«Venus 4» informa ohe il snolo del pianeta è duro come la roccia e di tipo terrestre di Henry Shapiro

«Venus 4» informa ohe il snolo del pianeta è duro come la roccia e di tipo terrestre «Venus 4» informa ohe il snolo del pianeta è duro come la roccia e di tipo terrestre Dopo la discesa « dolce » sulla superficie, le trasmittenti non hanno più comunicato dati - La missione deve considerarsi esaurita - Confermata l'assenza di vita animale, ma non si esclude che esistano esseri inferiori (Dal nostro corrispondente) Mosca, 19 ottobre. Venere, definito un tempo « il pianeta gemello » della Terra, è in realtà soltanto un lontano parente del nostro mondo. A questa conclusione sono arrivati gli scienziati sovietici dopo che le informa zioni radiotrasmesse dalla sonda spaziale Venus 4, il primo ordigno terrestre posatosi intatto e funzionante su Venere, hanno smentito categoricamente le previsioni fantascientifiche relative alla esistenza su questo pianeta di giungle dai riflessi azzurrini e sconfinati mari, per non parlare di quelle che ipotizzavano che vi si fosse sviluppata una civiltà paragonabile a quella umana. Le informazioni della sonda spaziale hanno chiarito che Venere è costituita da un territorio roccioso durissimo, è avvolta da un'atmosfera di anidride carbonica e che l'unica forma di vita che ha qualche possibilità di esistere in essa è quella monocellulare, estremamente primitiva. « Venus 4 — scrive oggi la Pravda Komsomolskaja — ha infranto per sempre le leggende nate sul pianeta Venere ». « La vita su Venere può forse esistere — aggiunge il giornale — ma sotto forme ben diverse da quelle che noi conosciamo sulla terra. La fonte delle nostre notizie sono i costruttori della stazione interplanetare che si è posata su Venere. Essi hanno avuto ora le prove che su quel pianeta la vita può esistere solo nelle forme più elementari, appunto quella monocellulari: l'ipotesi della esistenza di una civiltà è assolutamente ridicola. La vita esiste probabilmente in forme progredite in altri siste mi solari, ma nel nostro la Terra è il solo pianeta vivente ». Gli scienziati sovietici interessati nella missione della Venus 4 e nell'esame dei suoi risultati, hanno concluso che la superficie di Venere è di estrema durezza, costituita di oggetti simili alle rocce terrestri. Quanto all'esistenza dei « grandi mari » è da escludere categoricamente: la temperatura di 280 gradi centigradi li avrebbe da molto tempo trasformati in vapore. Ovviamente l'immagine ricostruibile a terra del pianeta ora raggiunto dai mezzi umani è ancora allo stadio eli abbozzo. Ma il prof. Siforov ha potuto ugualmente affermare che « molte delle conclusioni alle quali gli scienziati sovietici erano arrivati negli anni scorsi hanno trovato definitiva conferma attraverso le informazioni trasmesse da Venus 4 ». Secondo le notizie rese pubbliche ufficialmente dai sovietici, Venus 4 ha interrotto le sue trasmissioni al momento in cui ha ultimato la discesa « dolce » sul pianeta. Avrebbe cioè trasmesso quasi in continuazione mentre si avvicinava a Venere e in particolare mentre attraversava gli strati dell'atmosfera venusiana composta quasi interamente di anidride carbonica (una percentuale minima è composta di ossigeno ed azoto). Le fonti ufficiali sovietiche non hanno dato nessuna indicazione sulla possibilità che Venus 4 riprenda le trasmissioni. E' in sostanza da ritenere che la sonda spaziale abbia concluso la sua importante missione. Cosa sia avvenuto, dopo la discesa su Venere, degli strumenti sistemati sulla sonda non si sa con precisione. La agenzia Tass ha unicamente riferito che Venus 4 ha, a questo punto, esaurito i suoi compiti. Taluni osservatori continuano però ad essere dubbiosi in proposito. In relazione allo sbarco di uomini sul pianeta Venere, la scienza sovietica ufficiale ritiene che « sia possibile entro il 1980». Sulla Terrà si dovrebbero ora ottenere altre informazioni su Venere dalla sonda americana Mariner 5 il cui passaggio è previsto a 4000 chilometri da Venere. Al momento in cui trasmettiamo il servizio non si è ancora avuta conferma del successo della missione di Mariner 5, per quanto in proposito si sia decisamente ottimisti. Anche gli scienziati sovietici aspettano con il massimo interesse di conoscere il tenore delle informazioni che verranno trasmesse dall'apparato spaziale americano, i Henry Shapiro

Persone citate: Mariner

Luoghi citati: Mosca