Due storie western

Due storie western Due storie western «Due stelle nella polvere», di Arnold Laven, con George Peppard nobile pistolero - «El Desperado»: produzione italiana (Vittoria.) - Accorgimenti e gherminelle per generare la « suspense », il regista hollywoodiano Arnold Laven non ha più bisogno di impararli; se ne ha la riprova in questo scope a colori, Due stelle nella polvere, che pur attenendosi forte alle regole, anzi ai luoghi comuni del genere « western », riesce a tener desta l'attenzione dello spet tatore mercé l'abilità con cui ha ritmato la vecchia favola del giustiziere. Quest'ultimo, di nome Dolan, è da principio piuttosto indifferente alle disgraziate sorti d'una cittadina tiranneggiata dal capobanda Flood che elegge e depone gli sceriffi a sua posta, né la ferita toccata al suo amico Ben, giocatore d'azzardo come lui, lo rimuove da un'apatia che In fin dei conti, considerata la forza dell'avversario, è abbastanza ragionevole. Ci vuol dunque un motivo irrazionale per tramutarlo in eroe purissimo, e quel motivo è ovviamente l'amore che a poco a poco gli entra nel sangue per Molile, proprietaria d'una compagnia di diligenze, già amante del bandito e ora sua vittima. Il re' sto s'indovina quasi tutto; ma ciò non toglie che le sequenze che narrano la riscossa di Dolan e del suo vecchio compagno (destinato a morire ammazzato per meglio arroventare l'epilogo) contro la banda che pareva Invincibile, e quella soprattutto del duello nella boscaglia fra i due nemici finalmente soli, non rivelino la mano di un buon artigiano, capace di dar sapore anche alla materia più rancida. Ma una gran parte del merito va agli interpreti, dalla non più fresca ma sempre tenera Jean Simmons al biondo George Peppard che senza strafare nobilita la figura del pistolero, a un efficace Dean Martin nella parte, a lui insolita, del fellone avvocato In una pittoresca bisca. Titolo originale « Rough night In Jericho ». 1. p. (Nazionale) — Fattosi notare come aggrondato Montecristo televisivo, Andrea Giordana esordisce ora in cinema con El Desperado, scope a colori di Franco Rossetti appartenente al filone del western all'italiana. Sempre malinconico e pensieroso, il figlio di Marina Berti e Claudio Gora prosegue imperterrito la carriera di vendicatore: date le caratteristiche del genere nel quale il film s'inserisce, i cialtroni da sistemare non mancano, l'attore conscio del proprio ruolo spara e uccide con un impegno ora romantico ora cavalleresco. Egli impersona un avventuriero che, sul finire della guerra di secessione, ha dei conti in sospeso con certi briganti da strada bramosi di ricchezza a danno dei confederati: il giovanotto, soprannominato « El Desperado » — ma nella lingua spagnola il vocabolo esatto non è « de- sesperado »? —, combatte la doppiezza e l'iniquità degli avversari eliminandoli fino all'ultimo. Agli eccessi soliti di violenza e di crudezza fanno da correttivo l'aspetto gentile del protagonista, intriso di mestizia nelle grandi e scure pupille, e la dolcezza dell'attrice Rosemarie Dexter, sua partner. vice SULLO SCHERMO