votare contro nel caso fosse posta la fiducia. «Decideremo quando il problema si porrà », ha dichiarato l'on. Macaluso. Ciò potrebbe forse significare che il pei voterebbe l'art. 22 dichiarando nello stesso tempo di negare la fiducia. Nulla comunque è stato deciso, nemmeno da una nuova riunione dei massimi esponenti de con Moro avvenuta oggi. Fuori di Montecitorio i missini hanno tentato di farsi vivi con un corteo di automobili da cui venivano lanciati volantini con scritte antiregionalistiche. La manifestazione è stata dispersa dalla polizia. Si sono invece pronunciati contro l'ostruzioni¬ smo delle destre e a favore delle Regioni, « articolazioni fondamentali della programmazione economica », le segreterie della Cgil, della Cisl e dell'Uil. Fausto De Luca 4

Luoghi citati: Milano, Roma