Bonomi: un contadino guadagna la meta degli altri lavoratori

Bonomi: un contadino guadagna la meta degli altri lavoratori Convegno dei dirigenti della Coltivatori diretti Bonomi: un contadino guadagna la meta degli altri lavoratori Il reddito medio nei campi è stato nel '66 di 2160 lire al giorno, contro 4700 nell'industria e nel commercio - In tre anni l'agricoltura ha perso 700 mila addetti; si aggrava la fuga dei giovani - Interventi dell'ori. Moro e del senatore Medici (Nostro servizio particolare) Roma, 25 ottobre. La parità di reddito fra lavoratori dei campi e lavoratori degli altri settori produttivi è il problema n. 1 dell'annuale convegno dei dirigenti della Coltivatori diretti, i cui lavori sono cominciati stamane nel teatro della Federconsorzi. Al convegno sono intervenuti il presidente del Consiglio, on. Mo c 11111 j i 1111111 m 11111111111111111111111111111111 a a 1111 s ro e il presidente dell'Associazione nazionale delle bonifiche, sen. Medici. L'on. Paolo Bonomi ha insistito sulla necessità di invertire la tendenza all'aumento del distacco dei redditi agricoli dagli altri, anche per rallentare il ritmo preoccupante dell'esodo dalle campagne. Fra il 1963 e il 1966 l'agricoltura ha perso ancora 700 mila addetti (da 5.621.000 a 4.900.000 unità); in terniini di occupazione, il suo peso rispetto al totale della popolazione attiva si è ridotto nel triennio dal 27,2 al 24,7 per cento. Non meno grave è il fenomeno dell'invecchiamento delle forze di lavoro: nel 1965 solo il 41,5 per cento delle famiglie coltivatrici contava un lavoratore di e^à inferiore ai cinquànt'ahni.' La'mgà dei giovani si spiega con lo squilibrio crescente fra le condizioni di vita delle città e quelle della campagna. Nel 1966 il guadagno medio giornaliero di un contadino non superava le 2160 lire contro le 4700 di un addetto degli altri settori. , Bonomi ha perciò chiesto un congruo aumento dei prezzi agricoli. A suo parere, tale « aumento dei prezzi non determinerà un aggravio insop portabile per i bilanci dei con stimatori, né costituirà un attentato contro la stabilità monetaria: le conseguenze non sarebbero certo superiori a quelle determinate dall'aumento dei prezzi industriali ». L'avv. Cesare Dall'Oglio, se gretario generale della Con federazione, ha indicato, co me fatti salienti per il mondo rurale, l'avvenuta pubblicazione del programma a medio termine della Comunità europea e l'approvazione, da parte del Parlamento italiano, del programma di sviluppo ecomimico 1966-70. L'on. Truzzi, vicepresidente della Coldiretti, ha sostenuto che il problema della difesa dei prezzi rimane legato a quello della «forza dei prò duttori sul mercato ». ar. ba.

Persone citate: Bonomi, Cesare Dall'oglio, Moro, Paolo Bonomi

Luoghi citati: Roma