Un celebre pittore maltrattato sul video

Un celebre pittore maltrattato sul video CR O NA CU TELEVISIVA Un celebre pittore maltrattato sul video Stasera la commedia «Leocadia» di Jean Anouilh Domenica, seconda puntata di « Caravaggio ». Ci sono o non ci sono stati i tagli? Non avevamo il testo a disposizione, giudichiamo quindi da quel che abbiamo visto da spettatori. Il famoso incontro con Giordano Bruno su cui la mano della censura si sarebbe abbattuta pesantemente, c'è stato, ma chi l'ha capito? La scena era fuggevole per non dire fulminea. Che fosse Giordano Bruno pochi l'avranno afferrato. E poi. dove andava quel monaco sulla carretta? Il commento non diceva nulla. Andava a spasso o non andava per caso al Tribunale della Santa Inquisizione che l'avrebbe condannato alla pena del rogo per eresia? L'impressione di un taglio — o comunque di una rimanipolazione, di un adattamento prudente in extremis — era nettissima. Tanto più che così ridotto alla durata di qualche secondo, l'episodio assumeva un valore insignificante e non giustificava l'importanza che gli era stata invece attribuita da uno degli autori della sceneggiatura, Andrea Barbato, in un opuscolo appositamente curato dal servizio-stampa della Rai ed edito in settembre. Lasciamo stare la legittimità o meno della supposizione di un incontro fra Gior¬ dano Bruno e il pittore. Se \è avvenuto, come ci sembra sia in effetti avvenuto un intervento censori), la cosa è particolarmente avvilente e assurda: si è voluto minimizzare o addirittura ignorare un fatto storico solo perché riguardava un filosofo ribelle condannato a morte da un tribunale ecclesiastico di oltre tre secoli fa. Per il resto, la puntata è | stata formalmente corretta, I con ricerca, a volte persino calligrafica, di belle inquadrature nelle quali il contrasto di luci ed ombre fosse d'ispirazione caravaggesca. E' la sostanza che ci è parsa piuttosto debole. Il Caravaggio che somministrava randellate a destra e a manca c'era. Ma il Caravaggio artista con i suoi problemi, i suoi pensieri, la sua polemica anticonformista, la sua « ribellione » contro tutti. Chiesa ufficiale inclusa, veniva fuori molto a fatica. Certo, un'impresa diffìcile: che diventa impossibile quando di mezzo si mette anche la censura. * * Ieri sera è proseguita quella rassegna di film italiani che viene equamente divisa tra il primo canale al lunedì e il secondo al mercoledì. E' una rassegna di innegabile attrazione e anche d'un certo livello: ci sono stati dei ridimensionamenti e delle conferme. Ieri la massa degli spettatori ha avuto modo di conoscere uiw. pellicola che quando uscì nel 1967 passò quasi inosservata: « Ll. grande strada azzurra », che era l'esordio d'un regista che doveva poi affermarsi con « Kapò » e con « La battaglia di Algeri », Gillo Pontecorvo. Il film, pur essendo caratterizzato da forti squilibri, conteneva sequenze drammatiche di indubbio vigore e di commossa sincerità: interessante in ogni caso per ricostruire l'itinerario artistico di un regista impegnato. * * In « Sprint », orchestrati da Zatterin, hanno signorilmente discusso i presidenti dell'Inter e del Milan che alla fine se la son presa anche con il commissario della « nazionale »: un dibattito alquanto vivace e colorito. Sempre nel campo dello sport, una lode a «La domenica» di Tortora, una trasmissione che si bilancia piacevolmente tra la cronaca e il varietà. * * Stasera il canale nazionale sarà occupato interamente dalla rappresentazione della commedia «Leocadia» di Jean Anouilh, regìa di Mario Ferrerò, interpreti principali Giuliana Lojodice, Andreina Pa- guani, Warner Bentivegna. La commedia è del 1939 e appartiene al gruppo delle « pièces roses » che hanno, in contrapposto all'altro gruppo delle « pièces noires » dello stesso autore, uno spiccato andamento da vaudeville ironico e ammiccante, intessuto di amabile artificio. Se eseguiti bene — e il nome degli atto ri e del regista dovrebbero garantire, stasera, una buona realizzazione — i testi «rosa» di Anouilh costituiscono di regola un intelligente, raffina to divertimento. Sul secondo canale avremo le due trasmissioni solite del martedì: la rubrica di inchieste « Cordialmente » e il quiz « Chi ti ha dato la patente? » che non accenna mai a finire. u. bz.

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