Il Senato discute la relazione di Fanfani sulla politica estera di Fausto De Luca

Il Senato discute la relazione di Fanfani sulla politica estera Oggi si chiude il dibattito con la replica del ministro Il Senato discute la relazione di Fanfani sulla politica estera Bergamasco (pli), Terracini (pei), Vittorelli (psu) hanno esposto il punto di vista dei rispettivi partiti su Vietnam, Nato, trattato antiatomico, Grecia, ingresso dell'Inghilterra nel Mec - La maggioranza presenta un ordine del giorno che approva l'operato del governo (Nostro servizio particolare) Roma, 18 ottobre. U Senato ha cominciato oggi il dibattito sulla relazione di politica estera fatta ieri dal ministro Fanfara. Seduta calma, anche più di quanto si potesse prevedere, poiché i i comunisti, come ha dimostrato l'intervento del senatore Terracini, hanno rinunciato al proposito di una valutazione polemica della condotta del presidente della Repubblica Saragat durante il suo viaggio all'estero, limitandosi a rilevare che il Capo dello Stato « rappresenta tutta la Nazione » e non soltanto la politica del governo. Ha parlato per primo il senatore Bergamasco (pli). Una soluzione negoziata in Vietnam, a giudizio dei liberali deve scaturire dalla riduzione delle operazioni militari da entrambe le parti. Per il Patto Atlantico il pli propone che esso sia rinnovato per un altro periodo di tempo, per eliminare i precari atteggiamenti derivanti dalla permanente possibilità di recesso. Se il governo intende proporre modifiche al Patto, dica in quali direzioni si orienta. Quanto al trattato anti-atomico, d'accordo con le riserve di Fanfani. Terracini (pei) ha esordito criticando che l'ambasciatore italiano a Washington accompagni .il segretario della de Rumor nei suoi incontri con i governanti americani, poiché tale trattamento deve essere riservato solo ai rappre' sentanti ufficiali dello Stato. Per il Patto Atlantico egli lascia alla prossima legislatura un1' eventuale voto su una richiesta di ritiro dell'Italia. Il socialista Vittorelli ha espresso il pieno consenso del suo gruppo alla politica del governo. Circa, la ventilata., esclusione di Grecia e Porr togallo dalla Nato, ha detto che il problema richiede « attenta ponderazione » poiché si potrebbe arrivare, con l'esclusione, a risultati opposti a quelli che ci si pone, cioè ad un rafforzamento delle dittature. Il senatore del psu ha sostenuto che per l'ingresso dell'Inghilterra nel Mec l'Italia deve svolgere un'energica azione presso tutti i paesi interessati. Per il Medio Oriente, Vittorelli ha detto che non si potrà avere alcuna soluzione della crisi se gli Stati arabi non riconosceranno Israele e se non sarà garantita per tutti la navigazione nel Cabale di Suez. Vittorelli ha concluso esprimendo l'appoggio al governo e dichiarando di non condividere le obbiezioni di La Malfa a Fanfani per il mantenimento delle riserve al trattato anti-atomico. Il dibattito si concluderà domani, dopo altri interventi, con una replica del ministro Fanfani e con l'approvazione di un ordine del giorno della maggioranza che approva le dichiarazioni del governo. Fausto De Luca