Ufficiale torinese morto neirauto per uno scontro

Ufficiale torinese morto neirauto per uno scontro Ufficiale torinese morto neirauto per uno scontro La vittima, 47 anni, era maggiore dell'esercito e risiedeva a Vercelli - Feriti due suoi colleghi - La sciagura nel centro di Novara (Dal nostro corrispondente) Novara, 17 ottobre. Tre ufficiali dell'esercito in servizio al magazzino centrale pezzi di ricambio per mezzi corazzati di Lenta (Vercelli) sono stati coinvolti in uno spettacolare incidente stradale avvenuto a mezzanotte alla periferia di Novara. Uno dei tre ufficiali, il maggiore Aldo Bergadano, di 47 anni, nato a Torino ma residente a Lenta, coniugato, è morto poco dopo il suo ricovero all'ospedale Maggiore di Novara. Gli altri due, il maggiore Mario Grassi, di 40 anni, nativo di Bari, e il capitano Stefano Bertolo, di 39 anni, di Rivanazzano, hanno riportato gravi ferite e i sanitari si sono riservata la prognosi. I tre viaggiavano su una Flavia che il capitano Bertolo aveva acquistato da poche settimane. Pare che fossero giunti a tarda sera a Novara per far visita ad un loro collega e che a mezzanotte si accingessero a far ritorno a Lenta, dove è di stanza il loro reparto. Per evitare il centro, il capitano Bertolo, che era alla guida, aveva infilato via Piazza d'Armi per immettersi in viale Giulio Cesare, una strada di circonvallazione che porta in corso Vercelli. L'incidente è avvenuto proprio all'incrocio. Forse poco pratico delle vie di Novara, il capitano BertoIo s'è trovato improvvisamente all'incrocio e si è immesso sul viale Giulio Cesare omettendo di dare la precedenza a un autocarro, pilotato da Giuseppe Allegri, di 48 anni, da Gambara (Brescia), che era diretto verso la Bicocca. Lo scontro fra i due veicoli, violentissimo, è avvenuto al centro della strada e l'autocarro ha trascinato la «Flavia» dei tre ufficiali per una decina di metri fin sul marciapiede. Dall'auto ridotta ad un ammasso informe di lamiere, sono stati estratti da una pattuglia di carabinieri del nucleo radiomobile subito accorsa, i corpi straziati dei tre ufficiali, che venivano trasportati all'ospedale Maggiore. Le condizioni del maggiore Bergadano, che a quanto pare sedeva sul sedile posteriore della «Flavia», sono parse subito disperate. Dece deva infatti poco dopo il suo ricovero. p. b.

Persone citate: Aldo Bergadano, Bergadano, Bertolo, Gambara, Giuseppe Allegri, Mario Grassi, Stefano Bertolo