Dancelli per il Giro di Lombardia è sicuro di un successo italiano

Dancelli per il Giro di Lombardia è sicuro di un successo italiano Scatta domani da Milano l'ultima corsa ciclistica dell'anno Dancelli per il Giro di Lombardia è sicuro di un successo italiano «Se non vincerò io — ha detto ii corridore bresciano, — si affermerà Gimondi » - Alla prova parteciperanno anche Balmamion e Zandegù - Assente Gianni Motta - Fra gli stranieri, il campione del mondo Eddy Merckx - Oggi le operazioni di punzonatura coraggioso tentativo di chiudere la stagione con un successo di prestigio nel 61" Giro di Lombardia, sarà affiancato dagli elementi migliori (Nostro servizio particolare) Milano, 19 ottobre. Un vivo interesse precede la disputa del 61" Giro ciclistico di Lombardia, la « classica» di chiusura della stagione che ha lo stesso fascino della Milano-Sanremo. L'ordine di arrivo della «classicissima» di primavera, che apre ogni anno il ciclo delle più importanti prove internazionali su strada, designa infatti, almeno come indicazione, i nomi di coloro che dovrebbero essere i principali protagonisti dell'annata agonistica. Il Giro di Lombardia costituisce invece l'ultima grande possibilità di rivincita per i corridori poco fortunati poiché allinea gli atleti giunti al titolo mondiale, quelli che hanno conquistato titoli nazionali e coloro che hanno riportato vittorie nelle più prestigiose competizioni in linea o a tappe, o che comunque sono stati fra i protagonisti della stagione che sta per passare agli archivi.1 Il Giro di Lombardia è insomma la grande parata finale degli assi, da Gimondi a Merckx, Poulidor, Dancelli, Janssen, Aimar, Balmamion, Zilioli, Pingeon, Guyot, Bitossi, Den Hartog, Bracke, Jimenez. I corridori iscritti sono 113, uno schieramento quasi completo di campioni; saranno assenti solo Anquetil e Motta. Gli obiettivi del Giro sono molti, come per esempio l'attacco, anche se molto difficile al primato della corsa (km 39,213) stabilito due anni or sono dal povero Tom Simpson. Felice Gimondi cercherà di vincere per il secondo anno consecutivo il Giro di Lombardia, impresa riuscita a Girardengo, Brunero, Binda (tre anni consecutivi), Bartali, Coppi e più recentemente all'olandese De Roo. Nessun corridore si è mal affermato nel « Lombardia » dopo essersi aggiudicato il G. P. di Lugano e anche questo, perciò, è per Gimondi un altro obiettivo da raggiungere. Eddy Merckx, campione del mondo e grande specialista di queste competizioni, finì l'anno scorso al secondo posto dietro a Felice: il belga è un corridore che sa preparare le sue rivincite e a un anno di distanza sarà perciò ancora una volta fra gli uomini da battere. Diversi sono comunque i concorrenti di primissimo piano che hanno la possibilità di imporsi. Per Michele Dancelli, che sta attraversando un magnifico periodo, taglierà per primo, il traguardo un ciclista italiano, forse proprio lui. «-Il Giro di Lombardia — ha detto il corridore bresciano — sarà la mia ultima corsa della stagione. Spero, dunque, di chiudere in bellezza, con una nuova vittoria di grande prestigio. Non sottovaluto le difficoltò, della corsa. So benissimo che sarà molto diffìcile vincere, ma io mi impegnerò al massimo: Penso di poter in ogni caso sostenere una bella gara». « Mi sono allenato anche oggi — ha proseguito Dancelli —. Di solito, il giorno successivo a quello di una gara, si riposa. Io invece, pur avendo partecipato ieri alla Coppa Agostani, ho sostenuto un allenamento su 50 chilometri di percorso e domani tornerò ad allenarmi sulla stessa distanza. Mi sento abbastanza bene e dovrei senz'altro essere in grado di correre meglio che non alla Coppa Agostoni. Nella settimana di vigilia della prova di Lissone avevo dovuto sospendere gli allenamenti per due giorni, a causa di un indolenzimento ad una gamba. Adesso invece l'arto non mi fa più male. Mi sono allenato, ripeto, anche oggi e quindi sabato potrò senz'altro dare il meglio di me stesso ». «D'altra parte — ha aggiunto il corridore — se Sitassi, Panizza, Guyot e i corridori della Molteni mi avessero aiutato nell'inseguimento a Poulidor, avrei potuto vincere la Coppa Agostoni nonostante le sofferenze subite all'inizio della corsa, a causa della gamba e dell'interruzione degli allenamenti. Se ero dunque già in grado di vincere mercoledì, a maggior ragione posso sperare di fare una bella gara dopodo■{mani ». «Ùli avversari più pericolosi — ha concluso Dancelli — saranno Janssen, Merckx, Gimondi e Bitossi. Sono convinto che se non sarò io a vincere, vincerà Gimondi oppure Bitossi». Michele Dancelli nel suo Il corridore Dancelli della Vittadello: De Rosso, Polidori, Panizza, Schiavon, Bongioni, Vigna, Moser, Portalupi, Battistini e Baldan. In complesso, gli iscritti alla corsa sono 113, dei quali 73 italiani, 8 belgi, 1 danese, 2 tedeschi, 1 inglese, 18 francesi, 7 olandesi, 1 spagnolo, 2 svizzeri. Tra le squadre italiane, oltre alla Vittadello, sono iscritte la Salvarani (capeggiata da Gimondi, Zilioli, Dalla Bona, Zandegù), la Molteni (guidata da Balmamion, Passuello, De Prà, Fezzardi), la Salamini-Luxor (Aibonetti, Armani e Benedetti), la Filotex (Bitossi, Maurer e Bellini), la Germanvox Wega (con Ritter, Bocci, Brunetti, Vittiglio), la Max Mayer (con Fantinato, Fontona, Galbo, Binggeli). Le squadre straniere sono la Bic, con Aimar, Novak, Bolley, Wolfshohl; la Flandria de Clerck con Desmet, Sels, Godefroot; la Mercier BP con Poulidor; la Pelforth Sauvage con Bernard Guyot, Janssen; la Peugeot BP con Bracke, Merckx e Pingeon. Il Giro di Lombardia sarà lungo ' km 226. Con le dure asperità del Ghisallo, del Basilio e del Passo d'Intelvi lascia uno spiraglio aperto anche ai più quotati arrampicatori, come Jimenez. Partenza ed arrivo a Milano. d. m.