Le novità per gli sciatori di Arturo Rampini

Le novità per gli sciatori La stagione invernale non è più lontana Le novità per gli sciatori Continuo ammodernamento degli impianti e attrezzature (skilift, seggiovie, sciovie) nei centri turistici piemontesi - Servizi, scuole di sci, «nurses» della neve - La tariffa «forfait 7 giornii La stagione invernale è alle porte. In tutte le località dell'arco alpino si lavora per la messa a punto degli impianti e dei servizi che entreranno in funzione con le prime nevicate. Quali attrezzature troveranno gli appassionati? Quanto costerà la giornata sci « tipo »? A queste domande rispondiamo con la collaborazione dei funzionari dell'Ente Provinciale del Turismo di l'orino. Nelle valli che si irradiano dalla città tredici sono i centri sciistici (se da essi si aggiungono quelli della Valle d'Aosta il numero sale a 20). Cominciamo la presentazione delle stazioni delle vallate torinesi con il Sestriere. Al Colle, a 2 mila metri di altezza, si scia da novembre ad aprile, il sole è sulle piste per 7-9 ore al giorno. La rete degli impianti di risalita che ha uno sviluppo di 20 chilometri, è stata nei mesi estivi potenziata, alcuni tronchi sono raddoppiati, e resi più veloci. Comprende 4 funivie, 16 ski-lifts, 1 seggiovia, le piste si estendono per 100 chilometri. La scuola di sci ha un organico di 100 maestri, 6 sono le nurses della neve. L'attrezzatura alberghiera comprende 16 esercizi con un totale di 5 mila posti letto. Vi è anche un rifugio alpino, il Venini del Cai TJget di Torino, ritrovo obbligato dei 3 mila soci del sodalizio. Una pista di pattinaggio, un campo di hockey, una piscina riscaldata, 2 curling ed altrettanti bowling completano il « Sestriere sportivo ». I prezzi? Il « forfait 7 giorni » che tanto favore ha incontrato fra gli sciatori di tutta Europa, va da un massimo di 70 ad un minimo di 29 mila lire. Piccole variazioni sono previste per determinati periodi. La scuola di sci praticherà la tariffa speciale (per i soli, forfait) di 10 mila lire per 4 ore di lezione per 6 giorni. Eccoci ora a Bardonecchia, una delle località sciistiche più frequentate dai torinesi ed una delle prime dell'arco alpino. Gli impianti? Sul Colomion: 1 seggiovia e 2 ski-lifts; sullo Jafferau 1 seggiovia e 4 sciovie; al Melezet 1 seggiovia e 2 ski-lifts. Nella vicina Beaulard (unita turisticamente con Bardonecchia da speciali accordi) sono in funzione 1 seggiovia e tre ski-lifts, che si sviluppano nel meraviglioso scenario del vallone di San Giusto, dove sorge un altro modernissimo rifugio del Cai Uget di Torino, il «Guido Rey». Le tessere di libera circolazione giornaliera costano 2500 lire (anche qui però sono previste molte facilitazioni), la «stagionale» costa 40 mila lire. Un'ora di lezione 2500 lire, corsi collettivi a tariffe speciali sono stati predisposti. Trentaquattro alberghi, uno stadio del ghiaccio, slitte a cavalli ed un « gatto delle nevi » per il collegamento con i «3000» della Valle Stretta, attendono a Bardonecchia gli appassionati. Cesana ed i Monti della Luna collegata con la vicina Claviere da moderni impianti è notissima fra gli sciatori oltre che per la bellezza delle sue montagne anche per la modicità dei suoi prezzi. Una giornata tipo su queste nevi non supera le duemila lire. Due seggiovie, altrettanti ski-lifts sono in funzione sul versante valsu sino, una seggiovia e due sciovie a Claviere, dove vi è anche un trampolino di salto. Punto di ristoro per gli sciatori impegnati nei raids su queste piste è la capanna Montanina al Colle Bercia. Venticinque invece sono gli alberghi delle due località. Sauze d'Oulx e la conca di Sportinia che la domina è senza alcun dubbio la località della valle più frequentata dagli sciatori stranieri (inglesi, francesi e tedeschi). Ha impiantì fra i più moder ni ed un'attrezzatura alberghiera che conta 32 esercizi. La rete meccanica comprende 2 seggiovie, 1 cabinovia, 9 ski-lifts. Le lezioni individuali della scuola di sci costano 2500 lire. Il discorso sulla valle di Susa si chiude con Chiomante ed il suo Frais (2 seggiovie e due ski-lifts) a soli 60 chilometri da Torino. s Citiamo a questo punto quattro simpatiche stazioni « montagnardi », forse un poco rustiche, silenziose ed affascinanti per la loro posizione fra vette famose. Hanno incontrato nelle ultime stagioni un grande favore di pubblico. La prima è L'Aquila (Giaveno). Ha una seggiovia, un impianto misto, 4 sciovie, la tessera giornaliera costa 2 mila lire. Poi Groscavallo (V. Grande): ha uno ski-lift e 4 alberghi. Ter¬ za è Vsseglio in vai di Viù. Dispone di una seggiovia, di due ski-lifts. . L'ultima di queste località è Balme. E' situata nell'alta valle della Stura (nella media valle: Ala, moderna per impianti, razionale come piste). A Balme, la capitale alpinistica delle Graie di Lanzo, il sindaco Castagneri ha avviato un piano di valorizzazione alla zona. Accanto alla seggiovia del'Pakinott, sono state installate altre tre sciovie. In valle d'Aosta Cervinia, Courmayeur, Pila, Valtournanche e Gressoney e gli altri piccoli graziosi centri sono pronti ad accogliere gli sciatori. Al Breuil si scierà dopo la sua unione « meccanica » con Zermatt su 300 chilometri di piste. Sette giganteschi impianti funiviari che salgono al Plateau Rosa ed al Purggen, ed 8 ski-lifts, attendono gli sportivi. Arturo Rampini

Persone citate: Castagneri, Guido Rey, Pila, Venini