La Camera riunita giorno e notte per l'ostruzionismo delle destre

La Camera riunita giorno e notte per l'ostruzionismo delle destre La seduta si è iniziata ieri mattina alle IO La Camera riunita giorno e notte per l'ostruzionismo delle destre La maggioranza decide di proseguire senza interruzione per votare la legge sulle elezioni regionali - liberali, missini, monarchici presentano ripetuti emendamenti agli articoli - Durante uno dei 20 scrutini, il missino Franchi tenta di rovesciare l'urna con le schede - Bloccato da comunisti e democristiani, cade a terra privo di sensi, colpito da un pugno - Il Presidente dell'assemblea lo espelle per due giorni -1 partiti organizzano turni M savsa perché era mancare il numero a , è , e o ai e (Nostro servizio particolare) Roma, 18 ottobre. Seduta-fiume alla Camera per contrastare l'ostruzionismo delle destre sulla legge elettorale regionale. Cominciata ieri pomeriggio alle 16, tisospesa alle 3,15 della notte venuto a legale (la metà più uno del totale dei deputati) e ripresa stamani alle 10, la seduta è destinata a trascinarsi a lungo tra 10 stillicidio degli emendamenti, dei sub-emendamenti e delle votazioni a scrutinio segreto. Si sono udite parole offensive da una parte e dall'altra. C'è stato anche un incidente drammatico, quando 11 missino Franchi ha tentato di rovesciare le urne provocando la reazione dei deputati comunisti e democristiani che gli stavano vicino. Franchi è stato raggiunto da un pugno alla nuca che lo ha messo al tappeto per qualche istante. Ne è nato un pandemonio che con molta fatica i commessi hanno sedato. A Franchi è stata inflitta dal presidente Bucciarelli Ducei la censura che l'Assemblea, compresi i liberali ed esclusi i missini, ha approvato. Per due giorni il deputato neofascista non potrà partecipare ai lavori della Camera. Non è la prima volta che la maggioranza parlamentare si vede costretta a ricorrere a delle sedute-fiume per stroncare le manovre ostruzionistiche della minoranza. Ci sono tre precedenti. Nel marzo del 1949, allorché era in discussione il Patto Atlantico, la seduta andò avanti per 51 ore di seguito; nel dicembre 1952, per la modifica delle legge elettorale, si ebbe una nociuta di 17 ore e 25 minuti; nel luglio di dieci anni dopo, per la istituzione della regione Friuli-Venezia Giulia, la seduta prosegui per quasi 26 ore. Nessuna ipotesi può essere fatta sulla durata della seduta in corso. Dipenderà dalla capacità di resistenza dei parlamentari di destra: liberali, missini, monarchici. Gli articoli'della legge da approvare sono 26, gli emendamenti proposti superano i 150. Per approvare il solo primo articolo, una volta sgombrato il campo dagli emendamenti, sono occorse i 18 ore. Sono state compiute finora 20 votazioni a scrutinio segreto. Per assicurare costantemente la presenza dei deputati necessari a non far i.ialleare il numero legale ed evitare il pericoli, di colpi di mano della minoranza i direttivi dei gruppi hanno disposti dei turni; i democristiani, sottosegretari compresi, dovranno essere presenti in blocco dal mattino fino all'una di notte. Per le ore successive ci saranno dei gruppi. I comunisti hanno stabilito quattro turni: ognuno osserverà diciotto ore di aula e sei di riposo. Cosi i missini. Invece i socialisti e liberali tengono per adesso tutti i loro deputati impegnati in aula. La seduta, iniziata ieri pomeriggio con il discorso del ministro Taviani a conclusione di un dibattito protrattosi da prima delle vacanze estive e per oltre venti sedute, era stata interrotta, per mancanza del numero legale, alle 3,15 della notte scorsa. Stamane, alla ripresa, le destre hanno tentato ripetutamente altre manovre ritardatrici. Il missino Abiurante, al quale hanno fatto eco liberali e monarchici, ha chiesto che venisse proseguito, con gli interventi dei ministri Taviani e Reale e le repliche degli interpellanti e degli interroganti, il dibattito sui due funzionari di polizia arrestati a Sassari, così come aveva annunciato al termine della seduta di ieri mattina il presidente dell'Assemblea. Bucciarelli Ducei ha fatto notare ohe la seduta in corso altro non era che la prosecuzione di quella pomeridiana di ieri. La richiesta è stata rinnovata successivamente da Malagodi, poi da Bozzi, anch'egli liberale, ma ha trovato la decisa opposizione della maggioranza. Il democristiano Russo Spena ha osservato che governo e maggioranza avevano già più volte dimostrato la loro sensibilità per gli avvenimenti sardi. La proposta è stata quindi respinta permettendo in tal modo allo stillicidio esasperante delle "dazioni a scrutinio segreto di proseguire in una atmosfera carica di tensione e di nervosismo. Gli incidenti più gravi sono accaduti verso le 14,30. Indetta una delle tante votazioni, il liberale Giorno ha proposto che fosse fatta per appello nominale. Il missino Abiurante ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto. Era anch'essa una manovra ritardatrice ed il democristiano Russo Spena ha fatto appena in tempo a chiedere lo scrutinio segreto. Le deputata comunista Marisa Rodano, che fungeva da presidente, non ha perciò po-tuto concedere ad Abiurante di parlare. L'episodio provocava il gesto di protesta del missino Franchi che già abbiamo raccontato. La seduta è stata sospesa per quasi un'ora. Alla ripresa il presidente Bucciarelli Ducei ha deplorato l'accaduto ed ha di¬ chiarato che il presidente di turno aveva applicato con esattezza il regolamento. Ha definito il gesto dell'on. Franchi « uno degli atti più gravi contro l'ordine dei lavori » ed ha proposto che gli venisse inflitta la censura con l'interdizione a partecipare ai lavori parlamentari per due giorni di seduta. TI deputato neofascista, chiamato a di scolparsi ha sostenuto di aver agito in preda ad un impulso di reazione e di rendersi conto che il suo non era stato un atto parlamentare. Alle 2 di notte erano stati votati i primi due articoli e si. iniziava l'esame dell'art. 3.. g. fr.

Luoghi citati: Friuli, Roma, Sassari, Venezia Giulia