Bimba scomparsa da un ospedale a Roma forse rapita da una misteriosa signora

Bimba scomparsa da un ospedale a Roma forse rapita da una misteriosa signora Febbrili indagini della polizia sullo sconcertante episodio Bimba scomparsa da un ospedale a Roma forse rapita da una misteriosa signora La piccola (un anno e mezzo) era stata ricoverata tre mesi fa per varicella - Sua madre, separata dal marito, non era più andata a riprenderla - La bimba viveva all'ospedale - Una donna bionda, elegante, andava a trovarla quasi ogni giorno, portandole regali e dolciumi - Si pensa l'abbia portata via lei (Nostro servizio particolare) Roma, 21 ottobre. Una bambina di un anno e mezzo. Maria Alessandra Pintore, è scomparsa misteriosamente dal reparto infettivo dell'ospedale pediatrico « Bambìn Gesù ». Da una prima, sommaria ricostruzione del grave episodio, sembra che la piccina sia stata rapita da una donna sconosciuta. La piccola, fin dai suoi priiiiiiiiriiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniii mi mesi, non ha potuto avere una esistenza felice. La madre. Filippina Pintore, di 26 anni, nata a Milis (Cagliari), è separata dal marito da molti anni. Nel 1965 la donna ebbe una relazione con un commerciante di 30 anni, dalla quale sarebbe nata Maria Alessandra. La polizia ha rintr-acciato il presunto genitore della bambina, il quale ha negato però di essere il padre. A tale proposito esistono vàrie querele presentate dai due amanti, che si accusano reciprocamente di ingiurie e percosse. Circa tre mesi fa Filippina Pintore fece ricoverare la figlia al « Bambin Gesù » affetta da varicella. Da quel giorno nessuno ha più visto la donna. Gli agenti sono andati a cercarla presso due indirizzi, uno di via Arenula n. 16, l'altro di via S. Maria del Pianto 10. A quest'ultimo la giovane non abita da tempo, mentre il primo corrisponde all' indirizzo di un bar dove la donna usava qualche volta avere recapito. Ma av"he qui è molto tempo che non la vedono. La Pintore ha sempre fatto sapere di lavorare in qualità di domestica. La piccola Maria Alessandra è rimasta nel suo lettino dell'ospedale. La polizia non esclude che la sconosciuta rapitrice abbia agito per sottrarre la bambina al suo triste destino. Da qualche tempo la donna, dell'apparente età di 45 anni, bionda, elegante, si recava quasi tutti i giorni a far vìsita a Maria Alessandra. Le portava dei regali, dolciumi, ma soprattutto era riuscita con le sue parole affettuose a far tornare il sereno sul volto spaurito della piccola. Le infermiere erano ormai abituate a vederla accanto alla piccola, ormai guarita dalla malattia. Secondo le norme vigenti all'ospedale, nessuno può entrare nel reparto infettivo, che si trova in un padiglione isolato. Ma le infermiere, colpite anch'esse dalla penosa situazione di Maria Alessandra, non hanno avuto II coraggio di negare alla donna di visitare la bambina. Spesso le hanno viste insieme passeggiare nel parco. Anche giovedì scorso la signora bionda ha chiesto il permesso di portare fuori la bimba. Era l'ora fissata per le visite dei genitori. Nell'ospedale vi era molta confusione. Verso sera, tornata la calma, il personale sanitario si è accorto che Maria Alessandra era sparita. Le febbrili ricerche non hanno avuto alcun esito. Pur trovandosi in territorio italiano, l'ospedale gode dei favori dell'extra-territorialità per essere stato donato molto tempo fa dai duchi Salviati ad un papa. La denuncia, quindi, è stata sporta alla gendarmeria pontificia, che a sua volta ha informato la Squadra Mobile. E' stata interrogata l'infermiera che ha concesso alla signora di uscire con la bambina. La sua versione è stata confermata da una collega e da una suora, le quali hanno visto uscire dall'ospedale la donna con la piccola. Stamane la polizia, in seguito ad una dichiarazione di una infermiera che asseriva di conoscere la misteriosa signora, ha rintracciato la moglie di un costruttore edile. Ma questa ha potuto dimostrare la sua estraneità alla vicenda. L'equivoco era sorto perché anch'essa, come la sconosciuta che avrebbe rapito la bambina, si reca spesso all'ospedale pediatrico per portare doni e cibo ad un figlio di una sua domestica e ad altri bambini ricoverati. La direzione dell'ospedale ha disposto intanto una severa inchiesta per accertare le responsabilità. m. b.

Luoghi citati: Cagliari, Milis, Roma