Nuova luce sull'attività del diencefalo importantissima «centrale di comando » di Angelo Viziano

Nuova luce sull'attività del diencefalo importantissima «centrale di comando » Nuova luce sull'attività del diencefalo importantissima «centrale di comando » Dalle ricerche sulle ghiandole endocrine al ruolo di « mediatrice » attribuito prima all'ipofisi, poi più direttamente ad una parte del diencèfalo, l'ipotalamo Patologia e terapia discusse ieri al Congresso di medicina interna di Firenze Si era cominciato con l'affermare che l'ipofisi, ghiandolina a foggia dì pisello, secernente tanti ormoni, allogata su un seggio osseo della base cranica e con un peduncolo collegata col cervello, è regina di tutta la costellazione delle ghiandole endocrine, cioè allestitrici di ormoni, piccole e grandi. Difatti è mediante sue sostanze messaggère di stimoli che le suddite, che nella maggioranza non dimostrano di possedere autonomia funzionale, coordinano il loro lavoro secondo necessità. Poi una stazione nervosa del cervello, per ragioni di attiguità, fece sorgere il sospetto di sue interferenze con l'ipofisi stessa. Infine, mossisi i ricercatori ad esplorare gli ipotizzati connubi diencefalo-ipofisari, ecco accertato addirittura che il vero scettro delle vicissitudini funzionali delle varie ghiandole endocrine è detenuto, invece, dal diencefalo, specie da una sua porzione detta ipotalamo. Il che non ha tolto all'ipofisi una accreditata azione di mediatrice, per così dire sotto sollecitazione. Si è scoperto poi che quella centrale diencefalica fabbrica direttamente anch'essa qualche caratteristica sostanza (neuro-secreti) ad attività ormonale. E' con alcuni dì essi che ordina all'ipofisi di liberare dal suo seno singoli ormoni per azioni ben definite. Allo stato attuale sì sa che il diencefalo è una struttura complessa di importanza cruciale per l'adeguamento continuo dell'organismo alle variazioni dell' ambiente interno ed esterno. Esplica tale compito elaborando, in¬ tegrando e coordinando gli \ stimoli nervosi ed umorali che gli pervengono dalla periferia (importanti quelli dalla corteccia cerebrale) ed inviando a sua volta alla periferia suoi stimoli d'avvertimento. E', pertanto, vigile faro per un gran numero di attività funzionali. In modo particolare nei riguardi dell' equilibrio funzionale delle ghiandole endocrine. Interviene nella regolazione della vita vegetativa. Tante incombenze ha il diencefalo che svariati possono essere i complessi di disturbi (sindromi) collegati all'una o all'altra sua minorazione. Appunto sulle « sindromi diencefaliche » si sono polarizzati ieri i lavori della prima giornata del 68" Congresso nazionale di medicina interna a Firenze. Relatore il prof. A. Lunedei, clinico medico di Firenze: correlatore il prof. M. Cagnoni. E' stata una disamina approfondita di problemi tuttora in evoluzione, ai quali il Lunedei ha dedicato ormai un trentennio di ricerche. La patologia del diencefalo è veemente una patologia a largo raggio, data la posizione di tale zona cerebrale nel governo della vita organica. Se si pensa che esso presiede all'equilibrio idrico, influenzando la produzione dell'ormone antidiuretico, che regola l'eliminazione dell'acqua urinaria, si comprende come una alterazione in questo ambito possa condurre al cosiddetto diabete insipido (da non confondersi col ben noto diabete zuccherino), che comporta eliminazioni giornaliere di molti litri d'orina. Se si tiene presente che vi sono strutture diencefaliche deputate alla regolazione nel senso della fame e della sazietà si può intuire quanto le alterazioni della loro funzionalità agiscano nel determinismo di una iper-adiposi, chiamiamola pure obesità. Si è anzi sentito che ogni obesità, di qualsiasi origine, comporta sempre una alterazione di gran parte dei meccanismi deputati al controllo della distribuzione e della quantità dell'adipe. Ciò è soprattutto determinante nelle obesità cosiddette « post-gravidica » e « climaterica », nonché nei casi di obesità « post-matrimoniale ». In altri settori, troviamo tra le alterazioni attribuite ad una patologia di strutture diencefaliche nella vita segreta della donna la pubertà precoce e così anche la menopausa precoce, sotto ogni altro aspetto, tuttavia, fisiologica. Un aspetto nuovo emer¬ so da ricerche recenti è quello dell'importanza che la regolazione diencefalicu assume nello stabilirsi e nel mantenimento della ritmicità di molte funzioni. Ora è sorta anche la tesi di una disfunzione nei confronti della genesi delle meteoropatie, cioè dei disturbi dipendenti da una abnorme reattività individuale nei confronti delle perturbazioni atmosferiche. Orbene la messa a punto di tutta questa patologia prelude all'individuazione dei relativi orientamenti terapeutici. Gli altri due temi dì discussione in programma sono: «La fisiopatologia e la clinica dell'ipersplenismo» (relatori A. Fieschi e C. Sacchetti, di Genova) e «I comi metabolici » (relatore E. Poli, di Milano). Ne riferiremo a congresso concluso. prof. Angelo Viziano

Persone citate: E. Poli, Fieschi, Lunedei, M. Cagnoni, Sacchetti

Luoghi citati: Firenze, Genova, Milano